Chiarezza sugli inquinanti che escono dalla Solvay
[25 Settembre 2015]
Recentemente, in un articolo pubblicato sulla stampa locale di Livorno, è stato dichiarato che gli inquinanti prodotti dalla Sovay e scaricati in mare sarebbero in forte aumento.
Per fare chiarezza sull’argomento, che ovviamente sta a cuore all’opinione pubblica ed anche ad ARPAT, l’agenzia ha pubblicato oggi sulla sua newsletter, un articolo nel quale reso disponibili ed esaminato tutti i dati in materia (ciascuno dei quali prodotto con modalità diverse):
- quelli (forniti dall’azienda) del Registro Europeo degli inquinanti delle principali imprese – dati 2010-2013 -, citato nell’articolo;
- quelli (forniti dall’azienda) derivanti dagli obblighi dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA) – dati 2012-2014;
- quelli relativi ai controlli effettuati periodicamente da ARPAT – dati 2011-2014.
Da questa verifica risulta che l’arsenico è aumentato dal 2010 al 2012, per poi diminuire nel 2013 e nel 2014 a livelli inferiori al 2010.
Per gli altri inquinanti, in particolare vari metalli, si osservano andamenti differenziati.
Per quanto riguarda invece i cloruri, è utile precisare che il sale scaricato è il cloruro di calcio, derivante dal processo Solvay e non il cloruro di sodio, proveniente dalla Val di Cecina, come affermato negli articoli citati.
Nei controlli ARPAT sullo scarico a mare della Solvay, nel periodo in questione, è sempre stato rispettato il limite previsto per la concentrazione dell’arsenico sia nello scarico generale che nello scarico del piè di impianto della Sodiera. Per altri parametri, negli anni sono stati rilevati alcuni superamenti episodici.
Ai fini del raggiungimento a fine 2015 dell’obiettivo stabilito dall’Unione Europea per una classificazione di “Buono” per le acque marino-costiere, si osserva che l’area “Rosignano-Lillatro” – nel 2014 – ha raggiunto questa classificazione per quanto riguarda lo “stato ecologico”, mentre non è così per lo “stato chimico” – come per tutte le aree della costa toscana – a causa dei valori relativi al mercurio (Hg) ed al tributistagno (TBT).
L’Agenzia mette a disposizione di tutti – con la massima trasparenza – i dati rilevati dalle proprie attività di controllo o nella propria disponibilità in base a quanto previsto dalle norme o dalle autorizzazioni all’esercizio degli impianti. Nell’articolo di ARPATnews citato sono presenti una serie di collegamenti a documenti pubblicati sul sito Web dell’Agenzia riguardanti la Solvay.