Cattivi odori a Gallicano: i controlli di ARPAT all’impianto di gestione rifiuti in Loc. Zinepri
[26 Settembre 2013]
Durante i controlli ARPAT presso l’impianto svolti nei mesi di gennaio e marzo non sono stati percepiti odori fastidiosi all’esterno della ditta.
La ditta ha installato, come prescritto dalla Provincia di Lucca, un sistema di acquisizione e registrazione della depressione (pressione negativa) all’interno del capannone. Durante i sopralluoghi sono stati acquisiti i dati registrati da questo sistema ed è risultato che nei mesi di maggio (messa in funzione strumento il 24/05/2012), giugno, luglio ed agosto 2012, la differenza di potenziale misurata è stata quella ritenuta ottimale e cioè intorno a 5 V. Successivamente si sono rilevati alcuni periodi, più o meno lunghi, in cui lo strumento misurava differenza di potenziale pari a 0V o superiore a 15V.
L’azienda non ha saputo fornire chiarimenti in merito a tali “sbalzi” di tensione. Si è ritenuto opportuno suggerire alla Provincia di prescrivere alla ditta la registrazione su uno specifico documento dei dati rilevati in modo che eventuali malfunzionamenti della strumentazione siano evidenti al gestore o che altre anomalie anche gestionali possano essere evidenziate.
Durante i sopralluoghi è stata evidenziata la necessità della ditta di stoccare all’esterno del capannone alcuni cassoni chiusi di CDR pronti a partire e alcuni contenenti rifiuti come pulper o plastica: la ditta a tal proposito si dovrebbe organizzare per inviare in giornata il CDR prodotto e conferire immediatamente in fossa i rifiuti in ingresso.
Si è quindi rilevata la necessità di attuare una gestione del ciclo produttivo tale da realizzare sempre la lavorazione dei rifiuti in ingresso in un tempo massimo di 24/36 ore.
Per quanto riguarda il piano di monitoraggio ambientale esterno degli inquinanti odorigeni, sono stati verificati alcuni parametri come Ammoniaca, Solfuro di Idrogeno, Ammine ed anioni (Cloruri, Solfati e Nitrati), per i quali non esistono limiti normativi da rispettare, ma soglie olfattive consigliate. In particolare alcuni degli inquinanti monitorati superano il valore minimo di soglia olfattiva; il solfuro di idrogeno risulta superare la soglia massima dalle 11 alle 14 volte. Ciò a dimostrazione dell’effettiva emissione di odori in concentrazioni chiaramente percepibili. Inoltre, tra i parametri analizzati indicativi delle emissioni odorigene riconducibili all’attività mancherebbero le aldeidi, i mercaptani e gli acidi organici.
Per caratterizzare al meglio le emissioni odorigene e quantificare le unità odorigene emesse dallo stabilimento e quelle rilevate nelle zone da cui provengono le lamentele, l’Agenzia ritiene opportuno l’esecuzione di un monitoraggio secondo i dettami della norma EN 13725 che potrebbe senz’altro aiutare a comprendere e dare indicazioni utili a determinare l’origine e la diffusione degli odori di cui trattasi.
Nel mese di maggio ARPAT ha inoltre eseguito un controllo dello scarico idrico dell’impianto di abbattimento emissioni durante cui è stato rilevato un superamento dei valori limiti per immissione in pubblica fognatura di molti parametri tra cui anche i Solfuri. Anche allo scarico può essere associata una sorgente di maleodoranza.
Ad oggi risulta che la Provincia di Lucca abbia richiesto alla ditta di attivarsi per
- risolvere i problemi di maleodoranze connesse con il deposito dei cassoni di CDR stoccati in esterno
- modificare la gestione del trattamento dei rifiuti riducendo i tempi di presenza dei rifiuti in lavorazione
- realizzare un sistema di visualizzazione diretta della depressione presente all’interno del capannone.
Non risultano riscontri invece rispetto all’adeguamento del piano di monitoraggio esterno al capannone di competenza del Comune di Gallicano che dovrebbe far integrare il programma con questi aspetti:
- inserimento dei parametri ammoniaca, solfuro d’idrogeno, ammine, anioni (cloruri, solfati e nitrati), aldeidi, mercaptani e acidi organici;
- esecuzione del programma di monitoraggio secondo la norma EN 13725.