Missili balistici nordcoreani contro il Thaad. E la Cina invita a prepararsi a una guerra in mare
Questa volta i nordcoreani trovano alleati in Cina e Russia contro Usa e Corea del Sud
[4 Agosto 2016]
Secondo il Capo di Stato maggiore della Repubblica di Corea (Cora del sud), la Repubblica popolare democratica di Corea (Rpdc – Corea del nord) ha lanciato due missili alle 7,50 ora locale di ieri, uno dei quali è esploso poco dopo il lancio.
Il ministro della difesa giapponese ha protestato perché il missile superstite si sarebbe inabissato nelle acque della Zona economica esclusiva del Giappone, a meno di 250 Km dalla costa della prefettura di Akita, nel nord-est del Giappone. E’ la prima volta che un missile nordcoreano raggiunge acque controllate dai giapponesi. Secondo diversi esperti i due missili balistici, lanciati dal territorio della provincia meridionale nordcoreana di Hwanghae, sarebbero stati dei “Rodong”.
La Corea del sud pensa che si tratti di «una reazione provocatoria contro la decisione di Seoul di s dispiegare il sistema antimissile Thaad» e non sbaglia, visto che ieri la Rpdc aveva duramente attaccato la presidente sudcoreana Park Geun-hye, perché aveva dichiarato che la minaccia costituita dal programma nucleare e dai missili nordcoreani giustificano l’accordo tra Corea del sud e Usa per dispiegare un sistema missilistico antibalistico, il Terminal High Altitude Area Defence – Thaad.
Il tutto avviene proprio – e forse non a caso – proprio mentre sale la tensione sulle rivendicazioni territoriale nel Mar Cinese meridionale che vedono la Cina contro gli Usa e i loro alleati asiatici (Filippine, Indonesia, Malaysia, Brunei) e il Vietnam. Oggi, durante un’ispezione alle zone costiere orientali, il ministro della difesa cinese, Chang Wanquan, ha detto che «I cinesi devono prepararsi a una guerra in mare per proteggere la sovranità e l’integrità territoriale del Paese». Poi ha sottolineato «I gravi problemi di sicurezza nazionale, soprattutto in mare, che persistono attualmente. L’esercito, la polizia, e il popolo devono esser pronti a mobilitarsi per proteggere la sovranità e l’integrità territoriale del Paese». Wanquan ha anche ordinate di promuovere corsi di difesa civile per I cittadini cinesi.
L’8 luglio, Corea del sud e Usa avevano improvvisamente annunciato la firma di un accordo per dispiegare il sistema Thaad entro la fine del 2017. Il 13 luglio la contea sudcoreana di Seongju, a circa 250 Km a sud-est di Seoul, è stata scelta come sito per ospitare il Thaad.
Una decisione che ha sollevato numerose critiche e una forte opposizione in Corea del sud – Il 2 agosto a Seongju c’è stata una manifestazione di protesta e la città è tappezzata di striscioni e manifesti contro il Thaad. – e anche nei Paesi vicini, in particolare in Cina e Russia, perché i radar del sistema potrebbero penetrare nei territori delle due potenze che hanno sempre più contrasti con gli Usa.
Un portavoce del Comitato per la riunificazione pacifica della patria del regime nazional-stalinista nordcoreano ha detto all’agenzia ufficiale Kcna che «Queste dichiarazioni fatte martedi dalla signora Park sulla Rpdc confermano le accuse e alle denunce che tutti gli ambienti sudcoreani e di tutto il mondo hanno emesso contro di lei a causa della sua decisione s di dispiegare il sistema antibalistico americano Thaad. La decisione della Signora Park di utilizzare la dissuasione nucleare (che deriva dalla legittima difesa) della Rpdc per giustificare il suo atto di tradimento, vergognoso, in favore degli Stati Uniti, è intollerabile».
Il comunicato della dittatura nordcoreana aggiunge che «Il vero nemico delle forze nucleari Pyongyang è la guerra nucleare propriamente detta e le sue armi strategiche prendono di mira gli Stati Uniti e i loro alleati che cercano di soffocare la Rpdc, piuttosto che la Nazione coreana o i compatrioti del sud».
Il cortocircuito logico di questo “ragionamento” è evidente, ma è l’unica teoria politico/nucleare che possono sentire i nordcoreani.
Il regime dinastico di Kim jong-Un sostiene che «Il governo della Signora Park minaccia la pace e la sicurezza del popolo sudcoreano ed ostacola la volontà unanime della nazione e della comunità internazionale di migliorare le relazioni inter-coreane ed anche di pervenire alla riunificazione del Paese».
In realtà nella Comunità internazionale alla Rpdc è rimasto solo l’appoggio della Cina, che ha bloccato con il veto una nuova mozione di condanna contro Pyongyang solo perché anche vede come il fumo negli occhi il dispiegamento del THAAD alle sue porte. Pechino ha pesantemente e ufficialmente ammonito la Corea del nord, invitandola a «riflettere sul dispiegamento del Thaad».
Quel che comunque è strano è pensare che la pace in Asia e l’unità coreana si salvaguardino sparacchiando missili balistici verso il Giappone o minacciando guerre in mare per un pugno di isolotti e per un po’ di petrolio, gas e pesce…