Fassino nuovo presidente Anci. Ecodem: «Dia impulso a buongoverno locale ambientalista»
Legambiente: «Rigenerazione urbana e mobilità: per le città passa la sfida della modernizzazione dell’Italia»
[5 Luglio 2013]
Piero Fassino, attuale sindaco di Torino, è il nuovo presidente dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani. Fassino è stato eletto nel corso dell’assemblea straordinaria in corso al teatro Capranica di Roma, senza neanche un voto contrario.
Fassino prende il posto di Graziano Delrio, che ha lasciato l’incarico dopo essere diventato ministro per gli Affari regionali. «Ambiente e green economy sono una nuova frontiera essenziale per il governo delle città. Facciamo i migliori auguri a Piero Fassino, che da presidente dell’Anci ci auguriamo possa dare l’ impulso ad una nuova stagione di buongoverno locale»: questo il commento del presidente nazionale degli Ecologisti Democratici Fabrizio Vigni.
«Dalla mobilità ai rifiuti, dai servizi pubblici alle aree verdi, dall’efficienza energetica alla difesa del suolo, dalla riqualificazione delle aree urbane alle smart cities: i Comuni hanno un ruolo fondamentale per la tutela dell’ambiente – aggiunge Fabrizio Vigni – bisogna lavorare perché anche le città italiane divengano sempre più amiche dell’ambiente, del clima, dell’economia verde».
«Sono lieto dell’elezione di Piero Fassino – ha detto Oreste Giurlani, presidente di Uncem Toscana (Unione dei comuni ed enti montani) appena appresa la notizia – . Le capacità dimostrate durante tutta la sua storia politica, nei diversi ruoli rivestiti, sono la migliore garanzia per il buon funzionamento dell’Associazione nazionale dei comuni – prosegue -. Sono certo che Fassino rappresenterà con autorevolezza e competenza le ragioni dei municipi italiani, in una fase particolarmente delicata per le autonomie locali e di riorganizzazione complessiva del sistema istituzionale del Paese. Nei suoi confronti c’è fin da subito tutta la nostra disponibilità ad una proficua collaborazione – conclude Giurlani -. A lui chiederemo il massimo impegno per valorizzare i tanti comuni montani, troppo spesso considerati dalla politica e dalle istituzionali nazionali poco meritevoli di attenzione».
«Il ruolo che le città hanno nell’economia del paese e per la qualità della vita dei cittadini è da tempo di fondamentale importanza, e tanto più oggi che ci troviamo ad attraversare una pesante crisi economica e a fare fronte a galoppanti cambiamenti climatici». Così il presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza sull’elezione del sindaco di Torino Piero Fassino alla presidenza dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani.
Cogliati Dezza ha poi aggiunto: «Dalle politiche di gestione che adotteranno, da subito e per il futuro, i centri urbani dipendono molte delle soluzioni ai problemi che affliggono quotidianamente gli italiani. Faccio calorosi auguri a Piero Fassino per la sua nomina a presidente Anci, e mi auguro che egli voglia seriamente impegnarsi per orientare e sostenere le scelte delle amministrazioni comunali a favore di una profonda rigenerazione urbana».
«Una rigenerazione urbana – prosegue il presidente di Legambiente – che passi attraverso la lotta al consumo di suolo e all’abusivismo, il restauro del patrimonio edilizio esistente e la riqualificazione dei quartieri e di tutto il trasporto urbano. Occorre diffondere e promuovere una mobilità alternativa, a basso tasso di motorizzazione che garantisca a tutti la libertà di muoversi e di respirare, migliorando la qualità della vita, dell’ambiente urbano e del territorio».
«Capire, inoltre, i rischi e gli impatti legati ai cambiamenti climatici nel territorio, con specifica attenzione alle aree urbane, è oggi una priorità – ha concluso Cogliati Dezza – e contiamo su Fassino per introdurre urgentemente questo tema nell’agenda del governo delle città. L’impatto devastante di piogge intense, alluvioni, esondazioni ci ricorda la fragilità dell’Italia e l’urgenza di far diventare la sicurezza e la manutenzione del territorio una priorità di azione del governo e delle amministrazioni locali».