Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile, l’Università di Pisa al centro di un progetto Ue
L’iniziativa da 3,5 mln di euro punta a formare nuove competenze in ambiti che spaziano dall’agricoltura di precisione all’uso dei droni
[17 Luglio 2023]
Servono nuove competenze digitali per garantire uno sviluppo sostenibile dell’agricoltura, che rappresenta uno dei comparti economici più colpiti dalla crisi climatica in corso.
Solo nell’ultimo anno la siccità e gli eventi meteo estremi sono costati 6 miliardi di euro all’agricoltura nazionale, che è chiamata dunque ad investire per diventare più resiliente; basti osservare che, nel nostro Paese, oltre la metà di tutta l’acqua viene consumata proprio nei campi.
Per questo è in partenza il progetto “Agricoltura digitale per lo sviluppo sostenibile” (Agritech UE), con un budget di circa 3,5 milioni di euro e co-finanziato al 50% nell’ambito del programma Digital Europe.
Coordinato dall’Università di Pisa col professor Gianluca Brunori, partecipano al progetto il consorzio universitario Quinn, il Cnr-Isit, l’Università di Macerata, le Università di Gent, di Atene, di Almeria, di Montpellier, e alcune imprese agritech.
L’obiettivo di Agritech è sviluppare moduli didattici che costruiscano competenze di alto livello nell’ambito della digitalizzazione per l’agricoltura sostenibile, con una particolare enfasi sui principi dell’agroecologia e dell’innovazione responsabile.
«Il progetto – spiega Brunori – rappresenta una preziosa opportunità per qualificarsi in ambito Europeo come uno degli atenei di eccellenza sulla tematica dell’agricoltura digitale».
In particolare verranno affrontati tra gli altri i temi dell’agricoltura di precisione, dell’uso di droni a scopo di monitoraggio, della gestione dei dati aziendali, dell’applicazione dell’intelligenza artificiale, dell’automazione delle operazioni agricole, della digitalizzazione della tracciabilità di filiera. Per ciascuno di questi temi si analizzeranno anche le implicazioni socio-economiche (compresi i rischi e le conseguenze inattese) e legali.
I corsi saranno basati su programmi interdisciplinari in grado di unire le competenze tecnologiche, agronomiche, e socio-economiche. I moduli saranno rivolti in via prioritaria a studenti con laurea triennale in scienze agrarie, informatica, ingegneria informatica. Il progetto ambisce a costruire un catalogo europeo di attività didattiche blended, puntando su una didattica innovativa basata sull’esperienza, fortemente orientata su strumenti online. È prevista anche la mobilità degli studenti e dei docenti e l’attivazione di titoli congiunti.