La sesta estinzione di massa minaccia anche agrobiodiversità e cibo
La crisi dell’agrobiodiversità può rendere il nostro sistema alimentare vulnerabile
[27 Settembre 2017]
Molte delle piante e delle specie animali che hanno costituito per millenni il nostro cibo sono a rischio estinzione come la fauna selvatica che si avvia verso la sesta estinzione di massa, ma quaqsi nessuno presta attenzione a questa estinzione galloppante. Non è il caso di Biodiversity International ha presentato il rapporto “Mainstreaming Agrobiodiversity in Sustainable Food Systems” una ponderosa guida di 200 pagine che fornisce solide prove sul fatto che gli investimenti in agrobiodiversità svolgono anche un ruolo essenziale e trascurato per entrare obiettivi globali più ampi, quali la riduzione della povertà e la malnutrizione, invertire il degrado ambientale e combattere il cambiamento climatico e «dimostra che l’agrobiodiversità può essere un approccio più mainstream allo sviluppo sostenibile».
Presentando il rapporto, Ann Tutwiler, direttrice generale di Bioversity International, ha sottolineato che «L’agrobiodiversità – le piante commestibile e le specie animali che nutrono tutti noi – ha la chiave per la sicurezza alimentare futura. Ma abbiamo fallito nel proteggerla e nello sfruttare il suo potenziale per trasformare in meglio il nostro sistema alimentare». In un articolo su The Guardian la Tutwiler ha aggiunto: «Anche percentuali enormi di piante e di specie animali che costituiscono la base della nostra alimentazione sono in pericolo come la fauna selvatica e non ricevono quasi senza attenzione. Se c’è una cosa che non possiamo permetterci che si estingua è una specie che fornisce il cibo che sostiene ognuno dei 7 miliardi di persone sul nostro pianeta. Questa agrobiodiversità è una risorsa preziosa che stiamo perdendo, ma può anche aiutare a risolvere o attenuare molte sfide che il mondo sta affrontando. Ha un ruolo essenziale e trascurato nell’aiutarci a migliorare la nutrizione globale, ridurre il nostro impatto sull’ambiente e adattarci al cambiamento climatico».
Si stima che delle 7.000 specie di piante commestibili, solo 30 vengano utilizzate per alimentare il mondo . Tre quarti del cibo mondiale proviene da appena 12 specie agricole e da 5 specie animali, rendendo le forniture alimentari molto vulnerabili a malattie e parassiti che possono spazzare via intere monoculture, come accadde nella carestia irlandese di patate quando un milione di persone morirono di fame. Fare affidamento su pochi ceppi significa anche che il cambiamento climatico in rapida evoluzione ridurrà i rendimenti proprio mentre aumenta la richiesta di cibo di una popolazione mondiale in crescita.
Eppure, come dice Biodiversity International, «Esistono decine di migliaia di alternative che possono crescere in ambienti difficili, hanno un elevato contenuto di nutrienti e hanno il potenziale per aumentare il loro rendimento. Tuttavia, quasi l’80% delle aree dedicate ai cereali coltivano solo grano, mais e riso. Le colture e le varietà tradizionali rappresentano solo il 2% del materiale depositato nelle banche genetiche in tutto il mondo». Affidarci a poche varietà e specie sta inutilmente esponendo il sistema alimentare a forti impatti e sollecitazioni, oltre a trascurare una soluzione high-impact per le principali sfide che riguardano la salute, l’ambiente e la sicurezza alimentare.
La Tutwiler fa notare che «Finora, nessun singolo studio aveva fornito le prove per poter dimostrare l’impatto straordinario che l’investimento nell’agrobiodiversità può avere sul miglioramento dei sistemi alimentari e contemporaneamente su uno sviluppo sostenibile. Questa nuova guida fornisce l’evidenza delle pratiche che funzionano per coloro che sono pronti ad agire e dovrebbe convincere più imprese e responsabili politici che l’agrobiodiversità è un investimento triplicemente vincente».
La guida molti alimenti ricchi di sostanze nutritive a basso costo che possono alleviare la malnutrizione che colpisce due miliardi di persone, come la banana To’o ricca di vitamina A e il pesce darkina, con un alto contenuto di ferro e di calcio. Mentre il cambiamento climatico dovrebbe ridurre la resa di colture importanti come il grano del 6% per ogni grado di aumento delle temperature, lo studio mette in evidenza il potenziale delle varietà tradizionali di piante che tollerano il caldo e la siccità. Inoltre, Biodiversity International sostiene che «Le pratiche basate sulla biodiversità come l‘intercropping degli alberi con le verdure e le colture a rotazione possono aumentare notevolmente il contenuto di carbonio e azoto nel terreno, per ricostituire il 33% del terreno agricolo mondiale che è degradato».
Un pubblicazione ricca di dati, casi di studio e indicatori che servono a monitorare i progressi su quattro temi chiave:
Dieta: Il valore nutrizionale delle colture e delle specie animali sottoutilizzate può rifornire le diete globali. Ad esempio, 15 grammi di farina di pesce locale in Bangladesh possono soddisfare in pieno il bisogno quotidiano di vitamina B12 e la metà del fabbisogno giornaliero raccomandato di zinco per i bambini dai 6 ai 23 mesi.
Produzione: L’agrobiodiversità aumenta significativamente la sostenibilità nelle aziende agricole. Ad esempio, intervallare le piante di caffè con le verdure nelle aree collinari ha portato ad una riduzione del 64% dell’erosione del suolo e non ha diminuito il rendimento del caffè. I sistemi di coltivazione a rotazione con elevata biodiversità agricola hanno mostrato un aumento del carbonio del suolo del 28 – 112% e dell’azoto del 18 – 58% rispetto a quelli con bassa biodiversità agricola.
Sistemi delle sementi: E’ elevato l’’impatto che i sistemi delle sementi ricchi diversità possono avere sul miglioramento della sicurezza alimentare, riducendo la vulnerabilità ai cambiamenti climatici e riducendo la povertà. Ad esempio, si è scoperto che una varietà locale di grano duro utilizzata dagli agricoltori in Etiopia ha performance migliori del 60% rispetto alle migliori sementi disponibili in commercio. Dopo uno studio sul loro potenziale di crescita nelle aree secche e marginali, è stata autorizzata la commercializzazione di due varietà di grano duro locali
Conservazione della natura. La conservazione delle risorse vegetali e animali contribuisce alla maggiore sicurezza alimentare e a sistemi di allevamento più resilienti. Ad esempio, gli agricoltori del Perù si impegnano a coltivare un trascurata varietà di quinoa per produrre una nuova marca di latte di quinoa, per ridurre la loro dipendenza dalle limitate varietà che vengono coltivate.
Commentando la guida di Biodiversity International, il rappresentante permanente italiano alla Fao, Pierfrancesco Sacco, ha detto che «La biodiversità agricola rappresenta un approccio rivoluzionario ai sistemi alimentari e all’alimentazione e progressivamente diventa una risorsa fondamentale per aiutare tutti i Paesi a raggiungere diversi obiettivi di sviluppo sostenibile».
Biodiversity International sottolinea che «La guida pone le basi per un Agrobiodiversity Index, uno strumento in fase di sviluppo per aiutare le aziende e i Paesi a confrontare strategie multiple per investire in catene di approvvigionamento e linee di prodotto resilienti e sostenibili, attraverso interventi nell’agrobiodiversità. Leader dell’ agribusinesses come Syngenta e Sainsbury, nonché Paesi come l’Italia, il Perù e l’Etiopia, hanno espresso interesse nell’utilizzo dell’indice, che dovrebbe essere lanciato alla fine del 2018».
Beth Hart, responsabile agricolo della Sainsbury, conclude: «Il mondo sta cambiando. Il riscaldamento globale, il clima estremo e i prezzi volatili lo rendono più difficile per gli agricoltori e coltivatori produrre gli alimenti che i nostri clienti amano. Ecco perché siamo impegnati a lavorare con i nostri fornitori, coltivatori e coltivatori nel Regno Unito e in tutto il mondo per ottimizzare i benefici per la salute, affrontare l’impatto e la biodiversità di questi prodotti e garantire una fornitura sostenibile. Crediamo che partecipare allo sviluppo dell’Agrobiodiversity Index ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo».