Accordo internazionale per ridurre le emissioni del trasporto aereo
Una vittoria dell’Unione europea. Il nuovo meccanismo Gmbm
[7 Ottobre 2016]
La 39esima assemblea triennale dell’International civil aviation organization (Icao) che si conclude oggi a Montreal ha raggiunto quello che l’Unione europea ha subito definito «Uno storico accordo» che prevede di un meccanismo di mercato che ha l’obiettivo di ridurre le emissioni del trasporto aereo internazionale.
Maroš Šefčovič, il vice-presidente Ue responsabile dell’Unione dell’energia ha detto che «L’accordo ottenuto ieri all’Assemblea dell’Icao costituisce una tappa storica. Sono lieto di vedere che l’impegno dell’Ue e la sua perseveranza a trovare una soluzione a livello mondiale ha portato i suoi frutti. Mobilitiamo tutte le politiche per concretizzare l’economia circolare competitiva e low carbon alla quale ci siamo impegnati nella strategia per l’Unione dell’energia».
L’accordo trovato a Montréal dall’assemblea deell’Icao prevede l’istituzione di una Global market based measure (Gmbm) che obbligherà le compagnie aerea compensare l’aumento delle loro emissioni di CO2 dopo il 2020. Per far questo le compagnie aeree acquisteranno delle “unità di emissione” prodotte da progetti che riducono le emissioni di CO2 in altri settori dell’economia (come le energie rinnovabili). Alla prima fase 2021-2026 parteciperanno 65 Paesi. All’inizio anche l’adesione all’accordo dei Paesi membri dell’Unione europea sarà volontaria e tra i partecipanti ci sono già 18 dei 20 Paesi più importanti per attività di aviazione civile internazionale. La partecipazione diventerà obbligatoria nel corso della seconda fase (2027-2035). Dal 2027 in poi saranno esenti dal nuovo accordo solo i piccoli stati insulari in via di sviluppo come Capo Verde, Haiti o Tuvalu; i Paesi meno sviluppati come Afghanistan, Burkina Faso o Myanmar; i Paesi in via di sviluppo senza sbocco al mare come il Niger, Turkmenistan o lo Zimbabwe.; i Paesi con attività di trasporto aereo di piccole dimensioni, come Venezuela, Senegal, Libano o Pakistan. Questo non impedirà comunque ai Paesi “esenti” di poter aderire volontariamente Gmbm.
Alla fine, tra il 2021 e il 2035, l’80 % delle emissioni al di sotto dei livelli del 2020 saranno compensate grazie al meccanismo Gmbm.
L’accordo prevede una revisione ogni tre anni che dovrebbe permettere un miglioramento continuo del meccanismo e garantire la realizzazione dei suoi obiettivi climatici ed il dsuo adattamento con il passare del tempo, conformemente agli obiettivi di limitare l’aumento della temperatura media mondiale al di sotto dei 2 gradi centigradi, come previsto dall’Accrodo di Parigi.
L’Assemblea Icao ha anche approvato, dopo 6 anni di trattative internazionali, le norme per le emissioni degli aerei. Ora l’International civil aviation organization dovrà progettare tutti gli altri elementi e gli strumenti per la messa in opera del Global market based measure perché siano operativi nel 2021. Spetta invece agli Stati partecipanti fare il necessario per attuare le misure operative pertinenti a livello nazionale.
La Commissaria europea ai trasporti, Violeta Bulc, che a Montreal ha fortemente difeso la richiesta Ue di un impegno globale per ridurre le emissioni degli aerei, conclude: «Questo accordo senza precedenti apre un nuovo capitolo per l’aviazione internazionale, nel quale la sostenibilità fa alla fine parte del piano di volo. L’Europa non cessa di difendere un’azione coordinata e mondiale per frenare l’aumento delle emissioni di CO2 del trasporto aereo che, altrimenti, dovrebbero arrivare al 300% nel 2050. Oggi, la solidarietà e la perseveranza europee hanno permesso di fare un passo decisivo verso una crescita carbon neutral del trasporto aereo».