L’insolito terremoto che ha colpito oggi Roma, spiegato dall’Ingv
Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia: «La sismicità storica non evidenzia terremoti significativi nelle vicinanze dell’epicentro di questa mattina»
[11 Maggio 2020]
Alle 05.03 di stamattina un terremoto di magnitudo Ml 3.3 (Mw 3.3) è stato localizzato dalla Rete sismica nazionale in provincia di Roma, ad una profondità di 10 km: il Comune più vicino all’epicentro è quello di Fonte Nuova (RM), la scossa – che è stata preceduta da un forte boato – è stata avvertita distintamente nella Capitale e non solo, anche se al momento non si registrano danni.
Raramente terremoti di questo tipo vengono registrati nell’area, come spiega l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv): «L’area interessata dall’evento di questa mattina non presenta una sismicità significativa negli ultimi anni. Guardando i terremoti dal 1985 ad oggi, si può notare che sono presenti pochissimi eventi e di bassa magnitudo, mentre se ci si posta ad est, verso i comuni di Guidonia e Tivoli, la sismicità è più frequente. Anche la sismicità storica estratta dal Catalogo Parametrico Italiano (CPTI15) non evidenzia terremoti significativi nelle vicinanze dell’epicentro di questa mattina. Tra gli eventi sismici che possiamo ricordare c’è il terremoto del 24 aprile del 1901 di magnitudo stimata M 5.3 con epicentro nell’area della Sabina».
Ciò non toglie che la pericolosità sismica dell’area sia definita come media secondo il modello di riferimento per l’Italia, e che diventi presto più elevata si vede dalla mappa la pericolosità diventa più elevata spostandosi di pochi chilometri ad est: il terremoto di oggi ricorda dunque la pressante urgenza di investire in prevenzione antisismica, in un Paese esposto ad alti rischi sismici come il nostro.