Greenpeace: «Se sei un dinosauro combustibile fossile, la meteora è in arrivo»
Grande vittoria ambientalista! Obama boccia l’oleodotto Keystone XL (VIDEO)
Sierra Club: «Ha dimostrato di combattere sul serio contro la distruzione del clima»
[6 Novembre 2015]
Il presidente USA Barack Obama ha appena bocciato definitivamente il contestatissimo oleodotto Keystone XL, che avrebbe dovuto trasportare il petrolio più sporco del mondo, quello delle sabbie bituminose dell’Alberta, dal Canada fino alle raffinerie ed ai porti del Texas sul Golfo del Messico, attraversando tutti gli USA da nord a sud e mettendo a rischio grandi falde idriche, Parchi naturali, centri abitati.
Esultano gli ambientalisti statunitensi e canadesi che si sono duramente opposti al progetto Keystone XL, a cominciare da Sierra Club, che ringrazia Obama per aver fatto questo «passo coraggioso per proteggere il nostro clima respingendo la Keystone XL pipeline delle sabbie bituminose!».
Secondo la più grande e diffusa associazione ambientalista americana, Obama, bocciando il progetto XL, «ha dimostrato di combattere sul serio contro la distruzione del clima e di non aver paura di intraprendere azioni coraggiose per proteggere le generazioni future. Può contare su di noi, sulla maggioranza degli americani, siamo con lui e sosteniamo tutte le attività che proteggono la nostra terra, la nostra acqua e le Comunità dalle perturbazioni climatiche».
Michael Brune, direttore esecutivo di Sierra Club, che è stato anche arrestato durante le proteste non violente contro Keystone XL, è felice: «Oggi il presidente Obama ha detto sì all’energia pulita e alla salute pubblica, e no al petrolio sporco e all’inquinamento pericoloso. Sierra Club è grata al presidente Obama che ha scelto la promessa dell’energia pulita, della prosperità e dell’innovazione invece dei combustibili sporchi del XiX secolo. Dicendo no alla pipeline Keystone XL, il presidente ha dimostrato la leadership della nostra nazione nell’zione per il clima in anticipo sui negoziati internazionali sul clima a Parigi del prossimo dicembre, aumentando così fortemente la speranza. Sta anche mantenendo la promessa che la nostra nazione lascerà i combustibili fossili sporchi sotto terra, sostituendoli con energia pulita. Bloccare la pipeline Keystone XL è una vittoria per il pianeta, per la salute e il benessere delle comunità lungo il percorso dell’oleodotto e per le future generazioni a venire. Dimostra inoltre la potenza dei milioni di persone che hanno alzato la loro voce in opposizione alla pipeline e del crescente movimento per farla finita con la nostra dipendenza dai combustibili fossili sporchi. Ora, invece di costruire un oleodotto che taglia il nostro Paese in due, siamo liberi di investire nell’energia pulita, che crea posti di lavoro e unisce il nostro Paese».
Secondo la direttrice esecutiva di Greenpeace USA, Annie Leonard, «La notizia di oggi dimostra la forza dell’organizzazione contro i radicati interessi dell’industria dei combustibili fossili. Questa è una vittoria per gli agricoltori e le comunità indigene che vivono lungo il percorso del gasdotto, per le famiglie che soffrono all’ombra delle raffinerie di petrolio e per le comunità di tutto il mondo, alle prese con eventi meteorologici estremi causati dal cambiamento climatico. Respingendo la Keystone XL e annullando i contratti di concessione per la trivellazione nell’Artico, il presidente Obama sta cominciando a costruire un’eredità climatica che affronta l’essenziale necessità critica di mantenere i combustibili fossili sotto terra. Questa settimana abbiamo visto sempre più leader riconoscere che per affrontare il cambiamento climatico, dobbiamo confrontarci con l’industria dei combustibili fossili e di tenere sotto terra il carbone, il petrolio e il gas. Abbiamo visto senatori invitare l’amministrazione Obama di smettere di dare via il nostro carbone, un candidato presidenziale introdurre un disegno di legge per porre fine alle nuove concessioni di combustibili fossili nelle nostre terre e acque pubbliche e uno procuratore generale di Stato denunciare lo scandaloso negazionismo climatico della Exxon. Simo sulla cuspide di un cambiamento di paradigma. Oggi, il movimento è in festa e domani torneremo al duro lavoro di costruzione di un mondo giusto e sostenibile. Se sei un dinosauro del combustibile fossile, la meteora è in arrivo».