Allagamenti in Romagna, Legambiente «Urgente un piano straordinario di difesa della costa»

Basta consumo del territorio e stop ad attività come le estrazioni di metano

[6 Febbraio 2015]

In queste ora l’intera costa romagnola è messa in ginocchio da allagamenti che stanno flagellando Cervia, i Lidi Ravennati, e le zone di Cesenatico e del Riminese, secondo Legambiente è «Una situazione che purtroppo conferma in modo tangibile la fragilità dell’area costiera della regione. L’irrigidimento della linea di costa con una linea ininterrotta di cemento, assieme al bassissimo apporto di sabbia dai fiumi ormai troppo antropizzati, ai cambiamenti climatici e all’abbassamento della costa dovuto al fenomeno della subsidenza, per la maggior parte imputabile all’uomo, rende la situazione emergenziale».

Gli ambientalisti romagnoli sottolineano che gli estesi allagamenti in Romagna di oggi «Non sono un evento eccezionale ed inaspettato, ma una realtà prevedibile già da tempo. Una situazione che in futuro non può far altro che peggiorare. Purtroppo la politica continua a mettere la testa sotto la sabbia, ignorando non solo l’urgenza di piani straordinari di prevenzione ma anche la stessa piena applicazione del Piano di Gestione integrata delle zone costiere approvato dalla Regione ormai 10 anni fa. A giudicare dalle esternazioni dei politici locali infatti, le principali esigenze delle zone costiere sarebbero quelle di una nuova autostrada, la Orte Mestre, e della prosecuzione delle estrazioni di idrocarburi sotto costa».

Il Cigno Verde dell’Emilia Romagna è convinto che queste estrazioni «possono accentuare pericolosamente il fenomeno della subsidenza, e quindi aumentare il rischio di inondazioni sempre più gravi. Un allarme questo che cittadini ed associazioni lanciano da anni, ma che resta inesorabilmente inascoltato. Non è un caso che ancora oggi si prendano in considerazione interventi di urbanizzazione a due passi dal mare, invece di interrogarsi su come “decementificare” la linea di costa, e creare le condizioni per ristabilire le dune costiere così utili per la prevenzione delle mareggiate».

Legambiente già da tempo richiama l’attenzione sul problema della difesa della costa, spesso  in dura polemica con gli amministratori locali e questo è uno dei temi che l’associazione chiedeva di mettere al primo posto tra le priorità dei candidati alle recenti elezioni regionali. «L’augurio – concludono gli ambientalisti – è che dopo i drammatici eventi che sono in corso, venga finalmente affrontato con urgenza  e con azioni adeguate il tema della difesa della costa».