Il Consorzio Nazionale Recupero Vetro presenta i risultati 2012: la crisi frena l’immesso al consumo degli imballaggi, resta invece stabile la quantità avviata a riciclo
[7 Giugno 2013]
Il riciclo del vetro nel 2012 ha registrato risultati in crescita, nonostante la crisi abbia frenato l’immesso al consumo, questo quanto emerge dai dati presentati da CoReVe (Consorzio Recupero Vetro).
A fronte di una raccolta differenziata nazionale dei rifiuti di imballaggio in vetro che si è attestata a 1.673.000 tonnellate, a livelli quasi costanti rispetto allo scorso anno, sono state riciclate 1.568.405 tonnellate di vetro e il tasso di riciclo ha raggiunto quindi il 70,9% dell’immesso al consumo nazionale.
“Il raggiungimento del 70,9% di tasso di riciclo del vetro – ha dichiarato Franco Grisan, Presidente di CoReVe – è un buon risultato. Se ci confrontiamo a livello europeo, siamo più avanti di Francia e Spagna e stiamo inseguendo Germania e Svizzera. Nel nostro paese la capacità di riciclare il vetro da parte delle vetrerie è molto elevata, a patto che il rottame grezzo che si riceve dai Comuni abbia un basso tasso di inquinamento da altri materiali. Altro tema molto importante è lo sviluppo della raccolta per colore, che sarebbe da introdurre così come è fatta nei paesi dell’Europa Centrale. Nei prossimi anni grandissima soddisfazione verrà dal Sud, che è in forte accelerazione ed ha un tasso di raccolta di circa 16 kg per abitante contro i circa 39 kg del Nord, senza dimenticare il Centro che, con circa 23 kg per abitante, ha ampi spazi di miglioramento.”
Analizzando i risultati 2012 è importante evidenziare (come da tabella sotto riportata) che alcune regioni hanno fatto grandi balzi in avanti, altre hanno subito un leggero calo rispetto all’anno precedente. La migliore regione è stata la Valle d’Aosta che ha raccolto 50,2 kg di vetro per abitante contro i 28 kg della media nazionale. Quella che si è più impegnata ad avanzare è stata la Basilicata che è riuscita ad ottenere uno straordinario aumento di +49%. Altre regioni la cui raccolta è aumentata sono Calabria, Abruzzo e Friuli con un miglioramento superiore al 30%; un significativo incremento lo hanno avuto anche Puglia, Umbria e Liguria, tutte sopra il 10%.
ll CoReVe, attraverso apposite convenzioni locali con i Comuni o i Gestori delle raccolte, ha ritirato e avviato a riciclo direttamente 1.380.000 ton. di rifiuti d’imballaggio in vetro, corrispondenti all’82,5% del totale della raccolta differenziata del vetro in Italia. Queste quantità riguardano 6.280 Comuni italiani (circa il 78% dei comuni italiani) per una popolazione coinvolta di oltre 50.000.000 di abitanti, corrispondente all’86% della popolazione italiana.
MACRO AREA |
Regione |
Resa 2012 (kg/ab) |
Resa 2011 (kg/ab) |
Rese % |
1-Nord Ovest | PIEMONTE |
36,0 |
37,4 |
-3,7% |
1-Nord Ovest | VALLE D’AOSTA |
50,2 |
49,1 |
2,2% |
1-Nord Ovest | LOMBARDIA |
42,3 |
44,5 |
-4,8% |
1-Nord Ovest | LIGURIA |
29,5 |
26,0 |
13,3% |
1-Nord Est | TRENTINO A. ADIGE |
39,5 |
42,1 |
-6,2% |
1-Nord Est | VENETO |
42,8 |
41,3 |
3,7% |
1-Nord Est | FRIULI |
40,1 |
28,9 |
38,5% |
1-Nord Est | EMILIA-ROMAGNA |
34,0 |
38,0 |
-10,5% |
2-Centro | TOSCANA |
27,3 |
28,0 |
-2,4% |
2-Centro | UMBRIA |
17,2 |
15,0 |
14,6% |
2-Centro | LAZIO |
19,3 |
18,9 |
2,2% |
2-Centro | MARCHE |
30,8 |
30,0 |
2,8% |
3-Sud | ABRUZZO |
22,0 |
16,2 |
36,2% |
3-Sud | MOLISE |
14,7 |
19,7 |
-25,5% |
3-Sud | CAMPANIA |
22,4 |
21,2 |
5,6% |
3-Sud | PUGLIA |
13,7 |
12,0 |
14,2% |
3-Sud | BASILICATA |
18,1 |
12,1 |
49,0% |
3-Sud | CALABRIA |
7,3 |
5,0 |
45,8% |
3-Sud | SICILIA |
6,6 |
7,3 |
-9,3% |
3-Sud | SARDEGNA |
38,1 |
39,1 |
-2,5% |
1-Nord Ovest Totale |
39,4 |
40,7 |
-3,2% |
|
2-Nord Est Totale |
38,9 |
38,8 |
0,2% |
|
3-Centro Totale |
23,2 |
22,9 |
1,3% |
|
4-Sud Totale |
16,4 |
15,3 |
7,2% |
|
Italia |
28,1 |
28,0 |
0,5% |
La quantità di rottame riciclato dalle vetrerie italiane nel 2012 – pari a oltre 2 milioni di tonnellate – è di fatto superiore a quanto viene raccolto su scala nazionale; questo è dovuto sia alla quantità di rottame importato, sia al rottame non da imballaggio (lastre, etc.), anch’esso assorbito nella produzione di nuovi imballaggi. Dato che dimostra la forte potenzialità dell’industria e la spiccata attenzione del settore vetrario all’impiego di questa materia prima ormai fondamentale.
I BENEFICI DEL RICICLO DEL VETRO NEL 2012
I risultati ottenuti nel 2012 hanno consentito anche enormi benefici, sia in termini economici che ambientali:
- RICAVO DEI COMUNI: CoReVe ha corrisposto direttamente ai Comuni italiani per la raccolta differenziata del vetro oltre 42 milioni di euro;
- RISPARMIO SMALTIMENTO IN DISCARICA: La raccolta differenziata ha evitato agli italiani costi per lo smaltimento in discarica per circa 150 milioni di euro;
- RISPARMIO DI MATERIE PRIME: attraverso il riciclo in vetreria si è risparmiata l’estrazione di materie prime tradizionali per circa 3.124.079 tonnellate (più del volume sviluppato dalla piramide egizia più importante, quella di Cheope, alta ben 137 metri);
- RISPARMIO DI ENERGIA ELETTRICA: attraverso il riciclo in vetreria si è recuperata una quantità di energia pari a circa 3 milioni di barili di petrolio (equivalente al consumo di 6.455.779 lavatrici Classe A o alla bolletta elettrica di oltre 590Mila famiglie italiane in un anno, pari ad un risparmio stimato di oltre 287Milioni di euro);
MINOR EMISSIONE DI CO2: attraverso il riciclo in vetreria si è ridotta l’emissione in atmosfera di 2.031.352 tonnellate di CO2 (equivalenti a quelle derivanti dalla circolazione per un anno di circa 1.290.000 auto Euro 5 di piccola cilindrata, come ad esempio una City Car o una Smart con una percorrenza media di 15.000 km.
“Le importazioni annuali di rottame – commenta Franco Grisan – sono un indicatore che la capacità di riciclo dell’industria vetraria italiana è superiore a quanto oggi viene messo a disposizione dalla raccolta differenziata nazionale. Anzi, sarebbe ben più elevata se si riuscisse a separare il rottame. Non è da pensare, però, che sia sufficiente rendere disponibili quantità aggiuntive per azzerarle in quanto, a volte, sono l’effetto della mancanza di rottame grezzo nazionale di qualità adeguata. Ecco perché le nostre varie forme di comunicazione sono rivolte a migliorare la sensibilità del consumatore verso un comportamento consapevole nel dividere correttamente i materiali e perché chiediamo ai Comuni di affiancarci in questa nostra azione.”