1.150 alberi donati da Carlsberg Italia alla Lombardia: domani la piantumazione insieme a Legambiente
[20 Novembre 2015]
Carlsberg Italia, presente a Expo 2015 con lo storico brand italiano Birrificio Angelo Poretti in qualità di “Birra Ufficiale di Padiglione Italia”, ha donato alla Lombardia 1.150 nuovi alberi. È questo il lascito concreto dell’esperienza dell’Azienda a Expo 2015, frutto del progetto l’Orologio degli Alberi. Ideata in collaborazione con Legambiente Onlus e IEFE Bocconi, l’iniziativa ha permesso di rendicontare la quantità esatta di CO2 non immessa nell’atmosfera durante i 6 mesi di manifestazione universale, grazie all’utilizzo in Piazzetta della Birra di DraughtMaster™, l’innovativo sistema di spillatura che elimina l’utilizzo di anidride carbonica aggiunta evitandone la dispersione nell’ambiente.
L’Orologio degli Alberi – “per dirla facile” – aveva l’obiettivo di trasformare la birra spillata in alberi secondo la formula certificata EPD (Environmental Product Declaration) 3 fusti = 1 albero. Così, sulla base delle 350.000 birre spillate nell’arco dei 6 mesi di Expo 2015 (l’equivalente di -25.000 kg di CO2), 1.150 alberi prenderanno dimora in Lombardia.
A Desio, sabato 21 novembre in concomitanza con la Giornata Nazionale degli Alberi – ricorrenza nata con l’obiettivo di promuovere politiche di riduzione delle emissioni, la prevenzione del dissesto idrogeologico e la protezione del suolo, il miglioramento della qualità dell’aria, la valorizzazione delle tradizioni legate all’albero nella cultura italiana e la vivibilità degli insediamenti urbani – si terrà la giornata di piantumazione collettiva organizzata da Legambiente Onlus nell’area verde compresa fra via Oslavia e via G. Ambrosoli dalle 9,30 alle 16,30.
Desio è la città che riceverà la donazione in alberi più cospicua e con la loro piantumazione Carlsberg Italia contribuirà alla costituzione di un bosco diffuso prossimo alle città per circondarle di un polmone verde che le faccia vivere e respirare. Gli alberi facenti parte del progetto saranno accuditi per i prossimi tre anni dai volontari e dalle amministrazioni pubbliche locali al fine di garantire il loro attecchimento.