Ttip: «Riduzione standard ambientali e sicurezza dei cibi, arbitrati per aggirare le leggi, segretezza»

Legambiente: «Ecco perché promuoviamo la manifestazione a Roma sabato il 7 maggio»

[3 Maggio 2016]

Legambiente, insieme a centinaia di associazioni e gruppi locali, è tra i promotori della manifestazione di sabato 7 maggio a Roma contro il TTIP, l’accordo sul commercio negoziato da Unione Europea e Usa.  SEondo gli ambientalisti, «L’accordo sul Partenariato Transatlantico sul Commercio e gli Investimenti metterebbe infatti a rischio la sicurezza del cibo che mangiamo e la tutela dell’ambiente. Altro che un accordo per migliorare le relazioni commerciali tra Stati Uniti e Europa, come tutti vorremmo». Per queste ragioni le associazioni della Campagna Stop TTIP chiedono al Parlamento europeo e a quello italiano di fermarne la ratifica ed eliminare la segretezza che avvolge i contenuti del trattato. La protesta di tanti cittadini europei – sono oltre 3 milioni le firme raccolte in Europa contro il trattato – e americani è motivata anche dalla segretezza riguardo ai contenuti del negoziato, che ha come unica spiegazione possibile proprio la paura che l’opinione pubblica venga a conoscenza di quanto previsto. E le carte dell’accordo svelate ieri da Greenpeace dimostrano quanto i timori siano fondati e i rischi reali. Quello che preoccupa i consumatori europei è, ad esempio, l’abolizione del principio di precauzione che oggi permette di fermare cibi geneticamente modificati e l’utilizzo di anabolizzanti e ormoni. L’opinione pubblica è infatti a fianco dei piccoli agricoltori, che rischiano di rimanere schiacciati dalla concorrenza delle multinazionali dell’alimentazione, e chiede maggiori garanzie su qualità, sicurezza e tracciabilità dei cibi.

Il vicepresidente di Legambiente, Edoardo Zanchini, spiega che «E’ una bugia che il TTIP sia nell’interesse dei cittadini perché rimuove le barriere commerciali L’accordo non riguarderebbe infatti i dazi sulle merci, ma l’abolizione di regole che oggi tutelano i cittadini europei. Ad esempio, i divieti che oggi garantiscono che in Europa non siano in commercio carni di bovini a cui sono stati somministrati ormoni o polli trattati con il cloro, oltre che cibi OGM. Del tutto inaccettabile è poi l’introduzione dell’arbitrato per la risoluzione delle controversie tra imprese e Stati, che permette di aggirare la giustizia ordinaria e potrebbe portare a citazioni per danni con cifre incredibili. Un domani, se il TTIP fosse approvato, una multinazionale americana potrebbe chiedere miliardi di euro di danni a un Comune che ha bocciato delle perforazioni di petrolio o allo Stato italiano per aver approvato norme in materia di qualità e sicurezza dei cibi».

La manifestazione di sabato a Roma partirà alle 14 da Piazza della Repubblica per arrivare a Piazza San Giovanni dove sarà allestito un grande spazio di informazione e di approfondimento sulle ragioni del No al TTIP, con stand di piccoli agricoltori e associazioni, e terminerà con un concerto. Per informazioni sulla Campagna Stop TTIP e la manifestazione del 7 maggio : https://stop-ttip-italia.net/7-maggio/