Colombia: assassinati un leader sociale e la sua famiglia
E’ il 53esemimo massacro di ambientalisti, leader sociali e difensori della terra dall’inizio dell’anno
[19 Luglio 2021]
Ieri, un commando di una decina di uomini armati ha fatto irruzione in un locale pubblico nel villaggio di La Cruz, nel comune di Yolombó, nel dipartimento di Antioquia, è ha assassinato il leader sociale Luis Castrillón e la sua famiglia.
A denunciare su Twitter la 53esima strage di ambientalisti, difensori dei diritti umani e alla terra avvenuta in Colombia dall’inizio dell’anno è stato l’Instituto de Estudios para el Desarrollo y la Paz (Indepaz).
Le vittime dell’ennesima esecuzione sono Luis Castrillón, leader e attuale tesoriere del Junta de Acción Comunal (JAC) della vereda La Cruz, sua moglie María Piedad Ramírez, il figlio Esneyder, e Fray Zapata, un giovane con deficit cognitivo.
Secondo il comandante della séptima división del Ejército colombiano, il generale di brigata Juvenal Díaz Mateus, «Nell’area in cui è avvenuto il delitto sono in corso operazioni di eradicazione delle coltivazioni», cioè di piantagioni di coca.
Inoltre, vengono segnalate minacce anche agli abitanti del canyon di Mata che secondo INdepaz è una delle rotte dalla quale passano traffici illegali.
La 53esima strage dell’anno in Colombia arriva dopo l’omicidio di quattro membri della stessa famiglia in un’area rurale del comune di Cravo Norte nel ipartimento di Arauca, regione dove opera una cellula di guerriglieri “marxisti-leninisti” dell’Ejército de Liberación Nacional (ELN) e di dissidenti delle dell’Esercito di Liberazione Nazionale (ELN) e dissidenti delle Fuerzas Armadas Revolucionarias de Colombia – Ejército del Pueblo che non hanno aderito al processo di pace.
Il 16 luglio Indepaz aveva fatto un terribile bilancio di questo tipo di omicidi: fino ad allora c’erano stati 291 morti per massacri e assassinii di leader sociali in Colombia, e «Antioquia è il dipartimento in cui è stata commessa la maggior parte dei massacri».
Secondo i media locali, l’ultima strage sarebbe stata perpetrata dagli squadroni della morte di destra/nercos delle Autodefensas Gaitanistas de Colombia (meglio conosciute come Clan del Golfo). Mateus, ha annunciato che un’unità speciale schierata sul posto cercherà i colpevoli e ha detto che «I membri del Clan del Golfo hanno intimidito la popolazione civile di quel territorio, dove hanno aree dedicate al traffico di droga».
Il Segretario alla sicurezza di Antioquia, Jorge Ignacio Castaño, ha confermato i fatti e si è i opposto a un’operazione dell’esercito è stata dispiegata nella zona per scoprire dove si trovano gli aggressori. Infatti, spesso, le operazioni delle forze armate finiscono per fare vittime tra chi non c’entra nulla con i delitti e i ricercati. Le autorità hanno offerto fino a 100 milioni di pesos (circa 26.000 dollari) per chiunque fornisca informazioni che consentano la cattura degli assassini di Castrillón.