Unione europea: un miliardo di euro per regioni lungo le frontiere esterne
Finanziamenti anche per ambiente, cambiamenti climatici ed energia
[7 Gennaio 2016]
Oggi la Commissione europea ha adottato una serie di programmi di cooperazione transfrontaliera, per un totale di un miliardo di euro, a sostegno dello sviluppo sociale ed economico delle regioni situate su entrambi i lati delle frontiere esterne dell’Unione europea.
Il nuovo pacchetto di misure consentirà di finanziare progetti in 27 paesi: Armenia, Georgia, Repubblica di Moldova, Ucraina e Russia ad est; Egitto, Israele, Giordania, Libano, Palestina, Tunisia; Stati membri dell’Ue (Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Malta, Polonia, Portogallo, Romania, Svezia), oltre a Norvegia e Turchia. I finanziamenti provengono dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FESR) e dallo strumento europeo di vicinato (ENI). Le convenzioni di finanziamento tra i paesi partner e l’UE saranno formalizzate entro la fine del 2016. Le sovvenzioni saranno assegnate attraverso inviti a presentare proposte, che dovrebbero essere pubblicati nel corso del 2016 o all’inizio del 2017.
La Commmissione europea sottolinea che «Questo tipo di cooperazione transfrontaliera costituisce un elemento importante della politica dell’UE nei confronti dei suoi vicini. I progetti considerati prioritari saranno quelli che promuovono lo sviluppo sostenibile lungo le frontiere esterne dell’Ue, in modo da ridurre le differenze nel tenore di vita e affrontare le sfide comuni. Per ciascun programma i paesi partecipanti hanno selezionato un massimo di quattro priorità, quali lo sviluppo delle PMI, la cultura, l’ambiente e i cambiamenti climatici, la lotta contro la povertà, l’istruzione e la ricerca, l’energia, l’accessibilità e la gestione delle frontiere».
In una nota la Commissione Ue fa l’esempio del progetto “Clean river” tra la Romania e l’Ucraina: dal valore di 3,8 milioni di euro, con il quale «la cooperazione transfrontaliera ENI contribuirà a preservare il valore ecologico del bacino del Danubio rafforzando la cooperazione in materia di prevenzione dei disastri provocati dall’uomo».
Johannes Hahn, commissario per la politica europea di vicinato e i negoziati di allargamento, ha sottolineato che La cooperazione transfrontaliera è fondamentale per evitare di creare nuove linee di frattura. Il nuovo finanziamento contribuirà ulteriormente a uno sviluppo regionale più integrato e sostenibile nelle regioni confinanti e a una cooperazione territoriale più armoniosa lungo le frontiere esterne dell’Ue».
La commissaria Ue per la politica regionale, Corina Crețu, ha concluso: Sono molto lieta che il Fondo europeo di sviluppo regionale possa contribuire a rinsaldare ulteriormente i legami tra l’Ue e i suoi vicini. I programmi di cooperazione transfrontaliera sono esempi concreti del modo in cui l’Ue si sta adoperando per aiutare i cittadini ad affrontare le sfide comuni, creando quindi un vero senso di solidarietà e rafforzando al tempo stesso la competitività delle economie locali»