Oggi a Firenze apre la Crpm, la Conferenza delle regioni periferiche marittime
Toscana e Tunisia, la cooperazione internazionale spiegata da chi la porta avanti
L’esperienza di Cospe, che coordina 4 interventi nel Paese
Un legame sempre più forte quello tra Toscana e Tunisia. Una lunga serie di scambi e viaggi che hanno visto il presidente della Regione Enrico Rossi lo scorso luglio 2015 in visita a Kasserine, una delle regioni periferiche tunisine, al confine con l’Algeria, con cui la Toscana intrattiene da quasi quattro anni intensi rapporti.
Alla visita ha fatto seguito il più recente incontro a Firenze tra il neogovernatore di Kasserine Chedly Bouallague e il presidente Enrico Rossi. Il governatore è arrivato a Firenze per partecipare al seminario ‘Italia/Tunisia: territori in dialogo’, legato al progetto Health for All, che grazie ad un finanziamento delle Nazioni unite (Undp) vede Cospe, il Centro salute globale e le associazioni Pontes e Nosotras, lavorare con associazioni partner tunisine su pratiche di dialogo tra migranti tunisini in Toscana e gruppi di Kasserine verso il pieno riconoscimento del diritto alla salute e il miglioramento dei servizi sanitari.
Il neo-governatore tunisino si è detto felice per questi progetti che «rafforzano il cammino tunisino verso una maggiore democrazia, che speriamo di proseguire con successo». Dal colloquio è emersa infatti la volontà di confermare e aumentare la partecipazione, da parte dell’intero sistema toscano, a progetti di cooperazione con la Tunisia, verso la costruzione di relazioni sempre più solide e durature. «È dal 2012 che siamo presenti in quest’area – ha detto Rossi – con progetti per complessivi 1,3 milioni di euro che spaziano su vari fronti e tematiche. E’ un impegno che vogliamo intensificare».
Sono infatti 16 i progetti di cooperazione internazionale, finanziati a Kasserine dalla Regione Toscana che dal 2012 hanno visto in azione associazioni di volontariato e Ong. Il Cospe ha coordinato e coordina tuttora il numero più alto di tali interventi (4), con attività che spaziano dal sostegno a progetti giovanili di economia sociale e solidale, al rafforzamento del sistema socio-sanitario, includendo il supporto alle istituzioni locali, la promozione dell’artigianato e il sostegno a gruppi di donne attive sul territorio. Presente in Tunisia dal 1994, è oggi attivo nel Paese con 6 progetti, finanziati anche da Unione europea, ministero Affari esteri e Regione Emilia Romagna.
«In questo momento storico non possiamo che incoraggiare lo sviluppo delle attività rappresentano un’opportunità di crescita mutuale e di supporto allo sviluppo sociale, economico e culturale per le nostre due regioni», ha concluso il governatore di Kasserine Chedly Bouallague nel suo messaggio a seguito della visita in Toscana.
di Cospe per greenreport.it