Nove associazioni animaliste chiedono al governo Meloni di impugnare la legge ammazza-orsi del Trentino

La legge violerebbe sia la normativa europea che la Costituzione italiana

[10 Aprile 2024]

Ente nazionale protezione animali (Enpa), Federazione nazionale pro natura, Lega abolizione caccia (Lac), Lega antivivisezione (Lav), Lega Italiana difesa animali e ambiente (Leidaa), Lega antivivisezionista (Leal), Lega italiana protezione uccelli (Lipu), Lega nazionale difesa del cane – Animal protection (Lndc) e Organizzazione internazionale protezione animali (Oipa) Hhanno chiesto al Governo Meloni d’impugnare innanzi alla Corte Costituzionale la legge della Provincia autonoma di Trento n. 2 del 7 marzo scorso che prevede l’uccisione fino a 8 orsi l’anno.

Nell’istanza inviata alla presidente del Consiglio Meloni, al ministro per gli affari regionali e le autonomie Calderoli e al ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Pichetto Fratin, l’Oipa e le altre associazioni animaliste esprimono «Netta contrarietà all’applicazione della norma, sia per una violazione delle prescrizioni normative comunitarie, che ben potrebbero esporre il nostro Paese alla possibile apertura di una (ulteriore) procedura d’infrazione in tema di gestione della fauna selvatica, sia per un contrasto con la novella costituzionale rappresentata dall’art. 9, inserita tra i Principi fondamentali, nel quale viene previsto che la Repubblica “tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni”, sia perché uccidere otto orsi l’anno è un atto violento e crudele che non incide sulla sicurezza dei cittadini trentini, sia per l’insussistenza scientifica delle motivazioni addotte riguardo il rispetto della conservazione della specie di orso bruno».

Inoltre, le maggiori associazioni animaliste italiane  evidenziano che la legge approvata dalla Provincia autonoma di Trento è molto impopolare e ricordano che molti cittadini «Hanno più volte manifestato dissenso rispetto all’attuale gestione dei grandi carnivori da parte della Provincia Autonoma di Trento, sostenendo le diverse azioni legali condotte dalle associazioni innanzi al Tribunale di Giustizia amministrativa di Trento e al Consiglio di Stato, grazie alle quali già in sede cautelare si è ottenuta la sospensione di diversi provvedimenti di uccisione di orsi e lupi».

L’istanza, inviata per conoscenza anche alla Commissione Europea – Direzione generale Ambiente, contiene anche una serie di puntuali osservazioni giuridiche che evidenziano «Nel testo della legge trentina, la violazione della corposa normativa riguardante la gestione e tutela dell’orso bruno».

Per questo le 9 sigle animaliste chiedono al governo di destra-centro Meloni «Un intervento deciso» sulla giunta Trentina Fugatti di destra-centro, accompagnato da «Un’opportuna azione legale mediante l’impugnazione davanti alla Corte Costituzionale della legge trentina che potrebbe comportare l’uccisione di 16 orsi nel prossimo biennio».