Stop glifosato: allarmanti i dati Ispra sulla presenza del diserbante nelle acque superficiali
Coalizione italiana #StopGlifosato e Avaaz scrivono al ministro Martina
[10 Maggio 2016]
I dati del Rapporto dell’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) stano suscitando una diffusa preoccupazione, anche tra i grandi media che fino ad ora si erano u occuati scarsamente di pesticidi: la miscela di 224 pesticidi nelle acque italiane superficiali e sotterranee non è certamente una cosa d trascurabile. Come sottolinea la Coalizione italiana Stop Glifosato si tratta di «Una contaminazione diffusa e crescente che coinvolge il 63,9% delle acque superficiali e il 31,7% di quelle sotterranee. Gli erbicidi sono le sostanze maggiormente presenti e tra questi, al primo posto il Glifosato e il suo metabolita AMPA presenti rispettivamente nel 39,7% e nel 70,9% dei punti di monitoraggio delle acque superficiali e nella maggior parte dei casi con percentuali superiori ai limiti di qualità ambientale delle acque previsti dalle norme, anche se i dati per queste due sostanze sono rilevati fino ad oggi solo in Lombardia e Toscana».
La portavoce della coalizione Maria Grazia Mammuccini evidenzia che «Sono dati superiori a qualsiasi aspettativa che mostrano come la salute dei cittadini e dell’ambiente sia a forte rischio. E’ inammissibile un livello di contaminazione di questa portata per una sostanza dichiarata probabile cancerogeno per l’uomo. Tutto ciò rafforza ulteriormente la nostra battaglia contro il rinnovo dell’autorizzazione a livello europeo . Per questo in vista del prossimo appuntamento europeo previsto per il 18 e 19 maggio, la coalizione italiana #StopGlifosato ha stretto una collaborazione con Avaaz e rilancia la petizione contro il rinnovo dell’autorizzazione all’uso del Glifosato in vista della decisione finale in Europa che riguarderà il futuro della salute di tutti». Secondo recenti sondaggi oltre il 75% degli italiani, la percentuale di cittadini più alta in Europa, chiede il bando di questo pericoloso pesticida.
La collaborazione tra Avaaz e la Coalizione italiana #StopGlifosato è stata formalizzata con l’ invio di una lettera al ministro Martina per chiedere un incontro in rappresentanza delle 38 organizzazioni del settore dell’agricoltura biologica, dell’ambiente, della tutela del territorio, dei consumatori e degli oltre 110.000 Italiani che hanno già firmato la petizione di Avaaz per chiedere la messa al bando del Glifosato. complessivamente sono già oltre 1.400.000 le firme della petizione di Avaaz, cittadini di tutto il mondo uniti per chiedere con determinazione #StopGlifosato in Europa.
Nella lettera congiunta Avaaz e la coalizione italiana #StopGlifosato chiedono un incontro per consegnare le firme raccolte e per chiedere al governo italiano, con gli altri Paesi Europei che si sono dichiarati contrari, di continuare a opporsi al rinnovo dell’autorizzazione all’uso del Glifosato in Europa in seguito alla sua recente classificazione come “probabilmente cancerogeno” da parte dell’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro. «Sosteniamo con forza il piano annunciato dal Ministro Martina per la riduzione dell’uso del Glifosato in Italia, con l’obiettivo della sua completa eliminazione entro il 2020. e la cancellazione dei sussidi nell’ambito dei Piani di sviluppo rurale 2014 – 2020 per le aziende che utilizzano ancora questo diserbante, sotto accusa per la sua potenziale pericolosità per la salute dell’uomo e dell’ambiente» si legge nella lettera e Stop Glifosato e Avaaz sono convinte che «Proprio grazie a questa visione, l’Italia può avere un ruolo fondamentale nel dibattito europeo sul futuro dell’agricoltura. Ma è necessario che, assieme alla Francia e gli altri paesi contrari, anche l’Italia si opponga a un rinnovo dell’autorizzazione del Glifosato, anche se per “soli” 9 anni, come dall’ ultima proposta della Commissione Europea».