Finalmente approvato il Conto termico 2.0. Vicari: «Facilita l’accesso agli incentivi»
Realacci: «900 milioni per contrastare l’inquinamento e rilanciare l’economia»
[21 Gennaio 2016]
La Conferenza Unificata ha approvato il decreto attuativo sul Conto Termico 2.0 e secondo la sottosegretario allo sviluppo economico, Simona Vicari (nella foto), «con l’intesa raggiunta in Conferenza Unificata abbiamo finalmente approvato il “conto termico 2.0” che tiene conto delle proposte avanzate dall’Anci e dalle Regioni. Tale provvedimento, che ha visto il suo via libera con un ampio consenso, ci permette così di dare certezza agli enti locali su l’avvio dei progetti di riqualificazione energetica degli edifici della pubblica amministrazione. Il nuovo “conto termico 2.0” introduce numerose semplificazioni rispetto alla precedente versione ed è finalizzato a facilitare l’accesso agli incentivi previsti per i cittadini, per le imprese e per la stessa P.A. Tra le novità la previsione di un catalogo di prodotti prequalificati per l’efficienza energetica che ridurrà quindi i tempi di valutazione da parte del GSE e la possibilità che l’incentivo previsto possa essere erogato anche in un un’unica soluzione. Abbiamo inoltre innalzato il livello degli incentivi: infatti, per le ristrutturazioni che portino gli edifici dell P.A. ad “energia quasi zero” l’incentivo può raggiungere il 65%. Grazie all’adozione di questo decreto attuativo abbiamo sbloccato una quantità ingente di risorse per l’innovazione e superato numerose criticità: meno burocrazia, meno passaggi intermedi, più incentivi per investimenti che migliorano la nostra qualità della vita».
Anche Ermete Realacci, presidente della Commissione ambiente, territorio e lavori pubblici della Camera, dice che «è una buona notizia l’emanazione del nuovo Conto termico. Seppur con un ritardo di oltre un anno (Realacci si è speso in prima persona con più interrogazioni perché si giungesse all’approvazione del Conto termico, ndr), arriva in porto una misura importante per contrastare l’inquinamento e rilanciare l’economia a partire dall’efficienza energetica e dalle fonti rinnovabili. Ha una dotazione di 900 milioni di euro, 200 per istituzioni pubbliche e 700 per i privati, ed è fondamentale per ridurre l’inquinamento legato alla produzione di calore che è responsabile di circa il 40% delle emissioni di polveri sottili, oltreché di molti altri inquinanti e di CO2. Sull’inaccettabile ritardo che si era accumulato ho presentato e sollecitato varie interrogazioni parlamentari. L’ultima ripresa in un ampio servizio di Gian Antonio Stella oggi sul Corriere. L’approvazione del nuovo Conto Termico è solo un primo passo, si tratterà ora di applicarlo bene, seguire e monitorare l’efficacia delle nuove norme e farne un pezzo delle politiche strategiche per rispondere all’emergenza smog, andare nella direzione indicata dalla Cop21 di Parigi, tagliare le bollette insieme alle emissioni e rilanciare la nostra economia stimolando l’innovazione e la competitività delle nostre imprese».