Controllo ARPAT a seguito di uno sversamento nel Frigido
[13 Agosto 2013]
Ieri, 12 agosto dalle 19, operatori ARPAT in pronta disponibilità, coadiuvati dai Vigili Urbani del Comune di Massa e dalla Guardia Costiera, hanno effettuato un sopralluogo presso il depuratore di Massa Carrara “le Querce” e lungo il corso del Fiume Frigido, fino alla foce.
Gli operatori ARPAT, nel corso del sopralluogo, hanno prelevato campioni di acqua per verificare la causa della presenza sul corso d’acqua di ampie zone di vistosa colorazione e odore anomalo. Il sopralluogo, che si è protratto fino alle ore 23 ed è ripreso nella mattinata odierna, è stato finalizzato a identificare la natura del materiale particellare presente nel corso d’acqua.
Campioni ufficiali sono stati prelevati anche presso il depuratore (uno istantaneo, all’atto del sopralluogo, e uno medio composito di 24 ore), e le relative analisi chimiche e batteriologiche sono attualmente in corso presso i laboratori di Pisa e Livorno. Questa mattina, a maggiore cautela della popolazione, sono stati ripetuti anche tre campionamenti finalizzati a verificare la qualità delle acque di balneazione, nel tratto a nord e a sud della foce del Frigido. Le analisi dei campioni prelevati saranno avviate nella giornata di oggi.
Intanto, dai primi accertamenti svolti presso il Dipartimento di Massa sul materiale prelevato (campione del 12/08 e campione del 13/08/13), si può ragionevolmente escludere trattarsi di “fango attivo“ propriamente detto, inteso come l’ecosistema artificiale ricostituito per il funzionamento di un sistema di depurazione.
L’esame microscopico del materiale campionato ha invece messo in evidenza la presenza abbastanza cospicua di alghe unicellulari – diatomee – della specie Navicula e Pleurosigma, probabilmente “spazzolata” dalla superficie dei ciottoli dalle onde del mare di rientro nella foce del fiume, più che popolazione tipica del “fango attivo” (protozoi ciliati / flagellati, amebe, batteri filamentosi, metazoi – Rotiferi e Nematodi).
Trattasi dunque di una fioritura algale che si manifesta con una variazione del colore consueto dell’acqua, determinata dalla colorazione caratteristica di alghe microscopiche che, improvvisamente, si riproducono negli strati superficiali dell’acqua, fino a raggiungere decine di milioni di alghe per litro.
Le fioriture algali, pur rappresentando spesso un fenomeno stagionale dovuto a cause naturali, aumentano di intensità e frequenza a seguito dell’azione di fattori inquinanti, come i sali nutritivi immessi in eccesso nelle acque.
Tutte queste considerazioni attendono la conferma ufficiale che verrà solo tra un paio di giorni, a completamento delle analisi di laboratorio.