Coalizione CambiamoAgricoltura: il nuovo ministro delle politiche agricole punti alla transizione agroecologica
Patuanelli non segua le orme della Bellanova: con lei l’Italia è rimasta ferma al palo
[15 Febbraio 2021]
La Coalizione CambiamoAgricoltura sembra tirare un sospiro di sollievo per la sostitruzione di Teresa Bellanova con Stefano Patuanelli alla testa del ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ed auspica che l’arrivo del nuovo min istro «determini un rilancio della transizione agro-ecologica della nostra agricoltura».
CambiamoAgricoltura, supportata dal contributo di Fondazione Cariplo. è una coalizione nata nel 2017 per chiede una riforma della PAC che tuteli tutti gli agricoltori, I cittadini e l’ambiente, è sostenuta da oltre 70 sigle della società civile è coordinata da un gruppo di lavoro che comprende le maggiori associazioni del mondo ambientalista e del biologico italiane (Associazione Consumatori ACU, Accademia Kronos Onlus, AIDA, AIAB, Associazione Italiana Biodinamica,CIWF Italia Onlus, FederBio, ISDE Medici per l’Ambiente, Legambiente, Lipu, Pro Natura, Rete Semi Rurali, Slow Food Italia e WWF Italia) e con la Bellanova ha avuto un rapporto molto problematici proprio riguardo all’ambientalizzazione della PC e ai tentativi dell’ex ministra renziana di sbloccare gli OGM nonostante la contrarietà non solo della coalizione ma anche di quella delle grandi associazioni agricole tradizionali.
CambiamoAgricoltura ricorda cher «Nella sua agenda il Ministro Patuanelli avrà alcuni appuntamenti importanti, primo fra tutti l’avvio del tavolo di concertazione con le parti sociali ed economiche e la società civile per la redazione del Piano Strategico Nazionale della PAC (Politica Agricola Comune) post 2020, atteso da oltre un anno. Il Trilogo Ue dovrebbe completare l’iter della riforma della PAC entro il mese di maggio e la partita della prossima programmazione, che sarà operativa dal gennaio 2023, si sposterà completamente nel terreno dei singoli Stati membri. Molti Stati hanno già avviato da tempo il confronto con le Associazioni agricole e ambientaliste, mentre il nostro paese è rimasto fermo al palo, nonostante ripetuti solleciti inviati alla ministra Teresa Bellanova dalla Coalizione #CambiamoAgricoltura, rimasti inascoltati».
La Coalizione evidenzia che «Le Strategie Ue “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”, con i loro obiettivi sfidanti (riduzione del 50% dei pesticidi e antibiotici, riduzione del 20% dei fertilizzanti chimici, aumento della superficie in agricoltura biologica fino al 25% a livello europeo, aumento fino almeno al 10% delle aree agricole destinate alla conservazione della biodiversità) impongono un cambio di rotta all’agricoltura italiana, per fare della sostenibilità ambientale e sociale un punto di forza delle produzioni “Made in Italy”».
CambiamoAgricoltura conclude: «L’Italia ha le carte in regola per puntare ad obiettivi più ambiziosi, come il 40% di superficie agricola utilizzata certificata in agricoltura biologica entro il 2030, e l’utilizzo degli aiuti PAC condizionati alla ristrutturazione delle filiere della zootecnia intensiva, per affrontare la crescente insostenibilità di questo comparto, in particolare in Pianura Padana, e scegliendo senza remore la strada della transizione agroecologica per tutta l’agricoltura, l’unica in grado di coniugare la salute delll’ uomo con quella dell’ambiente, nell’ottica di “One Health”. Per questo sarà importante l’imminente approvazione da parte del Parlamento della nuova Legge sull’agricoltura biologica e il Ministero dovrà assicurare il massimo impegno per la sua rapida e concreta attuazione. Un altro impegno prioritario per il nuovo Ministro, condiviso con i suoi colleghi della Salute e della Transizione Ecologica, è l’approvazione del nuovo Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari, ormai scaduto dal febbraio 2018. Si tratta del principale strumento per l’attuazione della Direttiva UE sui pesticidi, 2009/128/CE, fondamentale per poter raggiungere gli obiettivi delle Strategie UE “Farm to Fork” e “Biodiversità 2030”. La Coalizione #CambiamoAgricoltura è disponibile su tutti questi temi e sul futuro dell’agricoltura italiana ad un confronto e collaborazione costruttiva con il nuovo Ministro ed invierà per questo nei prossimi giorni una richiesta d’incontro».