Abuso di posizione dominante: la Commissione Ue invita a esprimersi sugli impegni assunti da Gazprom per i mercati del gas dell’Europa centrale e orientale
[13 Marzo 2017]
La Commissione europea invita tutti i portatori d’interesse a presentare le loro osservazioni sugli impegni assunti da Gazprom in risposta ai timori della Commissione per la concorrenza nei mercati del gas dell’Europa centrale e orientale. Gli impegni consentiranno i flussi transfrontalieri di gas a prezzi competitivi.
La Commissaria europea per la Concorrenza Margrethe Vestager ha dichiarato: «Riteniamo che gli impegni di Gazprom consentiranno il libero flusso di gas nell’Europa centrale e orientale a prezzi competitivi. Questi impegni vanno incontro ai nostri timori in fatto di concorrenza e forniscono una soluzione lungimirante, in linea con le norme dell’Ue. Di fatto concorrono a una migliore integrazione dei mercati del gas nella regione.
È un passo importante che va a toccare i milioni di europei che dipendono dal gas per riscaldare le case e far funzionare le imprese. Vogliamo ora sapere cosa ne pensano i clienti e gli altri portatori d’interesse, i cui pareri vaglieremo attentamente prima di prendere qualsiasi decisione».
Gazprom occupa una posizione dominante sul mercato delle forniture di gas in diversi paesi dell’Europa centrale e orientale. Nel aprile 2015, la Commissione ha inviato a Gazprom una comunicazione degli addebiti, in cui concludeva in via preliminare che Gazprom aveva violato le norme antitrust dell’UE mettendo in atto una strategia globale di segmentazione dei mercati del gas dell’Europa centrale e orientale.
Secondo la Commissione, gli impegni assunti da Gazprom fugano i timori di condotta anticoncorrenziale e contribuiscono a una migliore integrazione dei mercati del gas dell’Europa centrale e orientale, favorendo i flussi transfrontalieri a prezzi competitivi.
In particolare, la Commissione ritiene che gli impegni di Gazprom vanno incontro a ciascun punto problematico da essa sollevato, assicurando che:
siano eliminate una volta per tutte le restrizioni alla rivendita transfrontaliera del gas e sia così facilitato il flusso del gas nei mercati dell’Europa centrale e orientale;
i prezzi del gas in queste regioni rispecchino prezzi di riferimento concorrenziali;
e per quanto concerne le infrastrutture di trasporto, Gazprom non possa avvalersi dei vantaggi ricavati dai clienti sfruttando la propria posizione dominante nel mercato della fornitura di gas.
La Commissione invita tutti i portatori d’interesse a esprimere le proprie osservazioni sugli impegni entro sette settimane dalla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale. Tenendo conto delle osservazioni ricevute, la Commissione stabilirà in via definitiva se gli impegni dissipano in modo soddisfacente i timori di condotta anticoncorrenziale.
In caso affermativo la Commissione potrebbe adottare una decisione che obbliga Gazprom a tenere fede agli impegni (a norma dell’articolo 9 del regolamento EU antitrust n. 1/2003). Se un’impresa contravviene agli impegni assunti, la Commissione può infliggere un’ammenda di importo fino al 10% del suo fatturato totale, senza dover dimostrare la violazione delle norme antitrust dell’UE.
Più in generale, perché vi sia un’effettiva concorrenza nei mercati del gas dell’Europa centrale e orientale non basta applicare la legislazione dell’UE in materia, ma occorre anche investire nella diversificazione dell’approvvigionamento del gas, varare norme sull’energia ben mirate, europee e nazionali, e applicarle correttamente. Ecco perché tra le priorità della Commissione vi è la creazione di un’Unione europea dell’energia.
Gli impegni di Gazprom nel dettaglio
Nella comunicazione degli addebiti la Commissione esprime tre grandi preoccupazioni, dissipate dagli impegni che ora Gazprom si è assunta e che intende rispettare per otto anni.
Favorire il libero flusso del gas nell’Europa centrale e orientale
La Commissione è preoccupata del fatto che Gazprom impone restrizioni territoriali nei suoi accordi di fornitura con i grossisti e con alcuni clienti industriali in otto Stati membri (Bulgaria, Repubblica ceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Slovacchia e Ungheria). Tali restrizioni impediscono il libero scambio di gas nell’Europa centrale e orientale.
Gazprom si è impegnata a eliminare tutti gli ostacoli contrattuali al libero flusso del gas nei mercati del gas dell’Europa centrale e orientale. Si è inoltre impegnata ad adottare misure attive per consentire una migliore integrazione di questi mercati:
eliminare la segmentazione dei mercati – Gazprom eliminerà tutte le restrizioni contrattuali dirette e indirette che impediscono ai suoi clienti di rivendere il gas acquistato oltre frontiera o che rendono economicamente meno attraente questa operazione. Ciò significa che oltre a eliminare le restrizioni alla rivendita del gas (ad esempio, divieti di esportazione e clausole di destinazione), Gazprom eliminerà tutte le clausole che disincentivano i suoi clienti a rivendere il gas (ad esempio, l’obbligo di versare a Gazprom una quota dei profitti della rivendita). Gazprom si è inoltre impegnata a non reintrodurre in futuro queste clausole;
favorire l’interconnessione dei mercati con la Bulgaria – Le disposizioni contrattuali stabilite da Gazprom per il monitoraggio e la misurazione del gas in Bulgaria hanno isolato il mercato bulgaro dai mercati europei limitrofi. Gazprom si è impegnata a modificare i contratti che contengono queste disposizioni. Grazie a quest’impegno il gestore bulgaro dell’infrastruttura di trasporto del gas potrà assumere il controllo dei flussi transfrontalieri e la Bulgaria potrà più facilmente stringere accordi di interconnessione con i paesi vicini nell’UE, in particolare con la Grecia;
creare opportunità per aumentare i flussi di gas verso gli Stati baltici e la Bulgaria – Se i clienti vogliono rivendere il gas oltre frontiera, devono poter accedere alle infrastrutture di trasporto. La Bulgaria e gli Stati baltici attualmente non hanno accesso alle interconnessioni con i paesi dell’UE limitrofi. Gazprom si è impegnata a dare la possibilità ai propri clienti in Ungheria, Polonia e Slovacchia di chiedere che una parte o la totalità del gas acquistato sia consegnato nei punti di entrata degli Stati baltici e della Bulgaria. Quest’impegno permetterà a questi clienti di cercare nuovi sbocchi commerciali negli Stati baltici e in Bulgaria, prima ancora che le infrastrutture d’interconnessione siano disponibili. Gazprom sarà autorizzata ad applicare un corrispettivo di servizio, fisso e trasparente, equivalente a quello che normalmente fatturerebbe per questo tipo di servizi sul mercato.
Garantire prezzi del gas competitivi nell’Europa centrale e orientale
La Commissione è preoccupata del fatto che le restrizioni territoriali consentono a Gazprom di segmentare il mercato e praticare quindi prezzi eccessivi in cinque Stati membri (Bulgaria, Estonia, Lettonia, Lituania e Polonia).
Gazprom si è impegnata a introdurre una serie di modifiche importanti delle clausole contrattuali di revisione dei prezzi per garantire prezzi del gas competitivi in questi mercati:
prezzi del gas legati a prezzi competitivi di riferimento –Gazprom introdurrà prezzi competitivi di riferimento, tra i quali i prezzi degli hub dell’Europa occidentale, nelle clausole di revisione dei prezzi contenute nei contratti con i clienti dei cinque Stati membri summenzionati. Le clausole di revisione dei prezzi permettono ai clienti di chiedere una modifica del prezzo del gas. Gli impegni conferiscono ai clienti un esplicito diritto contrattuale di chiedere la revisione dei prezzi quando i prezzi ad essi applicati divergono da quelli di riferimento. Ne consegue che in futuro in queste regioni dovrebbero essere garantiti prezzi del gas competitivi;
revisione dei prezzi più frequente ed efficace –Gazprom aumenterà la frequenza e la rapidità della revisione dei prezzi. Per i contratti attualmente privi di clausole di revisione dei prezzi, ad esempio negli Stati baltici, Gazprom introdurrà clausole che rispecchino gli elementi suindicati.
Ritirare le richieste avanzate sfruttando la posizione dominante
La Commissione è infine preoccupata del fatto che Gazprom approfitti della posizione dominante sul mercato della fornitura di gas per ottenere condizioni vantaggiose di accesso o controllo dell’infrastruttura del gas. Nella comunicazione degli addebiti la Commissione ha espresso preoccupazione in relazione al progetto South Stream in Bulgaria e al gasdotto Yamal in Polonia.
Ritiro delle richieste – Per quanto concerne il progetto South Stream, Gazprom si è impegnata a non chiedere il risarcimento di alcun danno ai partner bulgari in seguito all’abbandono del progetto, a prescindere dalla validità di tale richiesta.
Quanto al gasdotto Yamal, dall’indagine della Commissione è emerso che il presente procedimento antitrust non può modificare la situazione a causa degli effetti di un accordo intergovernativo tra la Polonia e la Russia.
Per meglio far fronte in futuro ad accordi intergovernativi internazionali, la Commissione ha presentato in febbraio 2016 una proposta legislativa che subordina gli accordi intergovernativi allo scrutinio preliminare della Commissione. La proposta è stata adottata dal Parlamento europeo il 2 marzo 2017 ed è ora all’esame del Consiglio (cfr. il comunicato stampa della Commissione che saluta l’accordo politico raggiunto nel dicembre 2016)
Si rimanda inoltre alle schede informative per paese, che spiegano in che modo ogni Stato membro interessato trarrà benefici dagli impegni:
Bulgaria, Repubblicaceca, Estonia, Lettonia, Lituania, Polonia, Ungheria e Slovacchia.
Il testo completo degli impegni è disponibile anche sul sito web della Commissione dedicato alla concorrenza. Una sintesi degli impegni proposti sarà pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito web della Commissione dedicato alla concorrenza, nel registro pubblico dei casi, al numero 39816.
di Commissione europea