Il cambiamento climatico è colpa dell’uomo e abbiamo cominciato 180 anni fa
Il riscaldamento climatico indotto dall'uomo non è solo un fenomeno del XX secolo
[25 Agosto 2016]
Lo studio “Early onset of industrial-era warming across the oceans and continents”, pubblicato su Nature da 25 scienziati, provenienti da Australia, Usa Europe e Asia, che lavorano nel Consorzio Past Global Changes 2000 year (Pages2K), evidenzia che «L’evoluzione del riscaldamento nell’era industriale attraverso i continenti e gli oceani fornisce un contesto per i futuri cambiamenti climatici ed è importante per determinare la sensibilità del clima e dei processi che controllano il riscaldamento regionale».
I ricercatori hanno utilizzato dati paleoclimatici post-1500 che dimostrerebbero che il riscaldamento degli oceani è iniziato durante la metà del XIX secolo e che è stato quasi quasi sincrono con il riscaldamento continentale nell’emisfero settentrionale».
La principale autrice dello studio, Nerilie Abram, della Research school of Earth sciences dell’ Australian national university (Anu) e dell’ARC Centre of excellence for climate system science, spiega che «Lo studio ha rilevato che il riscaldamento è iniziato durante le prime fasi della rivoluzione industriale ed è rilevabile per primo nell’Artico e negli oceani tropicali intorno al 1830, molto prima di quanto gli scienziati avevano previsto. E’ stata una scoperta straordinaria. E’ stato uno di quei momenti in cui la scienza ci ha veramente sorpreso. Ma i risultati erano chiari. Il riscaldamento del clima a cui stiamo assistendo oggi è iniziato circa 180 anni fa».
All’Anu dicono che «Le nuove scoperte hanno implicazioni importanti per la valutazione della misura in cui gli esseri umani hanno portato il clima di allontanarsi dal suo stato pre-industriale e aiuteranno gli scienziati a capire il futuro impatto delle emissioni di gas serra sul clima».
La Abram aggiunge: «In particolare, negli oceani tropicali e l’Artico, 180 anni di riscaldamento hanno già portato la media climatica ad emergere al di sopra del range di variabilità che era normale nei secoli precedenti alla rivoluzione industriale. Del cambiamento climatico di origine antropica se ne è parlato generalmente come un fenomeno del XX secolo perché le misurazioni dirette del clima sono rare prima del 1900». Ma il team di Pages2K ha studiato ricostruzioni dettagliate di clima che coprono gli ultimi 500 anni per identificare quando sia iniziata l’attuale tendenza sostenuta al riscaldamento. Gli scienziati hanno esaminato i record naturali delle variazioni climatiche negli oceani e nei continenti di tutto il mondo. Queste storie climatici sono state conservate nei coralli, nelle decorazioni rupestri, negli anelli degli alberi e nelle carote di ghiaccio. Per determinare cosa abbia causato il riscaldamento iniziale, il team di ricerca ha anche analizzato modelli di simulazione del clima che riguardano migliaia di anni, tra i quali gli esperimenti utilizzati dall’Intergovernmental panel on climate change (Ipcc) dell’Onu per realizzare il suo ultimo rapporto, e dicono che « I dati e le simulazioni hanno individuato l’insorgenza precoce del riscaldamento circa nel 1830 e hanno scoperto che il riscaldamento in anticipo è da attribuire all’aumento dei livelli di gas serra».
Una delle autrici dello studio, Helen McGregor, della School of Earth and environmental sciences dell’università di Wollongong sottolinea che «Nel corso del 1800, gli esseri umani hanno causato solo piccoli aumenti del livello di gas serra in atmosfera. Ma l’insorgenza precoce del riscaldamento rilevato in questo studio indica che il clima della Terra ha risposto in modo rapido e misurabile anche ad un piccolo aumento delle emissioni di carbonio durante l’inizio dell’era industriale».
I ricercatori hanno anche studiato le principali eruzioni vulcaniche nei primi anni del 1800 e hanno scoperto che sono state solo un fattore secondario nell’insorgenza precoce del riscaldamento del clima. Secondo la Abram, «I primi segni del riscaldamento serra indotto si sono sviluppati nel corso degli anni 1830 nella regione artica e negli oceani tropicali, seguiti subito dopo dall’Europa, dall’Asia e dal Nord America. Tuttavia, il riscaldamento climatico sembra essere stato ritardato in Antartide, probabilmente a causa della modalità della circolazione oceanica che spinge le acque riscaldate a Nord e lontano dal continente ghiacciato».