La filiera industriale del riciclo protagonista a Festambiente 2013
[9 Agosto 2013]
Come ogni anno la filiera industriale toscana di riciclo delle plastiche miste sarà presente a Festambiente, per dimostrare a tutti i visitatori del più importante festival ambientalista italiano (in programma a Rispescia, Gr, dal 9 al 18 agosto), come sia possibile dare senso alle raccolte differenziate, che sono un mezzo e non il fine, per arrivare al vero obiettivo, che è il riciclo.
Revet spa – che si occupa di raccolta, selezione e preparazione per il riciclaggio dei cinque materiali delle raccolte differenziate toscane (plastiche, vetro, alluminio, acciaio, poliaccoppiati come il tetra pak) – e Revet Recycling srl, che gestisce il riciclo delle plastiche miste, la frazione più difficile e che solitamente è destinata a recupero energetico, saranno infatti presenti nello stand della Regione Toscana: dove saranno ospitati anche alcuni dei ri-prodotti realizzati col granulo derivato dalle plastiche miste toscane: particolari per automotive (in particolare pedaliere, scocca, scudo, contro scudo e bauletti degli scooter Piaggio), gli arredi urbani e giochi per bambini, gli articoli per la casa, gli accessori per l’agroindustria.
Il presidente di Revet e di Revet Recycling, Valerio Caramassi, sarà anche tra i protagonisti del dibattito in programma martedì 13 agosto alle 19,30 nello Spazio incontri di Festambiente: il giornalista di Ambiente Italia Rai 3 Beppe Rovera coordinerà l’appuntamento dedicato a “Green Economy e innovazione tecnologica per rilanciare occupazione e sviluppo economico”, che oltre a Caramassi vedrà la partecipazione di Stefano Ciafani Vicepresidente Legambiente, Corrado Clini Direttore Generale per lo Sviluppo sostenibile, il clima e l’energia del Ministero dell’Ambiente, Stella Targetti vicepresidente Regione Toscana, Leonardo Marras Presidente Provincia di Grosseto, Dario Giordano chief technology officer beta renewables spa, Andrea Di Stefano responsabile comunicazione Novamont, Laura Marchini communication manager Carlsberg Italia, Werner Tschurtschenthaler amministratore delegato Nanosky, Marco Simiani presidente Rama (E-life).
Si tratta dunque di una vetrina importante per fare luce su un’eccellenza tutta toscana: nessun’altra regione infatti può vantare una filiera industriale del riciclo che si chiude tutta in toscana per molti imballaggi: il vetro (che dopo la selezione di Revet viene fuso in vetreria di Empoli, i poliaccoppiati come il tetrapak che vengono riciclati nell’impianto Lucart di Diecimo (Lu) e le plastiche eterogenee che vengono granulate dell’impianto di Revet Recycling a Pontedera, inaugurato appena un mese fa. Proprio questo impianto per la densificazione e granulazione del plasmix, insieme a quello per la produzione di profili per arredi esterni, consente al gruppo Revet di controllare l’intera filiera industriale del riciclo delle plastiche miste (i piatti e bicchieri usa e gette, le vaschette di polistirene, gli shopper, le retine della frutta e della verdura, i vasetti degli yogurt…), valorizzando così una frazione critica altrove destinata prevalentemente al recupero energetico.
Per essere certi che, nel contesto italiano, il riciclaggio delle plastiche eterogenee sia preferibile al recupero energetico dal punto di vista delle emissioni climalteranti, nel 2012 proprio a Festambiente, fu presentata la carbon footprint di processo realizzata dalla società di consulenza E-cube che ha permesso di calcolare e mettere a confronto le emissioni di gas a effetto serra connesse al recupero di materia e al recupero di energia. E il risultato è inequivocabile: considerando anche la fase di combustione le emissioni totali legate allo scenario “Preparazione al recupero energetico” (produzione di cdr, combustibile da rifiuti) sono pari a 37.358,8 tCO2e/anno (ovvero 2.400 kgCO2e per tonnellata di rifiuto trattato). Per lo scenario “Recupero di materia” (produzione di granulo e profili), le emissioni totali sono pari a 4.585,6 tCO2e/anno(ovvero 290 kgCO2e per tonnellata di rifiuto trattato).