50 leader comunitari autoctoni imprigionati dall’ottobre 2022 nella Repubblica democratica del Congo
Chiedono la restituzione delle loro terre occupate da Plantations et Huileries du Congo. Diverse persone assassinate da esercito, polizia e guardie private
[17 Gennaio 2023]
Réseau d’information et d’appui aux ONG Autochtonesen République Démocratique du Congo (RIAO – RDC) ha chiesto il rilascio di dic versi leader autoctoni dei villaggi del raggruppamento Mokoso, nel territorio di Ingende, dove opera Plantations et Huileries du Congo (PHC), da Boteka all’Equateur e a Bongale – Territoire de Basoko, nella provincia di Tshopo, nella Repubblica democratica del Congo (RDC) centro-orientale.
RIAO – RDC denuncia che «Circa 50 leader comunitari à sono in carcere dall’ottobre 2022, oltre 27 dei quali a Lokutu-Lokumete e 17 a Boteka. 11 leader della comunità di Lokutu sono rimasti nella prigione centrale di Yangambi e altri 16 sono stati trasferiti nella prigione centrale di Kisangani». La RIAO – RDC ha registrato diversi omicidi, tra i quali l’assassinio del suo collaboratore, Joël Imbangola Lunea, responsabile delle comunicazioni di RIAO-Boteka da parte di una guardia privata della PHC e gli omicidi di Blaise Mokwa, Manuel Efolafola a Lokutu. L’ONG congolese evidenzia che «In seguito alle torture, arresti arbitrari con trattamento crudele, disumano e degradante da parte delle Gardes Industrielles (GI) e di altre forze dell’ordine che mantengono la sicurezza nelle piantagioni della PHC, composte da soldati ed elementi della la Police nationale congolaise (PNC), negli ultimi giorni la situazione è degenerata a Lokutu dove le comunità che reclamano i loro diritti sono state vessate per diversi mesi e attualmente ci sono scontri a fuoco tra i giovani leader comunitari le forze del PHC».
La repressione delle proteste ha costretto diverse famiglie a fuggire nella foresta, molte case sono state saccheggiate, oggetti di valore sobo stati estorti e ci sono stati molti altri danni materiali.
RIAO-RDC chiede «Il ripristino del rispetto dei principi della democrazia e del rispetto dei diritti umani in questa parte del territorio nazionale perché durante questo periodo di scontri le nostre comunità non devono rimanere rifugiate nelle foreste con le conseguenze che ne possono derivare» e ricorda che, insieme ai suoi partner internazionali, chiede da diversi mesi alle autorità politico-amministrative della Repubblica Democratica del Congo di arginare questo problema.
RIAO-RDC invita «Gli investitori stranieri di PHC, in particolare le banche di sviluppo internazionali (occidentali), a sostenere la responsabilità sociale e ambientale di PHC, compresi i diritti umani e i diritti dei lavoratori e delle comunità autorizzate a rivendicare la liberazione delle loro terre accaparrate da diversi decenni (dal 1911 ad oggi) nell’ irregolarità più totale e selvaggia».
Intanto, diversi leader della comunità di Boteka e dintorni parlano di un’occupazione illegale di una nuova concessione di circa 10.000 ettari che è avvenuta progressivamente a partire dal 2013.