Accordo storico Ue – Cina: proteggerà 100 indicazioni geografiche europee
Protetti ben 26 prodotti italiani delle indicazioni geografiche europee oggetto dell’accordo
[14 Settembre 2020]
Oggi l’Unione europea e la Repubblica popolare cinese hanno firmato un accordo bilaterale per «proteggere da usurpazioni e imitazioni 100 indicazioni geografiche europee in Cina e 100 indicazioni geografiche cinesi nell’Ue». L’elenco Ue delle indicazioni geografiche da proteggere in Cina comprende prodotti quali Cava, Champagne, Feta, Irish whiskey, Münchener Bier, Ouzo, Polska Wódka, Porto, Prosciutto di Parma e Queso Manchego. Tra le indicazioni geografiche cinesi nell’elenco figurano ad esempio Pixian Dou Ban (pasta di fagioli Pixian), Anji Bai Cha (tè bianco Anji), Panjin Da Mi (riso Panjin) e Anqiu Da Jiang (zenzero Anqiu).
I prodotti italiani che rientrano in questo nuovo elenco sono più di un quarto del totale, ben 26: Aceto balsamico di Modena, Asiago, Ati spumante, Barbaresco, Bardolino Superiore, Barolo, Bresaola della Valtellina, Brunello di Montalcino, Chianti, Conegliano Valdobbiadene- Prosecco, Dolcetto d’Alba, Franciacorta, Gorgonzola, Grana Padano, Grappa, Montepulciano d’Abruzzo, Mozzarella di Bufala Campana, Parmigiano Reggiano, Pecorino Romano, Prosciutto di Parma, Prosciutto di San Daniele, Soave, Taleggio, Toscano / Toscana, Vino nobile di Montepulciano
La cooperazione Ue-Cina, avviata nel 2006, aveva consentito nel 2012 di proteggere 10 indicazioni geografiche di entrambe le parti. Quell’accordo iniziale ha permesso di porre le basi della cooperazione odierna
Con oltre 3.300 denominazioni Ue registrate come indicazioni geografiche, la politica di qualità dell’Ue punta a proteggere le denominazioni di prodotti specifici per promuoverne le caratteristiche uniche legate all’origine geografica e alle competenze tradizionali. grazie ad accordi bilaterali, come quello concluso con la Cina, nell’Ue sono inoltre protette circa 1.250 indicazioni geografiche di Paesi terzi. Questi accordi proteggono anche le indicazioni geografiche dell’Ue nei Paesi partner: circa 40.000 casi di protezione delle indicazioni geografiche dell’Ue in tutto il mondo.
Il mercato delle indicazioni geografiche dell’Ue vale circa 74,8 miliardi di euro, il 6,8% dei prodotti alimentari e delle bevande dell’Ue, con esportazioni per 16,9 miliardi euro, che rappresentano il 15,4% di tutte le esportazioni Ue di prodotti alimentari e bevande.
La Commissione europea spiega che «L’accordo, inizialmente concluso nel novembre 2019, dovrebbe generare vantaggi commerciali reciproci e consentire ai consumatori di entrambe le parti di avere accesso a prodotti di qualità garantiti. Esso è il segno della volontà dell’Ue e della Cina di tener fede all’impegno assunto in occasione dei precedenti vertici Ue-Cina e di aderire alle norme internazionali come base per le relazioni commerciali.
La Commissione Ue ricorda che «Il mercato cinese presenta un elevato potenziale di crescita per i prodotti alimentari e le bevande europei. Nel 2019 la Cina è stata la terza destinazione dei prodotti agroalimentari dell’UE, raggiungendo 14,5 miliardi di EUR, nonché la seconda destinazione delle esportazioni di prodotti protetti come indicazioni geografiche (per 9% del valore), tra cui vini, prodotti agroalimentari e bevande spiritose. Inoltre, grazie a questo accordo, i consumatori europei potranno scoprire le vere specialità cinesi.
Dopo la firma e l’approvazione del Parlamento europeo, l’accordo sarà adottato ufficialmente dal Consiglio e dovrebbe entrare in vigore entro la fine del 2021.
Entro quattro anni dall’entrata in vigore l’ambito di applicazione sarà ampliato in modo da includere altre 175 indicazioni geografiche di entrambe le parti. Per queste denominazioni si dovrà seguire la stessa procedura di approvazione seguita per le 100 già comprese nell’accordo (ossia valutazione e pubblicazione per osservazioni).
Soddisfatto il commissario europeo per l’agricoltura e lo sviluppo rurale Janusz Wojciechowski, che conclude: «Sono orgoglioso dell’ulteriore passo avanti compiuto verso l’entrata in vigore di questo accordo, che è segno del nostro impegno a collaborare strettamente con i nostri partner commerciali mondiali, quale la Cina. I prodotti delle indicazioni geografiche europee sono rinomati per la loro qualità e la loro diversità ed è importante proteggerli sia a livello UE che a livello mondiale per garantirne l’autenticità e preservarne la reputazione. Questo accordo darà un contributo in tal senso, e allo stesso tempo rafforzerà le nostre relazioni commerciali, a beneficio del nostro settore agroalimentare e dei consumatori di entrambe le parti».