L’Ue accelera sul protocollo di Kigali per combattere il buco nell’ozono
[6 Febbraio 2017]
L’Ue propone di approvare l’emendamento del protocollo di Montreal sulle sostanze che riducono lo strato di ozono. In occasione della 28ª riunione delle parti del protocollo di Montreal, svoltasi a Kigali in Ruanda dal 10 al 15 ottobre 2016, è stato adottato il testo di un emendamento che aggiunge una riduzione graduale del consumo e della produzione di idrofluorocarburi (Hfc) alle misure di controllo del protocollo di Montreal al fine di ridurre il contributo di queste sostanze ai cambiamenti climatici. Pur non essendo sostanze che riducono lo strato di ozono, questi gas a effetto serra sono stati introdotti soprattutto per sostituire le sostanze che riducono lo strato di ozono, che progressivamente sono eliminate nell’ambito del protocollo di Montreal.
L’emendamento di Kigali entrerà in vigore il primo gennaio 2019, a condizione che almeno 20 parti abbiano depositato i loro strumenti di ratifica. Quindi, per sottolineare l’impegno dell’Ue a favore dell’emendamento e incoraggiare i paesi in via di sviluppo ad adottare azioni tempestive, l’Ue si propone di procedere ad una rapida approvazione, anche in considerazione dell’intenzione di altre parti importanti di ratificare l’emendamento quanto prima possibile.
Con l’adozione del regolamento sui gas fluorurati a effetto serra nel 2014, l’Ue ha anticipato la graduale eliminazione a livello nazionale degli idrofluorocarburi (Hfc) adesso concordata nell’ambito del protocollo di Montreal. L’attuazione dell’eliminazione graduale ha avuto inizio nel 2015 con un congelamento e una prima fase di riduzione nel 2016. I meccanismi di attuazione predisposti garantiscono la conformità dell’Ue agli obblighi previsti dal protocollo di Montreal fino al 2030 quando è prevista l’ultima fase di riduzione. Il calendario delle riduzioni dopo il 2030 deve essere stabilito sulla base di un esame che avrà inizio nel 2022.
Il quadro 2030 dell’Ue per le politiche dell’energia e del clima fissa un obiettivo ambizioso di ridurre le emissioni di gas a effetto serra prodotte a livello dell’Ue in tutti i settori economici. Si tratta di una riduzione di almeno il 40% entro il 2030, oltre a obiettivi in termini di energie rinnovabili e di efficienza energetica. E l’eliminazione graduale prevista degli Hfc è una azione coerente con la politica energetica. Inoltre, si prevede che la ridefinizione dei sistemi di refrigerazione e di condizionamento dell’aria determinata dalla sostituzione obbligatoria dei refrigeranti porterà a notevoli miglioramenti dell’efficienza energetica, dando così un contributo positivo al raggiungimento degli obiettivi fissati.