La droga dello Stato Islamico e di Al Nusra, il Captagon. Cosa c’è dietro il “coraggio” dei tagliagole
Così Isis e qaedisti comprano armi nei Paesi del Golfo
[26 Maggio 2015]
La presunta imbattibilità dei miliziani dello Stato Islamico / Daesh e di Al Nusra, un’organizzazione legata ad Al Qaeda ma finanziata ed armata da sauditi e qatariani in funzione anti-Assad, dipenderebbe da una droga sintetica, il “Captagon”, che secondo l’agenzia stampa kurda Ajansa Nûçeyan a Firatê (Anf), sarebbe ampiamente utilizzata dagli islamisti per resistere al dolore e darsi coraggio. L’Anf scrive che «La droga è ora prodotta in Siria, dove viene scambiato con le armi dei Paesi del Golfo. Prodotta in piccole compresse, la droga si dice che abbia la funzione di far dimenticare il dolore e la paura. E’ stata ampiamente utilizzata nella guerra civile siriana, che è costato la vita di centinaia di migliaia di persone».
I media hanno spesso parlato del business della droga dello Stato Islamico e le testimonianze su questo traffico che riempie le tasche degli islamisti sono sempre più numerose, ora viene fuori che il Capotagon non viene utilizzato solo dai tagliagole dello Stato Islamico / Daeh – il che spiega molta della loro sanguinaria ferocia – ma che anche i miliziani qaedisti di Al-Nusra e quelli “filo-occidentali” della Free Syrian Army (Fsa) ne fanno uso per combattere contro l’esercito del regime siriano (che non disdegnerebbe di spacciare droga) , gli hezbollah libanesi e i pasdararan “volontari” iraniani ed anche contro gli autonomisti kurdi del Rojava che hanno respinto e battuto il Daesh a Kobane.
Arte TV ha trasmesso un’intervista con uno spacciatore di droga, a volto coperto per non essere riconosciuto, che ha spiegato gli effetti di compresse Captagon: «Si combatte senza sentirsi stanchi, camminate senza guardare di fronte a voi e non avete alcun timore. I combattenti usano la droga quando sono di guardia, per controllare il loro nervosismo nonché per aumentare la potenza sessuale. A loro non importa che questo sia vietato dall’Islam, dato che nessuno si preoccupa dell’Islam». Un membro del team antidroga di Homs ha detto alla Reuters che chi è sotto l’influenza del Captagon si comporta in modo davvero incredibile: «Li abbiamo picchiati, ma non sentivano nulla. La maggior parte di loro se la ridevano».
Il Captagon non è una droga nuova, se ne ha notizia già dal 1963 ed è stato elencato dall’Organizzazione mondiale della sanità come sostanza psicotropa già nel 1986. Da allora è stato vietato in molti Paesi e l’istituto per la sicurezza sanitaria francese lo ha classificato come droga.
Il Captagon in Medio Oriente non viene usato solo per dar coraggio ai miliziani integralisti sunniti, contribuisce anche all’economia di guerra e la Siria che si è trasformata nel suo centro mondiale di produzione e spaccio. Prima del 2011 il Captagon veniva prodotto in Libano, mentre agli inizi degli anni 2000 era prodotto in Turchia e in Siria e venduto ai Paesi del Golfo, nelle pie monarchie assolute wahabite che sono le vere mandanti politiche della sanguinosa deriva islamista del Medio Oriente.
Un altro spacciatore ha spiegato alla Reuters che, dall’inizio della guerra in Siria, la produzione di Captagon in Libano è diminuita del 90%, visto che le fabbriche di droga si sono spostate Siria. Anf riporta l’opinione di Radwan Mortada, un esperto di gruppi estremisti, secondo il quale «Il commercio di Captagon ha portato alla nascita di una vera e propria economia di guerra nella regione. Viene prodotto in Siria, ma viene esportato soprattutto verso i paesi del Golfo. Gli estremisti in cambio comprano armi e finanziano le loro attività con i soldi che guadagnano dalla vendita della droga».
Il prezzo di un pacchetto di 200 mila compresse si dice arrivi a 1,2 milioni di dollari e la maggiore richiesta viene dall’Arabia Saudita, dove ogni anno vengono spacciate 55 milioni di compresse di Captagon. Ma l’Anf scrive che «Tuttavia, secondo i dati del Office on Drugs and Crime dell’Onu, questo numero è solo il 10% delle vendite reali in Arabia Saudita. Si dice che una compressa di Captagon in Siria sia venduta tra i 5 e i 20 dollari».
Seguendo la scia della droga sintetica si capiscono molti degli intrecci innominabili tra Daesh, Al Nusra, Free Syrian Army e monarchie del Golfo, ma anche quanto sia facile far passare armi e droga attraverso le frontiere di una Coalizione araba-occidentale che teoricamente dovrebbe combattere lo Stato Islamico con ogni mezzo. E si capisce anche quanto di chimico, più che di religioso, ci sia dietro il feroce fanatismo dei tagliagole islamisti che stanno conquistando le città e il petrolio dell’Iraq e della Siria con armi che non dovrebbero avere perché appartenenti ai loro “nemici”.