All’acquario di Livorno parte la stagione 2016 con i nuovi protagonisti: gli squali zebra
[25 Marzo 2016]
L’Acquario di Livorno festeggia l’arrivo della primavera e le festività pasquali e segna la ripresa della stagione estiva 2016 con i nuovi arrivati – gli squali zebra – già visibili e la riapertura al pubblico tutti i giorni a partire da sabato 26 Marzo 2016. A breve aprirà un nuovo percorso espositivo al primo piano.
All’Acquario di Livorno, novità 2016 quest’anno sono gli squali zebra i nuovi protagonisti che già nuotano nella vasca indopacifica, assieme alle due già note tartarughe verdi “Ari” e “Cuba”, due esemplari di pesce Napoleone e gli squali pinna nera, star della stagione 2015. Già a partire dal 26 Marzo e per tutta la stagione estiva i nuovi arrivati – gli affascinanti esemplari di squalo zebra – saranno visibili a tutti coloro che decideranno di visitare la struttura.
Suspense e curiosità invece per l’altra novità della stagione 2016: presso l’Acquario di Livorno infatti, gestito da Costa Edutainment S.p.A. – a breve aprirà un nuovo percorso espositivo dedicato al mondo degli insetti, degli anfibi e dei rettili. Allestito al primo piano della struttura, in un ambiente totalmente rinnovato, in questo nuovo percorso i visitatori potranno ammirare vari esemplari di questi tre gruppi, tra cui l’affascinante e mimetico camaleonte.
L’Acquario di Livorno riapre la stagione con l’intento di continuare ad offrire ai diversi target di pubblico una proposta mirata per godere del tempo libero di qualità, coniugando divertimento ed emozione a bellezza, cultura, natura e ambiente in perfetto stile edutainment che da sempre contraddistingue la società Costa Edutainment S.p.A. che a Livorno gestisce la struttura.
Gli squali zebra sono al centro della campagna comunicazionale 2016 veicolata sia attraverso i tradizionali strumenti che con il web ed gli oramai diffusissimi social network. Al centro dell’immagine comunicazione 2016 infatti, uno splendido esemplare di squalo zebra di fronte al quale un papà con la propria bambina restano subito affascinati nell’ammirare questo misterioso ed elegante animale, ed è subito amore. “Amore a prima vista” è infatti il nuovo claim per sottolineare l’emozione ed il coinvolgimento che il pubblico potrà vivere nel visitare l’Acquario di Livorno ed ammirare da vicino gli esemplari che lo popolano. 33 le vasche espositive, oltre 2.000 animali ed una splendida terrazza panoramica da cui ammirare le bellezze della costa livornese e le isole dell’Arcipelago Toscano.
Gli squali zebra
Gli squali zebra saranno visibili da bambini, ragazzi e le famiglie all’interno dell’Acquario di Livorno nella vasca indopacifica. Questi esemplari nuotano assieme alle due tartarughe verdi “Ari” e “Cuba”, due pesce Napoleone ed alcuni esemplari di squalo pinna nera, già protagonisti della stagione 2015.
Lo squalo zebra appartiene all’ordine degli orectolobiformi, di cui fanno parte i gattucci ed altri squali tappeto, così chiamati per le loro riconoscibili striature che ricordano la trama dei tappeti orientali.
Il nome zebra deriva dalla particolare livrea zebrata che i piccoli hanno durante i primi mesi. La “zebratura” serve ai piccoli per confondersi e mimetizzarsi nelle acque basse, dove i raggi solari che penetrano formano delle linee irregolari sul fondo richiamando appunto la livrea di questa specie. Da adulto questo squalo perde le strisce, che vengono sostituite da caratteristici “pois” neri.
Vive generalmente sui fondali bassi dei mari tropicali, dal Mar Rosso fino all’Oceano Indopacifico. Di abitudini sedentarie, lo squalo zebra si sposta nuotando sinuosamente con la lunga coda alla ricerca di cibo costituito da crostacei (gamberi e aragoste) o molluschi bivalvi, che riesce a frantumare con le placche dentali.
A differenza di altri squali, quest’ordine non ha denti acuminati e taglienti, bensì è dotato di denti tondeggianti e grossi che consentono di concentrare la forza su tutta la preda sino a frantumarla.
Benché non si tratti ancora di una specie in pericolo, l’ambiente in cui vive è sottoposto ad una grande pressione da parte dell’uomo e questo indirettamente rischia di danneggiare questa ed altre specie, davvero preziose per conservare la biodiversità del pianeta.