I catalizzatori contenuti nei fusti dell’Eurocargo Venezia recuperati in mare saranno inviati al riutilizzo presso un impianto in Germania
[13 Dicembre 2013]
Partiranno il 17 dicembre dallo stabilimento Waste Recycling di Via Malpasso in Castelfranco di Sotto, per essere recuperati, in Germania, i fusti e i sacchi contenenti catalizzatori esausti nichel-molibdeno utilizzati per la desolforazione del petrolio ripescati, nell’estate 2012, sul fondale al largo dell’Isola di Gorgona a seguito della perdita del carico motonave Eurocargo Venezia della Società Atlantica di Navigazione avvenuta il 17/12/2011.
La data prevista per la partenza è il 17 dicembre per essere trattati in Germania. I fusti e i sacchi dispersi dalla Motonave Eurocargo Venezia, recuperati nell’estate 2012 a largo dell’Isola di Gorgona , erano stati raccolti in 17 cassoni appositamente progettati e consegnati dalla Società Atlantica di Navigazione in deposito presso la Labromare di Livorno, in attesa di successive operazioni di recupero/smaltimento.
Il Tavolo tecnico, istituito dal Ministero dell’Ambiente e presieduto dalla Capitaneria di Porto di Livorno, in una delle sue riunioni tenutasi il 26 giugno scorso, a cui avevano partecipato tutti gli Enti coinvolti1 oltre ad Atlantica di Navigazione e Labromare, aveva indicato per i catalizzatori recuperati, classificati come rifiuti, una gestione che privilegiasse il recupero, invece dello smaltimento.
Successivamente, su incarico della Società Atlantica di Navigazione, Labromare ha presentato alla Provincia di Livorno e al Dipartimento ARPAT di Livorno, un Piano operativo di smaltimento dei catalizzatori esausti che prevedeva come primo step l’invio alla Waste Recycling di Castelfranco di Sotto (PI), Società specializzata per operazioni di smaltimento rifiuti e bonifica. Quest’ultima ha, quindi, provveduto ad aprire i cassoni e svuotarli dall’acqua di mare presente all’interno, poi inviata a depurazione, e ad estrarre i fusti dai cassoni e a campionarne il contenuto per verificare lo stato di conservazione del catalizzatore Nichel (Ni) – Molibdeno (Mo), verifica da cui è emersa la possibilità di un suo nuovo riutilizzo. Il Dipartimento ARPAT di Pisa, a fine agosto, ha effettuato un sopralluogo presso la Waste Recycling, acquisendo i relativi formulari, non evidenziando irregolarità nelle operazioni in corso.
Il Piano operativo di smaltimento dei rifiuti inviato agli Enti, prevede una successiva fase con l’invio del catalizzatore prima alla Società Indaver Italia di Origgio (VA) con la causale R13 (messa in riserva prima del trattamento di recupero), previsto per il 17 dicembre, e poi il trasferimento presso l’impianto della Società Nickelhutte ad Aue in Sassonia, Germania , non per lo smaltimento, quindi, ma per il recupero (R4, riciclo/recupero dei metalli o dei composti metallici) come auspicato dal Tavolo tecnico.
Di queste successiva fase sarà data evidenza alle Autorità competenti.