Riceviamo e pubblichiamo
Il progetto europeo Valor forma gli agricoltori europei di domani, per sistemi alimentari sostenibili
Promossa in Italia dal Parco nazionale del Gran Sasso, l’iniziativa pone al centro dei suoi curricula innovativi l'agroecologia e sta raccogliendo le candidature di tirocinanti, formatori e agricoltori
[25 Marzo 2022]
Alla fine del 2019, il Consiglio europeo ha approvato il Green deal, un insieme di iniziative politiche che includono accordi, aventi come obiettivo strategico quello di raggiungere la neutralità climatica in Europa entro il 2050.
La stessa Commissione europea ritiene infatti che “il Green deal europeo sia la nostra tabella di marcia per rendere sostenibile l’economia dell’Ue. Ciò avverrà trasformando le sfide climatiche e ambientali in opportunità in tutte le aree politiche e rendendo la transizione giusta e inclusiva per tutti.”
Al centro del Green deal si pone la strategia Farm to fork che mira a rendere i sistemi alimentari equi, sani e rispettosi dell’ambiente, sono i sistemi alimentari sostenibili quelli che hanno la caratteristica intrinseca di essere resistenti ai fenomeni critici, come la pandemia Covid-19.
Per contrastare i cambiamenti climatici abbiamo bisogno di riprogettare i nostri sistemi alimentari, in quanto oggi sono responsabili di quasi un terzo delle emissioni globali di gas serra, consumano grandi quantità di risorse naturali, causano la perdita di biodiversità e impatti negativi sulla salute, sono all’origine sia della sotto- che della sovra-nutrizione, e non consentono ritorni economici equi e mezzi di sostentamento per tutti gli attori, in particolare per i produttori primari.
La strategia Farm to fork propone iniziative, anche a carattere normativo, che pongono la Politica agricola comune e la Politica della pesca come strumenti chiave per sostenere una giusta transizione verso i sistemi alimentari sostenibili.
Per raggiungere questi obiettivi è fondamentale tutelare la biodiversità: gli ecosistemi forniscono servizi essenziali come cibo, acqua e aria pulita, attenuano i disastri naturali, i parassiti e contribuiscono alla resilienza del clima. A questi ovviamente devono essere aggiunti ulteriori benefici, nascosti, come i servizi ecosistemici che si esplicano in altri settori umani e che risultano altrettanto essenziali. L’Ue e i suoi partner globali devono fermare la perdita di biodiversità: la Commissione europea ha quindi rilanciato la sfida e gli obiettivi con la Strategia per la biodiversità 2030.
Il progetto Valor si inserisce nel programma europeo Erasmus+ knowledge alliance, finanziato dall’Agenzia esecutiva europea per l’istruzione e la cultura (Eacea), nell’ambito dell’azione chiave “Cooperazione per l’innovazione e lo scambio di esperienze e buone pratiche”.
Il progetto Valor propone nuovi curricula educativi innovativi attraverso il recupero, la conservazione e la valorizzazione delle antiche pratiche agricole locali nonché il supporto a formatori ed agricoltori per accrescere la loro capacità di preservare e salvaguardare le antiche tecniche di produzione e promuovere le identità e le economie locali tradizionali.
La partnership Valor, costituita da 9 istituzioni ed enti, provenienti da 6 paesi Europei, si pone in linea con gli obiettivi degli strumenti legislativi adottati dall’Unione europea per affrontare le sfide del cambiamento climatico, come il già citato Green deal, la strategia Farm to fork e della nuova Politica agricola comune.
Valor infatti pone al centro dei suoi curricula innovativi l’agroecologia, così come definita dalla Fao (Food and agriculture organization, l’Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che guida gli sforzi internazionali per sradicare la fame) nei suoi 10 elementi: diversità, co-creazione e condivisione di conoscenze, sinergie, efficienza, riciclo, resilienza, cultura e tradizioni alimentari, governance responsabile, valori umani e sociali,, economia circolare e di solidarietà.
Allo stesso modo Valor fa propri e prova a rispondere concretamente, agli obiettivi dell’Agenda 2030 come: istruzione di qualità, vita sulla terra, acqua pulita e servizi igienico sanitari, fame zero, buona salute e benessere, ecc.
L’approccio agroecologico si basa sull’applicazione di concetti e principi ecologici per ottimizzare le interazioni tra piante, animali, uomini e ambiente, considerando gli aspetti sociali che devono essere affrontati per un sistema alimentare sostenibile ed equo.
Il progetto Valor può quindi rappresentare una delle risposte alle sfide e alle ambizioni europee contemporanee per affrontare il cambiamento climatico e può divenire un buon esempio di innovazione delle conoscenze e delle competenze nel settore dell’agricoltura locale, biologica e non intensiva.
L’alleanza Valor sta finalizzando e testerà i moduli di apprendimento nei paesi partner del progetto. Al momento, quindi la sfida è quella di raccogliere le candidature di tirocinanti, formatori o agricoltori per innovarsi come tecnici e manager in agricoltura resiliente, al fine di arrivare alla fine dell’anno con dei corsi testati che potranno essere utilizzati da tutte le istituzioni educative europee.
di staff progetto Valor – Parco nazionale Gran Sasso