L’ARPAT non aveva il fax rotto
[7 Febbraio 2014]
Nell’articolo “Fumi inquinanti dal pozzo geotermico” publbicato dal Tirreno edizione di Grosseto di oggi venerdì 7 febbraio, che prende spunto dalla notizia pubblicata sul sito dell’Agenzia il 5 febbraio “Presenza di emissioni provenienti dal pozzo geotermico Bagnore 25 “, si afferma ripetutamente che la comunicazione ENEL in merito all’episodio descritto nella notizia ARPAT e nel titolo dell’articolo del quotidiano, non sarebbe arrivata perchè “ARPAT ha il fax rotto”.
Si fa presente che ciò non è affatto vero. Nella notizia infatti è scritto che si è trattato di un “probabile malfunzionamento del sistema di invio mediante fax.”
In altre parole il fax ARPAT funzionava perfettamente, ma non è riuscito l’invio da parte dell’operatore ENEL, così come lo stesso fax non è arrivato neppure ad altri destinatari. L’ENEL ha poi telefonato al Comune ed alla Comunità Merigar (che si trova in prossimità del pozzo geotermico), ma non ad ARPAT. Nella prassi, inoltre, in casi analoghi, ENEL invia oltre ad un fax anche un messaggio mail all’Agenzia, cosa che in questo caso non è stata fatta.
Per evitare il ripetersi di disguidi del genere, non verrà sostituito il presunto “vecchio fax ARPAT” (come scritto nell’articolo), che tale non è, ma in un’apposita riunione svolta nei giorni scorsi è stato concordato un sistema di trasmissione via Web delle informazioni.
Inoltre nell’articolo si indica una soglia limite erronea, riferendosi alle raccomandazioni dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) per le concentrazioni di idrogeno solforato. Si riporta, infatti, nell’atricolo che “nelle 24 ore la concentrazione non superi i 150 microgrammi per metro cubo, cioè in media 6,25 microgrammi al metro cubo all’ora”.
L’OMS, invece, raccomanda di evitare il superamento di concentrazioni di idrogeno solforato per una media nelle 24 ore di 150 μg/m3. In pratica nell’articolo si è tradotto un limite che è una media, come se fosse una somma.
In ogni caso, nella giornata in cui è avvenuto l’episodio in questione, la media effettiva dell’idrogeno solforato nelle 24 ore è stata di 6,74 μg/m3 rispetto al suddetto limite di 150 μg/m3.
Si ricorda che nel mese di novembre la Giunta Regionale ha approvato una delibera che stabilisce le procedure da adottare da parte di ENEL in presenza di eventi che comportino emissioni in atmosfera.