Ministri dell’ambiente dell’Ue: «Gli investimenti nel capitale naturale priorità per i prossimi 7 anni».
[17 Luglio 2013]
A Vilnius, la capitale della Lituania, si conclude oggi il Consiglio informale dei ministri dell’ambiente e dei cambiamenti climatici europei, al quale partecipano anche delegazioni di tutti i Paesi candidati dell’Ue, del Parlamento europeo, della Banca europea di investimenti e di altre istituzione europee.
Ieri i ministri hanno discusso di finanziamento del capitale naturale e della biodiversità insieme al commissario Ue all’ambiente Janez Potočnik. Confrontandosi su un documento preparato dalla presidenza di turno dell’Ue lituana, le delegazioni hanno tracciato le linee guida del lavoro dell’Unione europea e dei Paesi membri per garantire i finanziamenti per la salvaguardia della natura e della biodiversità.
Il ministro dell’ambiente della Litania, Valentinas Mazuronis, ha introdotto la discussione ricordando che «dobbiamo riconoscere che la biodiversità, sia in Europa che nel mondo, si riduce ad un ritmo senza precedenti e noi siamo i testimoni di questo processo. L’obiettivo ambizioso di frenare l’erosione della biodiversità prima del 2010 non è stato raggiunto perché in numerosi settori le politiche mancano di motivazione per raggiungere questo obiettivo ed hanno difficoltà a comprendere l’ampiezza del problema».
Comunque i ministri europei ed i loro ospiti si sono trovati d’accordo sul fatto che «la riduzione della biodiversità può indebolire la resistenza degli ecosistemi e colpire il benessere degli esseri umani».
Durante il summit informale di Vilnius è stato sottolineato a più riprese che è necessario integrare le azioni e le priorità legate alla biodiversità alle politiche di altri settori e che per far questo «un finanziamento adeguato in questo campo potrà essere garantito solo una volta mobilitate le risorse finanziarie dell’Ue e degli Stati».
Per questo tutti hanno riconosciuto che «gli investimenti nel capitale naturale, compresi quelli nei territori “Natura 2000”, nelle infrastrutture verdi e nel loro ripristino, devono essere una priorità di tutti gli Stati membri dell’Ue per i prossimi 7 anni».
I ministri dell’ambiente si sono anche trovati d’accordo sull’importanza del controllo dell’utilizzo dei fondi attribuiti alla salvaguardia della biodiversità ed hanno anche sottolineato che è molto importante rispettare gli impegni internazionali dell’Ue sulla salvaguardia della biodiversità».
Oggi il Consiglio informale dei ministri dell’ambiente europei discute dei possibili effetti ambientali dello sfruttamento del gas da scisti e dell’iniziative Ue in questo contestatissimo settore del Fracking. Nel pomeriggio i ministri e i loro ospiti visitano un esempio riuscito di salvaguardia ambientale in Lituania: il parco regionale di Pavilniai ed i sui eccezionali affioramenti geologici di Pūčkoriai.