Entro il 2100, fino a 5,5 miliardi di persone potrebbero essere esposte all'acqua inquinata
L’inquinamento dell’acqua è una bomba a orologeria che minaccia la salute mondiale
L'Africa sub-sahariana è l’hot spot chiave del futuro per la qualità globale delle acque superficiali
[21 Luglio 2023]
La popolazione mondiale continua a crescere e garantire l’accesso all’acqua pulita e sicura è diventato un problema sempre più importante, eppure, si sa poco su come la qualità delle acque superficiali cambierà in futuro. Recenti hanno evidenziato le potenziali sfide che la qualità delle acque superficiali potrebbe dover affrontare nei prossimi anni, in particolare nell’Africa sub-sahariana.
Secondo lo studio ”Sub-Saharan Africa will increasingly become the dominant hotspot of surface water pollution”, pubblicato su Nature Water da un team di ricercatori olandesi, ci sarà un aumento dell’inquinamento delle acque superficiali nell’Africa sub-sahariana e avverte: «Mentre si prevede che la qualità delle acque superficiali migliorerà nella maggior parte dei Paesi sviluppati, c’è un importante allarme: le prospettive per le nazioni più povere sono fosche».
Per il team di ricercatori guidato da Edward Jones dell’Universiteit Utrecht, «Questi risultati evidenziano la necessità di misure proattive per proteggere le risorse idriche superficiali e salvaguardare il benessere delle comunità».
Commentando lo studio su BBC News, il sudafricano Tafadzwa Mabhaudhi, che studia i cambiamenti climatici e la sicurezza alimentare all’università del KwaZulu-Natal. ha detto che le previsioni pubblicate su Nature Water forniscono «Un’analisi temporale e spaziale di quelle che sono state, fino ad ora, prove aneddotiche sulla qualità dell’acqua nell’Africa sub-sahariana». Joshua Edokpayi, ricercatore in water-quality management all’università di Venda, afferma che «Senza investimenti adeguati nelle infrastrutture o nel trattamento dell’acqua, siamo decisamente seduti su una bomba a orologeria».
Lo studio ha utilizzato un nuovo modello globale per valutare in che modo il cambiamento climatico e gli sviluppi delle società potrebbero influire sulla qualità delle acque superficiali fino alla fine del secolo e
sottolinea «L’importanza di uno sviluppo equo e sostenibile, in particolare nelle regioni che dovrebbero affrontare le maggiori sfide».
I ricercatori hanno preso in considerazione tre scenari climatici futuri utilizzati dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC) – SSP1-RCP2.6, SSP5-RCP8.5 and SSP3-RCP7.0 – la proiezione SSP3-RCP7.0 dell’, che descrive un’imminente “strada accidentata” di crescenti rivalità nazionali unita a un lento progresso economico e ambientale, è risultato lo scenario peggiore, nel quali l’inquinamento idrico organico nell’Africa sub-sahariana sarà più che quadruplicato entro il 2100, lasciando 1,5 miliardi di persone esposte all’acqua non sicura. Il deterioramento della qualità dell’acqua in Asia meridionale, Medio Oriente e Nord Africa porta anche a una maggiore esposizione all’inquinamento.
Per Jones, «Questa è stata una sorpresa: sebbene uno scenario “business as usual” implicherebbe una dipendenza insostenibile dai combustibili fossili, potrebbe anche portare a un miglioramento delle infrastrutture idriche e quindi della qualità dell’acqua, come è già stato visto in alcuni Paesi. Lo scenario SSP3-RCP7.0 è caratterizzato da scarsa crescita economica, gravi cambiamenti climatici ed espansione della popolazione, che portano a una gestione della qualità dell’acqua molto peggiore. Indipendentemente dal cambiamento climatico e dallo scenario socio-economico, ci sarà un forte aumento del numero di persone che vivono nell’Africa sub-sahariana che saranno esposte a una scarsa qualità delle acque superficiali. Questo modello non è replicato sistematicamente in nessun’altra regione del mondo».
Anche nello scenario futuro più ottimistico, nell’Africa subsahariana il numero di persone esposte a superamenti delle concentrazioni di inquinanti sarà più che raddoppiato. Nelle ipotesi pessimistiche, il numero di persone esposte a una scarsa qualità delle acque superficiali può aumentare di 5 volte.
I ricercatori evidenziano che «Con la combinazione di un forte degrado della qualità dell’acqua e il drastico aumento del numero di persone esposte a una scarsa qualità delle acque superficiali, il nostro studio conclude che in futuro l’Africa subsahariana diventerà l’hot spot chiave dell’inquinamento delle acque superficiali».
Mabhaudhi concorda sul fatto che lo studio «Evidenzia la necessità di una migliore attuazione delle politiche regionali sulla qualità dell’acqua. In base agli Obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, tutti in tutto il mondo dovrebbero avere accesso all’acqua potabile sicura entro il 2030. Ma esiste uno scollamento tra le politiche globali e la realtà locale e il mondo ha bisogno di approcci congiunti che pongano al centro le persone e i risultati del pianeta». Edokpayi fa notare che «L’inquinamento sfida i confini nazionali e le collaborazioni transfrontaliere saranno fondamentali per evitare che le peggiori previsioni si avverino».
Jones conclude: «Le sfide sono molteplici. Le malattie trasmesse dall’acqua causate dall’acqua contaminata da agenti patogeni possono rappresentare un rischio significativo per le popolazioni umane. Con una popolazione globale in crescita, la disponibilità di acqua di buona qualità per l’irrigazione è della massima importanza. Inoltre, la produzione di energia, che è fondamentale per lo sviluppo globale, può essere ostacolata da una combinazione sia di bassi livelli d’acqua che di temperature elevate dell’acqua. Pertanto, lo studio sottolinea l’importanza di limitare sia i cambiamenti climatici che l’inquinamento idrico antropogenico per salvaguardare in futuro sia i mezzi di sussistenza umani che la salute dell’ecosistema».