Colombia: storico accordo tra governo e Farc a L’Avana

Finalmente si pone fine ad una guerra civile che da ideologica si è trasformata in economica

[13 Luglio 2015]

Il Governo colombiano e la guerriglia delle  Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia (Farc) hanno raggiunto uno storico accordo nella capitale di Cuba L’Avana. A renderlo noto sono stati i diplomatici cubani e norvegesi che hanno favorito l’intesa.

Si pone così fine, dopo anni di negoziati, ad una guerra civile durata  decenni, fatta di una devastante e feroce guerriglia  che da marxista-leninista si è trasformata in una disperata occupazione di parti del territorio colombiano, che si autoalimentava con narcotraffico, rapimenti e taglieggiamenti ed alla quale i governi colombiani hanno risposto con una brutale repressione, il finanziamento e l’impunità per bande armate di estrema destra, una guerra alla droga pensata e finanziata dagli Usa che è stata un completo fallimento.

A quanto si sa, il governo colombiano si è impegnato  a una de-escalation militare, a partire dal 20 luglio, in cambio di uno stop delle offensive delle Farc

La XCIX Assemblea Plenaria dei vescovi della Colombia, tenutasi dal 6 al 10 luglio, avevano  esortato il governo «a promuovere le condizioni per raggiungere la pace con la guerriglia delle Farc»  ed mettere in atto «una pedagogia che permetta a tutti di capire la portata dei negoziati». Ma anche a lottare contro il narcotraffico e  l’inquinamento e per  il rispetto della vita umana.

Se l’accordo verrà davvero rispettato, la Colombia uscirà da uno scontro armato che ha condizionato la politica e l’economia del Paese e la guerriglia potrà tornare a fare politica, ma soprattutto verranno liberate dalle opposte oppressioni e violenze intere aree del Paese e migliaia di  profughi interni . quasi sempre appartenenti a comunità indigene – potranno ritornare nelle loro case.

Ora la Colombia deve ricostruire la fiducia e soprattutto dimostrare di saper amministrare sostenibilmente le risorse naturali che erano ormai la vera ragione di questa guerra civile che da ideologica si era trasformata in un’inestricabile viluppo di interessi sporchi, fatto di complicità, corruzione e nessun rispetto per la vita umana e la natura.