Watec Italy 2016: soluzioni per le criticità della rete idrica italiana
[21 Luglio 2016]
L’intera struttura idrica italiana si trova in una situazione di emergenza: le falle della rete sono uno dei maggiori problemi delle nostre città. Le cause vanno ricercate in decenni di mancati investimenti, nella gestione non sempre ottimale delle utilities, nel ridisegno dei confini degli ATO e degli ATO non ancora assegnati. Tra le cause anche la tariffazione: in Italia si investono non più di 35 euro ad abitante a fronte degli 80 euro impegnati per persona in altre aree più virtuose d’Europa. Le tariffe idriche italiane continuano infatti a essere tra le più basse, un terzo di quelle francesi, un quarto di quelle tedesche e un quinto di quelle scandinave e dei Paesi Bassi.
Anche di questo – le soluzioni al Water Loss – si parlerà durante WATEC ITALY 2016, l’evento internazionale organizzato dal 21 al 23 settembre a Venezia da Kenes Exhibitions, patrocinato dalla Commissione europea e dal New York City Environmental Protection Department e organizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, ICE – Istituto nazionale per il Commercio Estero, Porto di Venezia, Anbi Veneto, Sace, Italveco, IBNET, Danieli Plant Engeeniring, Boer Group, Consorzio Arica, Coldiretti Veneto, RWL Water.
Secondo l’ISTAT, infatti, le dispersioni delle reti di distribuzione dell’acqua potabile ammontano a 3,1 miliardi di metri cubi: il 37,4% dei volumi immessi in rete non raggiunge gli utenti finali, a causa di criticità di vario ordine come la perdita nelle condotte, l’obsolescenza delle infrastrutture, i consumi non autorizzati ed errori di misura. In particolare nelle Isole si ha il più elevato livello di dispersione, il 48,3%, quindi poco meno della metà dei volumi immessi in rete non raggiunge gli utenti finali. Di contro il Nord Ovest ha un livello di ripartizione più basso. Anche per la depurazione non va meglio: quasi il 20% del Paese non è allacciato a reti fognarie e quasi il 40% delle acque reflue non sono trattate dagli impianti.
Negli ultimi 20 anni sono stati investiti quasi 12 miliardi di euro per circa 6000 interventi nel settore idrico, ma c’è ancora molto da fare: gli interventi avviati e non ancora conclusi risultano 885 per un valore totale finanziato pari a 2,9 miliardi di euro, mentre gli interventi non avviati risultano 888 e ammontano a un valore totale finanziato pari a 3,2 miliardi di euro.
Sempre secondo l’ISTAT servirebbero circa 65 miliardi di euro per rimettere in sesto l’infrastruttura idrica del paese, dato che rischierebbe di aumentare qualora non si intervenisse.
A questo si aggiungono le sanzioni a cui l’Italia è sottoposta per il mancato rispetto delle direttive UE, Secondo una stima del Governo l’Italia rischia di dover sborsare una cifra complessiva di circa mezzo miliardo di euro l’anno dal 2016 e fino al completamento delle opere”, per il mancato rispetto della direttive Ue su impianti fognari e depurativi.
Durante gli 8 convegni di Watec Italy 2016, i 40 relatori, si confronteranno sulle principali novità tecnologiche legate all’acqua, per risolvere la situazione attuale. Watec rappresenta una piattaforma di business collaudata, già sperimentata con successo in Israele, Perù e India – per un totale di 15 edizioni – e che quest’anno inaugurerà la tappa europea.
“Abbiamo scelto l’Italia” dichiara Prema Zilberman, direttore generale di Kenes Exhibitions “in particolare Venezia, perché rappresenta un caso unico al mondo per la gestione delle acque e delle problematiche ad esso collegate; inoltre è ricca di aziende d’eccellenza che creano infrastrutture e tecnologie innovative per il trattamento idrico. E’ così che alla luce dei grandi cambiamenti climatici, dell’inquinamento, degli innumerevoli sprechi, dell’inefficienza di tecnologie obsolete riteniamo utile stimolare il dibattito e il confronto su queste tematiche, affinchè si possano condividere nuove scoperte e soluzioni tecnologiche in grado di favorire un uso più consapevole e rispettoso di una risorsa preziosa e vitale come l’acqua”.
In particolare, nelle 8 conferenze, saranno approfondite tematiche come:
1. Trattamento delle acque reflue industriali e sistemi di distribuzione
2. Gestione delle acque reflue
3. Gestione urbana e rurale dell’Acqua
4. Gestione delle inondazioni
5. Cambiamento climatico
6. L’acqua e l’agricoltura sostenibile
7. Acqua e Finanza
8. Perdite Idriche
Tra i numerosi relatori che interverranno, per fare qualche nome, possiamo citare di Eric Landau, vice Commissario per gli Affari Istituzionali presso il Dipartimento Ambiente della città di New York, che tratterà il tema delle municipalizzate e presenterà il più grande esempio di gestione dell’acqua pubblica e Alexander Danilenko, della Banca Mondiale, che interverrà nel dibattito dedicato a Acqua e Finanza.
Il link al programma, in via di definizione, è: http://www.watecitaly.com/conference-program/
Per partecipare a Watec Italy 2016 è necessario registrarsi al link: http://www.watecitaly.com/visitor-online-registration/ <http://www.watecitaly.com/visitor-online-registration/> .
Inoltre, è a disposizione un servizio online unico nel suo genere, dal nome Chance to Meet ,che, prima dell’inizio dell’evento, permette a aziende, visitatori e esperti di scambiarsi informazioni, competenze e riferimenti in modo da organizzare gli incontri avendo già una conoscenza specifica dei propri interlocutori. Vi si accede tramite il link: http://www.watecitaly.com/networking/ <http://www.watecitaly.com/networking/>