Il punto sull’inceneritore di Montale (PT)
[16 Ottobre 2015]
Nei giorni scorsi il Dipartimento ARPAT di Pistoia ha raccolto in unarelazione riassuntiva tutte le proprie valutazioni sui problemi emersi negli ultimi mesi riguardo all’inceneritore di Montale (PT) in seguito al valore anomalo delle diossine riscontrato dall’autocontrollo in agosto ed al superamento per il parametro ammoniaca in settembre
La relazione è stata trasmessa a tutti gli enti interessati: Regione Toscana, Provincia di Pistoia, Comuni di Montale, Agliana e Quarrata, Azienda Sanitaria Locale n.3.
Nel rapporto si fornisce il risultato del controllo alle emissioni in atmosfera per i microinquinanti – relativamente alla linea 1 dell’inceneritore -, effettuato dall’Agenzia in data 23 settembre, dal quale è risultato una valore di diossine e furani pari a 0,00092 ng TE/Nm3, quindi un valore – analogo a quelli riscontrati dagli autocontrolli dopo la riaccensione successiva all’evento di agosto – ampiamente inferiore al limite ammesso dalla normativa, pari a 0,1 ng TE/Nm3.
La relazione, nelle sue conclusioni, evidenzia preoccupazioni per l’affidabilità della gestione dell’impianto, anche per la non chiara individuazione delle cause effttive delle emissioni anamale verificatesi in agosto. L’Agenzia quindi sottolinea come sia necessario che il gestore sia richiamato ad una puntuale applicazione delle procedure richieste dal proprio sistema di gestione nell’intento di ottenere, tramite queste, anche un miglioramento della affidabilità impiantistica.
La relazione poi sottolinea come questa affidabilità dovrà essere perseguita, oltre che attraverso l’applicazione delle procedure già adottate, anche con l’adozione di ulteriori procedure, fra le quali una che definisca le modalità di accensione e spegnimento dei forni sia in caso di fermi programmati che, per quanto possibile, anche per quelli non programmati, che, seguendo le ipotesi formulate dallo stesso gestore, potrebbero essere causa dei valori emissivi anomali.
Infatti il verificarsi di un numero eccessivo di fermi impianto costituisce un fattore anomalo e critico, tanto che le conseguenti emissioni durante tali situazioni rischiano di essere non trascurabili (come dovrebbero essere) rispetto al complesso delle emissioni durante il normale funzionamento.
In tal modo si va a mutare il quadro emissivo, con una possibile variazione dell’impatto che l’impianto ha sull’ambiente e sulla salute secondo quanto stimato in sede di autorizzazione.