Il 70% dei tedeschi contrari al Ttip. Sondaggio della Tv pubblica Ard (VIDEO)

La Merkel insiste per approvare il TTIP entro il 2016, i socialdemocratici si sfilano

[5 Maggio 2016]

Anche in Germania stanno aumentando scetticismo e preoccupazione contro il TTIP (Transatlantic Trade and Investment Partnership), secondo un sondaggio pubblicato oggi il TTIP preoccupa la grande maggioranza dell’opinione pubblica tedesca, che evidentemente la pensa in maniera diversa dalla cancelliera Angela Merkel che spera ancora che l’Europa firmi il trattato con gli Usa entro la fine dell’anno, anche se la Francia ha detto che alle condizioni poste da Barack Obama non ci pensa proprio a sottoscrivere il TTIP.

Il nuovo sondaggio commissionato dalla televisione pubblica ARD  non lascia dubbi: il 70% dei tedeschi  pensa che il TTIP presenti troppi inconvenienti per la Germania e solo il 17% ci vede dei vantaggi.

I contrari sono in aumento, visto che l’ultimo sondaggio del giugno 2015 dava il 55% di sfavorevoli al TTIP, mentre ancora il 31% dei tedeschi pensava che potesse essere vantaggioso.

Evidentemente il forte movimento tedesco della “Stop TTIP”-Kampagne – che ha raccolto più di 3,2 milioni di firme contro il TTIP –  ha fatto breccia nell’opinione pubblica  e le manifestazioni che hanno visto scendere in piazza contro il TTIP decine di migliaia di persone a Berlino alla fine del 2015 e poi in aprile, in occasione della visita di Obama ad Hannover, hanno confermato la forte ostilità al trattato dell’opinione pubblica tedesca.

Solo ieri, durante la visita del primo ministro giapponese Shinzo Abe in Germana, la Merkel aveva ribadito la posizione ufficiale del suo governo di Grsse Koalition CDU/CSU – SPD : «Faremo di tutto per concludere i negoziati del Trattato transatlantico, preferibilmente quest’anno».

Ma molti dei suoi ministri non sembrano pronti a seguirla nel firmare ad ogni costo il TTIP prima che Obama lasci la Casa Bianca. Soprattutto i socialdemocratici condividono le preoccupazioni dell’opinione pubblica tedesca, in particolare sull’arbitrato, che lascerebbe alle multinazionali la facoltà di contestare le leggi degli stati di fronte a un tribunale “economico”, e sull’abbassamento delle norme sanitarie e ambientali europee.

Il socialdemocratico Sigmar Gabriel, ministro dell’economia e numero due del governo nero-rosso, ha detto che l’accordo senza concessioni da parte degli Stati uniti, ma dopo le s rivelazioni di Greenpeace e il no francese trovare un accordo è sempre più difficile. Il TTIP è diventata un’altra patata bollente per i governi europei e la Merkel questa volta rischia di scottarsi davvero.

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  • What is the Transatlantic Trade Investment Partnership?