Enel, strategia 2023-2025: riposizionare business e geografie, focus sull’elettrificazione sostenibile, assicurare crescita e solidità finanziaria, creare valore per tutti gli stakeholder
[22 Novembre 2022]
Nel periodo di Piano 2023-2025, il Gruppo prevede di:
Focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile, sempre più necessaria nei sistemi energetici globali, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete
Conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro in termini di contributo positivo alla riduzione dell’indebitamento netto di Gruppo. Si prevede che la maggior parte di questo piano sia completata entro la fine del 2023, conseguendo una struttura societaria più agile, focalizzata nei sei Paesi “core” Specificamente: Italia, Spagna, Stati Uniti, Brasile, Cile e Colombia.
Assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando un tasso di crescita annuale composto (“CAGR”) dell’Utile netto ordinario del 10-13% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023, oltre a mantenere un dividendo per azione (“DPS”) pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile
A tal fine, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire complessivamente circa 37 miliardi di euro, di cui il 60% a sostegno della strategia commerciale integrata del Gruppo (generazione, clienti e servizi), e il 40% a favore delle reti, per sostenere il loro ruolo di abilitatori della transizione energetica
Il Piano si focalizzerà su quattro azioni strategiche:
bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento
decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza
rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione
razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche
Nel 2025 si prevede che:
l’EBITDA ordinario di Gruppo raggiunga i 22,2-22,8 miliardi di euro, rispetto ai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022
l’Utile netto ordinario di Gruppo raggiunga i 7,0-7,2 miliardi di euro, rispetto ai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022
Obiettivi finanziari | ||||
Crescita dell’utile | 2022E | 2023 | 2024 | 2025 |
EBITDA ordinario (€mld) | 19,0-19,6 | 20,4-21,0 | 21,4-22,0 | 22,2-22,8 |
Utile netto ordinario (€mld) | 5,0-5,3 | 6,1-6,3 | 6,7-6,9 | 7,0-7,2 |
Creazione di valore | ||||
DPS (€/azione) | 0,40 | 0,43 | 0,43* | 0,43* |
DPS minimo
Francesco Starace, Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel ha commentato: “Nei prossimi tre anni ci concentreremo su modelli di business integrati, know-how digitale nonché business e aree geografiche che possano aggiungere valore nonostante le complessità dell’attuale scenario, attraverso una struttura più snella e indicatori finanziari più solidi. Ciò aumenterà la nostra resilienza di fronte a potenziali future persistenti turbolenze, oltre a posizionare la nostra creazione di valore in un percorso di ulteriore crescita, a vantaggio di tutti gli stakeholder e accelerando l’indipendenza energetica nei Paesi “core”. La sostenibilità, pienamente integrata nelle nostre decisioni, continua a collocarsi alla base della nostra strategia, facendo anche leva sull’accelerazione dell’elettrificazione in tutte le economie. Questi risultati potranno essere raggiunti grazie alla grande competenza e motivazione dei colleghi del Gruppo Enel e all’assetto organizzativo basato sulle piattaforme digitali che abbiamo adottato.”
Roma, 22 novembre 2022 – Il Gruppo Enel (di seguito il “Gruppo”) presenta oggi il proprio Piano Strategico 2023-2025 ai mercati finanziari e ai media.
IL GRUPPO NEL CONTESTO ENERGETICO
Gli ultimi tre anni hanno risentito dell’effetto congiunto della pandemia da COVID-19, dei conflitti geopolitici e di eventi meteorologici estremi legati al cambiamento climatico. Questo scenario ha aumentato la necessità di un’accelerazione nella transizione energetica e nella digitalizzazione, insieme alla riorganizzazione e al riequilibrio delle catene di approvvigionamento globali.
L’attuale contesto evidenzia la necessità di conseguire alcuni obiettivi:
accessibilità economica, in relazione alla fornitura di energia a prezzi ragionevoli e stabili nel lungo termine;
sicurezza, con riguardo alla fornitura di energia con una limitata esposizione a tensioni geopolitiche;
sostenibilità, relativamente ad un approvvigionamento energetico senza impatto sul clima e sugli ecosistemi.
In questo contesto, dall’inizio del decennio il Gruppo ha concentrato sempre di più la propria strategia sull’elettrificazione sostenibile.
IL PIANO STRATEGICO 2023-2025
Nell’arco di Piano, il Gruppo prevede di:
focalizzarsi su una filiera industriale integrata verso un’elettrificazione sostenibile, sempre più necessaria nei sistemi energetici globali, soddisfacendo circa il 90% delle vendite a prezzo fisso con elettricità carbon-free nel 2025, portando la generazione da fonti rinnovabili a circa il 75% del totale, nonché digitalizzando circa l’80% dei clienti di rete;
conseguire un riposizionamento strategico dei business e delle aree geografiche con un piano di dismissioni di circa 21 miliardi di euro in termini di contributo positivo alla riduzione dell’indebitamento netto di Gruppo. Si prevede che la maggior parte di questo piano sia completata entro la fine del 2023, conseguendo una struttura societaria più agile, focalizzata nei sei Paesi “core”;
assicurare la crescita e la solidità finanziaria coniugando un tasso di crescita annuale composto (“CAGR”) dell’Utile netto ordinario del 10-13% con un rapporto FFO/Net Debt del 28% previsto a partire dal 2023, oltre a mantenere un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.
A tal fine, tra il 2023 e il 2025 il Gruppo prevede di investire un totale di circa 37 miliardi di euro per implementare le seguenti azioni strategiche:
Bilanciamento della domanda dei clienti e dell’offerta per ottimizzare il profilo di rischio/rendimento
Entro il 2025, nei sei Paesi “core” il Gruppo prevede di vendere circa l’80% dei volumi di elettricità con contratti a prezzo fisso, un aumento di circa 15 TWh (+7%) rispetto alle stime per il 2022. Il Gruppo prevede di soddisfare il 100% delle vendite a prezzo fisso con la propria produzione e con Power Purchase Agreements (“PPA”) di lungo periodo, prevedendo che il 90% circa sia coperto da fonti carbon-free, per assicurare ulteriormente l’evoluzione dei margini del Gruppo.
Questo permetterà al Gruppo di attuare una strategia commerciale di lungo termine, stabile e visibile, riducendo quindi i rischi a breve termine associati alla volatilità esterna e promuovendo la transizione dei clienti del Gruppo dall’energia proveniente da fonti fossili all’elettricità sostenibile.
A tal fine, il Gruppo, grazie alla consolidata relazione contrattuale con la propria base clienti, prevede di accelerare nei prossimi tre anni la diffusione di servizi a valore aggiunto e di un’infrastruttura di ultima generazione, nello specifico:
punti ricarica per veicoli elettrici (da circa 0,5 milioni stimati nel 2022 a 1,4 milioni circa nel 2025);
sistemi di accumulo behind-the-meter (da circa 99 MW stimati nel 2022 a 352 MW circa nel 2025);
demand response (da circa 8,4 GW stimati nel 2022 a 12,4 GW circa nel 2025).
Decarbonizzazione per assicurare competitività, sostenibilità e sicurezza
Entro il 2025, il Gruppo prevede di aggiungere circa 21 GW di capacità rinnovabile installata (di cui circa 19 GW nei Paesi “core”), ben posizionandosi verso il raggiungimento dei propri obiettivi di decarbonizzazione, in linea con l’Accordo di Parigi.
Il Gruppo prevede di sviluppare questa capacità rinnovabile grazie a una market-leading pipeline, pari a circa 425 GW.
Prosegue l’implementazione da parte del Gruppo del proprio modello di business di “Stewardship”, con l’obiettivo di cogliere ulteriori potenziali opportunità in Paesi “non-core” per massimizzare la creazione di valore a livello globale.
La strategia di decarbonizzazione consente al Gruppo di confermare ancora una volta il suo impegno verso il raggiungimento di zero emissioni al 2040, con obiettivi fissati per tutti gli Scope in linea con lo scenario di 1,5°C e in corso di validazione da parte della Science Based Targets initiative.
Rafforzamento, sviluppo e digitalizzazione delle reti per abilitare la transizione
La strategia del Gruppo per le reti riguarda cinque dei sei Paesi “core”, nello specifico Italia, Spagna, Brasile, Cile e Colombia, dove il Gruppo ha una posizione integrata e dove la sua esperienza unica nell’evoluzione digitale può essere utilizzata al meglio, principalmente nelle grandi aree metropolitane.
Si prevede che l’intensità degli investimenti del Gruppo per cliente nel settore delle reti aumenti di circa il 30% in media nel periodo 2023-2025 rispetto alla stima per il periodo 2020-2022. I driver di questa crescita sono:
la necessità di migliorare qualità e resilienza per gestire al meglio l’incremento di carico, affrontando al contempo le sfide poste dagli eventi legati al cambiamento climatico;
la digitalizzazione degli asset del Gruppo in corso, al fine di migliorare l’efficienza e ridurre le interruzioni di rete, raggiungendo un System Average Interruption Duration Index (SAIDI) di circa 150 minuti nel 2025 (-35% rispetto alle stime per il 2022);
l’incremento dei clienti di rete digitalizzati, che si prevede raggiungano l’80% circa nel 2025 (+20 punti percentuali rispetto alle stime per il 2022);
l’aumento delle connessioni per affrontare il futuro incremento delle risorse energetiche distribuite e l’espansione delle reti urbane.
Razionalizzazione del portafoglio di business e delle aree geografiche
Nel 2022, l’attuazione della strategia di semplificazione del Gruppo ha registrato una netta accelerazione. Le cessioni di Enel Russia e dell’impianto CCGT di Fortaleza in Brasile sono state perfezionate e per fine anno il Gruppo prevede di completare la cessione degli asset di trasmissione in Cile, delle reti di distribuzione di Goiás e l’operazione relativa a Gridspertise. Inoltre, entro la fine del 2022 il Gruppo prevede di cristallizzare il valore del suo portafoglio gas in Cile.
A seguito di questa accelerazione, nel periodo 2023-2025 il Gruppo prevede un’ulteriore razionalizzazione della propria struttura, uscendo da alcuni business e aree geografiche non più allineate alla propria strategia. Il Gruppo prevede inoltre di continuare a implementare il proprio modello di Stewardship nei Paesi “non-core”. Al contempo, in linea con l’obiettivo di uscire dalle attività carbon-intensive, il Gruppo prevede di fare leva sull’attuale contesto di mercato per avviare l’uscita dalle attività nel settore del gas. Questo programma complessivo di dismissioni è parte integrante del piano per ridefinire la struttura del Gruppo, massimizzando il valore per gli azionisti.
Si prevede che il 2023 sarà l’anno chiave per la strategia di razionalizzazione a lungo termine del Gruppo. Nello specifico:
è previsto che le attività in Europa si concentrino in Italia e Spagna con la cessione degli asset in Romania;
in America Latina, il Gruppo prevede di uscire da Perù e Argentina;
si prevede che alcune aree geografiche, come Australia e Grecia, siano inserite nel perimetro del modello di Stewardship;
è prevista la cristallizzazione del valore del portafoglio gas in Spagna;
si prevede che gli asset in Ceará siano ceduti al fine di focalizzarsi maggiormente sulle reti di distribuzione nei grandi agglomerati urbani (Rio e San Paolo);
sarà inoltre cristallizzato il valore di altri asset minori nelle rinnovabili non legati a consistenti basi clienti a valle.
Nel 2024, il Gruppo inoltre prevede di cristallizzare il valore dei suoi asset negli Stati Uniti e di Enel X Way.
Si prevede che il piano sopra descritto porti a una struttura ottimizzata, con i seguenti effetti sui risultati economici e finanziari di Gruppo:
un contributo positivo alla riduzione dell’indebitamento netto di Gruppo per circa 21 miliardi di euro, che raggiungerà un livello massimo nel 2023, quando si prevede che supererà i 12 miliardi di euro;
un impatto sull’EBITDA ordinario di Gruppo a regime di circa 2,8 miliardi di euro e sull’Utile netto ordinario di Gruppo di circa 900 milioni di euro nel 2024.
Entro la fine del periodo di Piano, il Gruppo prevede di conseguire una struttura più agile, focalizzandosi sui Paesi “core”, con una prevista riduzione dell’incidenza delle minoranze azionarie e un significativo miglioramento delle metriche di credito. Entro il 2025, il Gruppo prevede di gestire un totale di circa 75 GW di capacità rinnovabile (inclusi 4 GW di BESS – Battery Energy Storage Systems), pari a circa il 75% della produzione totale, portando la quota di generazione senza emissioni all’83% circa.
REDDITIVITÀ SOSTENIBILE
Il Gruppo continuerà a perseguire i principi di sostenibilità nelle proprie decisioni di investimento, creando valore condiviso per tutti i suoi stakeholder.
Circa il 94% degli investimenti totali del Gruppo nel 2023-2025 è in linea con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite (“SDG”), perseguendo direttamente gli SDG 7 (“Energia pulita e accessibile”), 9 (“Imprese, innovazione e infrastrutture”) e 11 (“Città e comunità sostenibili”), tutti funzionali all’SDG 13 (“Lotta contro il cambiamento climatico”). Inoltre, si prevede che oltre l’80% degli investimenti del Gruppo sia in linea con i criteri della Tassonomia dell’UE, in virtù del loro sostanziale contributo alla mitigazione del cambiamento climatico.
Si prevede che la strategia commerciale del Gruppo consenta ai clienti di beneficiare di una riduzione di circa il 20% della spesa energetica residenziale complessiva, insieme a un miglioramento della qualità del servizio.
Si prevede che gli investimenti del Gruppo contribuiscano ad un incremento cumulato del Prodotto interno lordo nei Paesi in cui opera per circa 70 miliardi di euro.
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GLI INVESTIMENTI NELLA STRATEGIA INTEGRATA DEL GRUPPO
Gli investimenti del Gruppo nel 2023-2025, pari a circa 37 miliardi di euro, sono principalmente concentrati nei sei Paesi “core”.
Si prevede che circa il 60% degli investimenti del Gruppo, di cui circa il 50% in generazione e circa il 10% in clienti e servizi energetici avanzati, sostenga la strategia commerciale integrata del Gruppo. Si prevede che le reti rappresentino circa il 40% degli investimenti nell’arco del Piano Strategico.
Generazione di energia e mercati retail
Nel 2023-2025, il Gruppo prevede di investire circa 22 miliardi di euro nella strategia commerciale integrata.
A livello Paese, si prevede che quasi il 90% di questi investimenti sia allocato in Italia, Spagna e Stati Uniti, dove il Gruppo può trarre vantaggio dalle politiche di sostegno all’elettrificazione sostenibile, tenendo anche conto del quadro regolatorio favorevole in questi Paesi.
In particolare, il Gruppo prevede di accelerare lo sviluppo delle rinnovabili:
in Italia e Spagna, per consentire contratti a prezzo fisso di maggiore durata, sostituendo gli asset termoelettrici del Gruppo con tecnologie sostenibili non influenzate dalla volatilità delle commodity;
negli Stati Uniti e in America Latina, per trarre beneficio dai PPA a lungo termine, che offrono elevata visibilità sui rendimenti.
Si stima che l’EBITDA da generazione elettrica e mercati retail raggiunga circa 15 miliardi di euro nel 2025, con un CAGR di circa il 13% nel periodo 2022-2025 Al netto di variazioni di perimetro per un totale di circa 0,7 miliardi di euro nel 2022.
Reti
Nel 2023-2025 il Gruppo prevede di investire circa 15 miliardi di euro nelle reti, principalmente in Europa (oltre l’80% degli investimenti) alla luce della riequilibrata presenza geografica del Gruppo, di contesti regolatori favorevoli e al fine di promuovere il ruolo delle reti come abilitatori della transizione energetica.
Si prevede che l’allocazione di capitale del Gruppo determini un aumento dell’EBITDA delle reti fino a 7,3 miliardi di euro nel 2025, da circa 7,0 miliardi di euro stimati nel 2022 Al netto di variazioni di perimetro e contributo Stewardship per un totale di circa 1,4 miliardi di euro nel 2022.
Il modello di business di Stewardship
È prevista la mobilitazione di investimenti da parte del Gruppo e di terze parti per un totale di circa 15 miliardi di euro nell’ambito del modello di business di Stewardship, di cui:
circa 1,3 miliardi di euro in investimenti diretti del Gruppo in asset che si prevede saranno conferiti in joint venture;
circa 1,1 miliardi di euro in apporti di capitale da parte del Gruppo in joint venture;
il resto, in investimenti di terze parti.
Tali risorse sono funzionali ad aggiungere nuova generazione da fonti rinnovabili, nuove infrastrutture e servizi per accelerare il percorso dei clienti del Gruppo verso l’elettrificazione.
Nei prossimi tre anni, si prevede che questo modello generi circa 1,5 miliardi di euro in termini di EBITDA cumulato, con un valore atteso della partecipazione di Gruppo pari a 2,5-3,0 miliardi di euro nel 2025.
GESTIONE FINANZIARIA
Si prevede che le azioni delineate dal Piano Strategico abbiano un impatto positivo immediatamente visibile sull’indebitamento netto di Gruppo, di cui si stima una significativa riduzione in un range di 51-52 miliardi di euro entro la fine del 2023, da 58-62 miliardi di euro stimati nel 2022. Di conseguenza, si prevede che il rapporto indebitamento netto/EBITDA diminuisca dal valore di 3,0-3,3 volte stimato nel 2022 a 2,4-2,5 volte nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano. Analogamente, si prevede che il rapporto FFO/Net Debt aumenti di 11 punti percentuali, dal 17% stimato nel 2022 al 28% previsto nel 2023, per poi rimanere stabile nel restante periodo di Piano.
Per effetto di tale strategia finanziaria, si prevede che il costo del debito rimanga sostanzialmente stabile nonostante il recente incremento dei tassi di interesse, restando pressoché invariato a circa 3,4-3,5%.
La finanza sostenibile resterà al centro della strategia finanziaria del Gruppo. Si prevede che la quota delle fonti di finanziamento sostenibile rispetto all’indebitamento lordo totale aumenti al 70% circa nel 2025 rispetto al 60% circa stimato nel 2022.
OBIETTIVI FINANZIARI
Si prevede che l’EBITDA ordinario di Gruppo cresca sino ad un valore compreso tra 22,2 miliardi di euro e 22,8 miliardi di euro nel 2025 dai 19,0-19,6 miliardi di euro stimati nel 2022, con un CAGR del 4-6%. Si prevede che l’Utile netto ordinario di Gruppo aumenti a 7,0-7,2 miliardi di euro nel 2025, dai 5,0-5,3 miliardi di euro stimati nel 2022, con un CAGR del 10-13%.
Il Gruppo conferma una politica dei dividendi semplice e prevedibile, con un DPS pari a 0,43 euro nel periodo 2023-2025, in aumento rispetto a 0,40 euro nel 2022; il DPS nel 2024 e 2025 è da considerarsi come un minimo sostenibile.
PRINCIPALI INDICATORI DI PERFORMANCE
Nel presente comunicato vengono utilizzati alcuni “indicatori alternativi di performance” non previsti dai principi contabili internazionali così come adottati dall’Unione Europea – IFRS-EU, ma che il management ritiene utili per una migliore valutazione e monitoraggio dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo. In merito a tali indicatori, il 29 aprile 2021 la Consob ha emesso il Richiamo di Attenzione n. 5/21 che rende applicabili gli Orientamenti emanati il 4 marzo 2021 dall’European Securities and Markets Authority (ESMA) in materia di obblighi di informativa ai sensi del Regolamento UE 2017/1129 (c.d. “Regolamento sul Prospetto”) che trovano applicazione dal 5 maggio 2021.
Gli Orientamenti aggiornano le precedenti Raccomandazioni CESR (ESMA/2013/319, nella versione rivisitata del 20 marzo 2013) ad esclusione di quelle riguardanti gli emittenti che svolgono attività speciali di cui all’Allegato n. 29 del Regolamento Delegato (UE) 2019/980, le quali non sono state convertite in Orientamenti e rimangono tuttora applicabili.
Tali Orientamenti sono volti a promuovere l’utilità e la trasparenza degli indicatori alternativi di performance inclusi nelle informazioni regolamentate o nei prospetti rientranti nell’ambito d’applicazione della Direttiva 2003/71/CE, al fine di migliorarne la comparabilità, l’affidabilità e la comprensibilità.
Si riportano di seguito il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:
L’EBITDA (margine operativo lordo) rappresenta un indicatore della performance operativa ed è calcolato sommando al “Risultato operativo” gli “Ammortamenti e impairment”;
L’EBITDA ordinario è definito come il “Margine operativo lordo” riconducibile alla sola gestione caratteristica, collegata ai modelli di business di Ownership e Stewardship. Esclude gli oneri associati a piani di ristrutturazione aziendale;
L’utile netto ordinario del Gruppo è definito come il “Risultato netto del Gruppo” riconducibile alla sola gestione caratteristica collegata ai modelli di business di Ownership e Stewardship.
È pari al “Risultato netto del Gruppo” rettificato principalmente delle partite precedentemente commentate nell’“EBITDA ordinario” al netto degli eventuali effetti fiscali e delle interessenze di terzi;
L’indebitamento finanziario netto rappresenta un indicatore della struttura finanziaria ed è determinato:
dai “Finanziamenti a lungo termine”, dai “Finanziamenti a breve termine” e dalle “Quote correnti dei finanziamenti a lungo termine”, tenendo conto dei “Debiti finanziari non correnti” inclusi nelle “Altre passività non correnti” e dei “Debiti finanziari correnti” inclusi nelle “Altre passività correnti”;
al netto delle “Disponibilità liquide e mezzi equivalenti”;
al netto della “Quota corrente dei crediti finanziari a lungo termine”, dei “Titoli correnti” e degli “Altri crediti finanziari” inclusi nelle “Altre attività finanziarie correnti”;
al netto dei “Titoli non correnti” e dei “Crediti finanziari non correnti” inclusi nelle “Altre attività finanziarie non correnti”.
Più in generale, l’indebitamento finanziario netto del Gruppo Enel è determinato conformemente a quanto previsto dall’Orientamento n° 39, emanato il 4 marzo 2021 dall’ESMA, applicabile dal 5 maggio 2021, e in linea con il sopra citato Richiamo di Attenzione n. 5/21 emesso dalla CONSOB il 29 aprile 2021.