Enel: 60 anni di futuro e di energia
[5 Dicembre 2022]
Il 6 dicembre Enel compie 60 anni. Nata nel 1962 come ente pubblico con la missione di completare l’elettrificazione dell’Italia, Enel è oggi una multinazionale presente in 30 Paesi, leader nei mercati globali dell’energia e delle rinnovabili. 60 anni di storia legati a quella dell’Italia, a partire dal completamento dell’elettrificazione dei territori, garantendo a tutte le famiglie l’accesso all’energia e permettendo lo sviluppo industriale ed economico del Paese, fino alla scelta di mettere la sostenibilità al centro della strategia del Gruppo e di guidare la transizione energetica puntando su rinnovabili, di cui l’azienda è leader a livello mondiale, la digitalizzazione e l’elettrificazione.
Un traguardo che verrà festeggiato all’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone di Roma con un Concerto di Natale eseguito dalla JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, diretta eccezionalmente dal Maestro Sir Antonio Pappano, che sarà trasmesso in diretta su RaiPlay alle 20.30 del 6 dicembre, e con l’accensione dell’opera dell’artista Arthur Duff “Eyes with eyes – Riflessi Futuri”, un’installazione a cura di Valentina Ciarallo che omaggerà i 60 anni di Enel con luci, colori, parole ispirate all’energia. L’artista immagina inedite traiettorie luminose e proietta lo spettatore verso nuovi orizzonti. L’opera di Duff resterà visibile fino al 28 dicembre presso la Cavea dell’Auditorium. A celebrare i 60 anni di Enel è anche una campagna di comunicazione firmata Saatchi & Saatchi (Publicis Groupe), che connette simbolicamente le origini del brand con il suo futuro.
All’accensione dall’opera staranno presenti il Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, il Presidente Enel Michele Crisostomo e l’Amministratore Delegato di Enel Francesco Starace.
“Festeggiare 60 anni significa guardare alla nostra storia ma anche al nostro futuro”, commenta l’Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel Francesco Starace. “Da 60 anni diamo energia all’Italia, siamo nati per farlo e la nostra missione nel tempo non è cambiata. Portare energia nelle case e nelle imprese è stato sempre molto più che accendere una lampadina. Negli anni Sessanta significava portare progresso, favorire sviluppo e cambiamento anche sociale, oggi le innovazioni tecnologiche ci permettono di farlo in maniera sostenibile e di abilitare nuovo sviluppo per le comunità, creando nuove opportunità e contribuire all’indipendenza energetica dell’Italia grazie all’energia prodotta dalle rinnovabili”.
“Celebriamo un traguardo importante – commenta il Presidente di Enel, Michele Crisostomo – e vogliamo farlo insieme agli italiani, perché siamo convinti che le sorti di un Paese siano strettamente legate al modo in cui si produce e si consuma energia, affinché Enel continui a giocare un ruolo da protagonista per lo sviluppo e la crescita dell’Italia. Un impegno che ha radici profonde nel passato e che si proietta oggi verso il raggiungimento di obiettivi di sostenibilità e riduzione delle emissioni che fanno bene all’ambiente, all’economia e alle persone”.
Nel corso dell’evento, Enel Cuore consegnerà 30 borse di studio a giovani talenti che coltivano la passione per la musica con la JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Inoltre, in occasione delle celebrazioni per i 60 anni dell’azienda, la Fondazione Enel ha istituito 3 borse di studio per studenti di dottorato alla memoria di Franco Tatò da assegnare, in collaborazione con la Scuola Universitaria Superiore IUSS Pavia e con l’Università di Torino, a studenti del Dottorato Nazionale in Sviluppo Sostenibile e Cambiamento Climatico che la stessa Fondazione ha contribuito ad avviare quale Knowledge partner.
La musica, un linguaggio universale che unisce mondi e culture diverse, nuove generazioni, formazione, energia creativa e artistica, sinergia tra eccellenze: sono queste le linee guida dell’impegno di Enel al fianco dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia in qualità di Socio Fondatore sin dal 2003, ed è con questo spirito che Enel da diciannove anni condivide con Santa Cecilia nuovi progetti per promuovere l’educazione all’ascolto e la creatività delle generazioni più giovani.
IL CONCERTO
La JuniOrchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia è la prima orchestra di bambini e ragazzi creata nell’ambito delle Fondazioni lirico-sinfoniche italiane. In occasione del Concerto di Natale verrà diretta da Sir Antonio Pappano e da Simone Genuini. Dal 2005, anno in cui è entrato in carica come Direttore musicale dell’Orchestra e del Coro di Santa Cecilia, è la quarta occasione che vedrà il Maestro salire sul podio dell’Orchestra dei ragazzi. L’attenzione che Sir Tony ha sempre rivolto al mondo dei giovani è stata costante e attenta, come dimostrano anche le sue numerose collaborazioni con importanti compagini giovanili come la Gustav Mahler Jugendorchester, la National Youth Orchestra of the United States e l’Orchestra del Conservatorio Nicola Sala di Benevento – oltre ai numerosi giovani musicisti e cantanti con i quali ha fatto musica e che ha contribuito a lanciare nel corso della sua carriera. Pappano dirigerà il primo e l’ultimo brano in programma: apriranno la serata le celebri Danze polovesiane del compositore e chimico russo Alexander Borodin, tratte dall’opera Il principe Igor, immagini musicali intrise di sentimento nazionale e caratterizzate da un marcato colorito orientale, quindi il testimone passerà a Simone Genuini direttore, fin dalla sua fondazione, della JuniOrchestra, alla guida della quale ha diretto più di trecento concerti, per due danze tratte dalla Suite di sei danze BB 86 di Béla Bartók, la n. 2 Allegro Molto e la n. 3 Allegro Vivace. Lo stesso Bartók spiegò le intenzioni da cui la Suite era nata nel 1923: “Essa è formata da sei brevi pezzi in forma di danza […]. Tutto il materiale tematico della composizione è ad imitazione della musica contadina; questo infatti era lo scopo della Suite: realizzare una specie di musica popolare ideale in modo che ogni parte rappresentasse caratteri musicali ben definiti. Mi sono servito di melodie di diversa provenienza: ungherese, valacca, slovacca, persino araba, talvolta mescolandole”.
Quindi sarà la volta della suite di West Side Story, il celebre Musical che riecheggia la vicenda shakespeariana di Romeo e Giulietta, ambientata però nel mondo delle bande newyorkesi degli anni ’50 e che racconta lo sbocciare dell’amore fra Maria e Tony. West Side Story, con le musiche di Leonard Bernstein, debuttò a Broadway il 26 settembre del 1957, superando ben presto le settecento repliche. La Suite eseguita questa sera (arrangiata da Jack Mason) comprende alcune delle musiche più celebri come I Feel Pretty, Maria, Something’s Coming, Tonight e America.
L’ultimo brano, tra i più celebri di tutta la letteratura musicale, è di nuovo affidato a Sir Tony, che dirigerà il Bolero di Maurice Ravel. Il bolero è una danza spagnola in tempo ternario, di andamento moderato, con due melodie principali, ciascuna delle quali ripetuta. Nel Bolero di Ravel, invece, è presente un tema unico che viene intonato e ripetuto in una veste timbrica sempre diversa, su un ritmo ostinato del tamburo, per ben 18 volte, ciascuna delle quali affidata a uno strumento diverso e a un livello dinamico crescente fino ad arrivare all’apoteosi finale. Si racconta che al termine della prima esecuzione, avvenuta a Parigi il 22 novembre del 1928, una signora abbia dato del matto al compositore, il quale replicò “Signora, lei ha capito l’opera”.
JuniOrchestra
La “JuniOrchestra” dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, Praemium Imperiale 2013 e Premio Guido d’Arezzo 2017, è la prima orchestra di ragazzi creata nell’ambito delle fondazioni lirico-sinfoniche italiane. Nata nel 2006, è attualmente composta da circa 400 strumentisti, suddivisi in cinque gruppi a seconda della fascia d’età. I ragazzi vengono avvicinati al repertorio sinfonico ed eseguono musiche che spaziano da Rossini, a Mozart, Vivaldi, Čajkovski, Bartók, Puccini, Beethoven e molti altri, nella loro versione originale. Oltre a ciò i giovani musicisti si cimentano nel repertorio cameristico, seguiti da insegnanti di grande esperienza fra cui spiccano i Professori dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.
L’esperienza d’orchestra rappresenta una grande occasione per imparare a suonare con gli altri, ad ascoltare e ad ascoltarsi, condividendo il meraviglioso mondo della musica. La JuniOrchestra è stata diretta negli anni da numerose personalità del mondo musicale come Sir Antonio Pappano, Giovanni Sollima, Nicola Piovani, Mario Brunello, Salvatore Accardo e Fabio Biondi. Insignita di prestigiosi Premi, la JuniOrchestra è impegnata in produzioni della Stagione “Tutti a Santa Cecilia”, tiene il tradizionale concerto di Natale alla Camera dei Deputati, ha suonato alla presenza del Presidente della Repubblica, ma soprattutto suona in concerti a scopo sociale. Nel novembre 2016 ha partecipato alla trasmissione televisiva di RAIUNO “L’importante è avere un piano” condotta da Stefano Bollani, suonando con il duo Igudesman&Joo. L’8 settembre 2017 la JuniOrchestra è stata ospite al Celebrity Fight Night al Colosseo che ha visto la partecipazione di artisti di fama internazionale tra i quali Andrea Bocelli. Il 20 Novembre 2021 La JuniOrchestra si è esibita in diretta streaming per il padiglione Italia nell’ambito dell’Expo 2020 di Dubai.
La JuniOrchestra partecipa a varie iniziative a scopo sociale e benefico tra le quali spicca l’annuale concerto per il Policlinico Umberto I di Roma al quale nell’edizione 2019 ha assistito anche il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Il Direttore della JuniOrchestra è Simone Genuini.
Antonio Pappano
Sir Antonio Pappano è Direttore Musicale dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia dal 2005; dal 2002 è Music Director del Covent Garden di Londra. In passato ha ricoperto altri incarichi di prestigio: nel 1990 viene nominato Direttore Musicale della Norske Opera di Oslo e dal 1991 al 2002 ricopre lo stesso ruolo al Théâtre Royal de la Monnaie di Bruxelles. Nato a Londra nel 1959 da genitori italiani, ha studiato pianoforte, composizione e direzione d’orchestra negli Stati Uniti. Fra le tappe più prestigiose della sua carriera sono da ricordare i debutti alla Staatsoper di Vienna nel 1993, al Metropolitan di New York nel 1997 (dove è tornato nel 2021 per dirigere I maestri cantori di Norimberga di Wagner) e al Festival di Bayreuth nel 1999.
Antonio Pappano ha diretto molte tra le maggiori orchestre del mondo, tra cui New York Philharmonic, Wiener Philharmoniker, Berliner Philharmoniker, Orchestra del Concertgebouw di Amsterdam, Staatskapelle Dresden, Symphonieorchester des Bayerischen Rundfunks, London Symphony Orchestra. Nell’aprile 2014 ha debuttato alla Scala di Milano con Les Troyens di Berlioz, produzione premiata con il Premio Abbiati della Critica Musicale Italiana come “migliore spettacolo”. Nel 2005 è stato nominato “Direttore dell’anno” dalla Royal Philharmonic Society e ha vinto il Premio Abbiati per l’esecuzione dei Requiem di Brahms, Britten e Verdi realizzati con i Complessi Artistici dell’Accademia di Santa Cecilia.
Sir Antonio Pappano registra in esclusiva per Warner Classics e con l’Orchestra e il Coro di Santa Cecilia ha inciso diversi cd. Fra le incisioni più recenti segnaliamo l’Aida di Verdi (incisione pluripremiata), il Primo Concerto per pianoforte di Čajkovskij e il Secondo di Prokof’ev con Beatrice Rana alla tastiera, The Puccini Album con Jonas Kaufmann, il cd Anna Netrebko. Verismo (DGG), la Terza Sinfonia e Il Carnevale degli animali di Saint-Saëns, con Martha Argerich al pianoforte, un cofanetto con le Tre Sinfonie di Bernstein (International Classical Music Award 2019). Nel 2019 ha ricevuto per la terza volta il Premio Abbiati come miglior direttore per l’esecuzione di West Side Story a Santa Cecilia. Nel 2020 Pappano ha inciso con il Coro e l’Orchestra ceciliani l’Otello di Verdi, con Jonas Kaufmann nel ruolo del titolo, e nel 2021 Ein Heldenleben e la Burleske Richard Strauss. Di recente pubblicazione (ottobre 2022), la Messa di Gloria di Rossini (Warner Classics), Cinema con Alexandre Tharaud (Erato) e Insieme–Opera Duets (Sony Classical) con Jonas Kaufmann e Ludovic Tézier.
Dal 2023 Antonio Pappano sarà Direttore principale della London Symphony Orchestra, e ricoprirà la carica di Direttore Emerito dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia.
Simone Genuini
Simone Genuini è Direttore, dalla sua fondazione, della JuniOrchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, alla guida della quale ha diretto più di trecento concerti e ha vinto, nel 2013, il Praemium Imperiale delle Arti, per la sezione giovani. Con la JuniOrchestra si è esibito, tra l’altro, per il Ravello Festival, per la Stagione dell’Orchestra da Camera di Mantova, per il Festival Pontino, per la Fondazione Pergolesi-Spontini, più volte presso la Camera dei Deputati, per la RAI, collaborando con
numerosi solisti. È stato direttore ospite dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Bucarest, I Solisti del Teatro dell’Opera di Roma, Orchestra della Toscana, Orchestra Sinfonica Abruzzese, e molte altre. Elemento centrale del suo percorso professionale è la costante ricerca sulle metodologie della Direzione di orchestre giovanili e didattiche; tiene regolarmente corsi di formazione per docenti sulla pratica orchestrale per i giovani.
Ha conseguito i Diplomi di Pianoforte, Direzione d’orchestra, Composizione, Strumentazione per Banda, Musica corale e Direzione di Coro. Da anni si occupa di ricerca musicale con particolare attenzione degli aspetti pedagogici, metodologici e tecnici dell’apprendimento della musica nei bambini e negli adolescenti attraverso la musica d’insieme. Nel 2021 ha pubblicato per Accademia
Nazionale di Santa Cecilia in coedizione con CURCI editore il manuale Giochi d’orchestra.
Ha insegnato nei conservatori di Verona, L’Aquila, Foggia e Potenza. Attualmente è docente di Esercitazioni orchestrali e Direzione d’orchestra al Conservatorio “Gaetano Braga” di Teramo.