Il difficile lavoro del movimento globale per il clima dopo la vittoria di Donald Trump (VIDEO)
350.org: «Chi vuole giustizia rappresenta una forza troppo grande per essere ignorata»
[10 Novembre 2016]
350.org, il movimento globale che riunisce una rete di associazioni presenti in 188 Paesi che si battono per la giustizia climatica, è molto preoccupato per la vittoria inaspettata di Donald Trump nelle elezioni per la presidenza degli Stati Uniti d’America e May Beove, direttrice esecutiva di 350.org, ha inviato una lettera a tutti i suoi attivisti e sostenitori. Ecco cosa scrive:
Cari amici,
E’ difficile sapere cosa dire in un momento come questo. Molti di noi sono sconvolti dalla notizia e scossi nel profondo per ciò che significherà una presidenza Trump negli Stati Uniti e per il lavoro difficile che è dui fronte al movimento globale per il clima.
La misoginia, il razzismo e il negazionismo climatico di Trump rappresentano una grave minaccia per tutti noi, in tutto il mondo. Il campo di battaglia su cui ci batteremo per la giustizia di ogni genere sarà molto più rude. Ma molti di voi che stanno leggendo questo vivono in paesi che sono passati anche attraverso tumulti politici, sconvolgimenti e tragedie peggiori di Trump. Oggi, qui negli Stati Uniti, stiamo guardando alla vostra perseveranza, dedizione e alla vostra speranza.
La cosa più difficile da fare in questo momento è quella di continuare a sperare, ma è ciò che dobbiamo fare. Dobbiamo sentire la nostra rabbia, piangere, pregare e poi fare tutto il possibile per combattere l’odio e l’oppressione. Dobbiamo essere forti e uniti in tutto il mondo.
Oggi, molti dei membri del nostro team sono a Marrakech, in Marocco. Sono lì per la Cop22, per aiutare a mantenere la promessa che l’Accordo di Parigi sul clima si trasformi in azione. Il nostro team a Marrakesh si batte per nuove infrastrutture a combustibili fossili zero e il risultato di ieri negli Usa rende lavoro ancora più importante, non meno.
Qui, è possibile aderire all’appello per la cessazione immediata dello sviluppo di nuovo carbone, petrolio e gas e per finanziare una giusta transizione alle energie rinnovabili.
Quando i tempi si fanno difficili, è fondamentale ricordare che siamo sulla stessa barca e che quando ci mobilitiamo siamo in grado di fare l’inimmaginabile. Nessuno uomo – non importa quanto crudele o potente sia – è in grado di portarcelo via.
Ecco quello cosa stiamo pensando in mente in questo momento:
Questo è un movimento globale. E’ più importante che mai ricordarci la nostra connessione con la gente, letteralmente in tutti i paesi che combattono l’industria dei combustibili fossili in questo momento, molti tra loro nelle condizioni più difficili che si possano immaginare. Credo nella nostra forza collettivo come in nient’altro.
L’industria dei combustibili fossili sta lottando per la sua vita. Quando presentano le loro bugie, fermate le loro tubazioni, disinvestite dai loro stocks e togliete loro social license: combattono in retroguardia. I loro investimenti in queste elezioni non erano segreti, e che stanno raddoppiando le loro conseguenze. Dobbiamo essere preparati.
La resistenza locale contro combustibili fossili sta prendendo piede in tutto il mondo. Le campagne contro il fracking, gli oleodotti, e il carbone sono troppe per nominarle. Nessuna di queste campagne finisce oggi. Nessuno di noi sta andando o se ne è tornato a casa.
Non si può negare il fatto che oggi il nostro lavoro è più difficile.
Ma domani, e il giorno dopo, e il giorno dopo ancora, i movimenti per la giustizia climatica, per la giustizia razziale, per la giustizia per gli immigrati e per la democrazia faranno un passo avanti insieme alla nostro potere. Le persone che vogliono la giustizia rappresentano una forza troppo grande per essere ignorata.
Ci vorremo noi tutti. Ma insieme, possiamo – e lo faremo – tracciare un percorso luminoso attraverso questo giorno buio. Il potere è nelle nostre mani.
Con speranza e determinazione,
May Beove per il 350.org team