A Malta nuove zone speciali di conservazione marine per proteggere berte e uccelli delle tempeste
[30 Novembre 2015]
A Malta vive il 10% della popolazione mondiale detiene de berte minori (Puffinus yelkouan), il 3% delle berte maggiori (Calonectris diomedea) e la metà della popolazione del Mediterraneo di uccello delle tempeste europeo (Hydrobates pelagicus melitensis), tre spece di uccelli marini inserite nella lista rossa IUCN. Durante il recente workshop internazionale Protecting Seabirds in the Mediterranean: Advancing the Marine Protected Area Network tenutosi a Gozo, BirdLIfe Malta ha annunciato che, secondo il LIFE+ Malta Seabird Project finanziato dall’Unione europea, metà delle acque territoriali maltesi sono importanti a livello internazionale per gli uccelli marini. Le Important Bird Areas (IBA) individuate nelle acque maltesi potranno quindi essere dichiarate Zone speciali di conservazione (Zcs) marine dal governo laburista de La Valletta, che era uno dei partner del LIFE+ Malta Seabird Project.
Il commissario europeo all’ambiente e agli affari marittimi, il maltese Karmeni Vella, ha detto che la notizia rappresenta un importante contributo alla tutela europea della natura: «I Siti Natura 2000 sono il fulcro della legislazione europea sulla natura, contribuendo nei nostri sforzi per fermare la perdita di biodiversità. Meno del 2% delle acque al largo dell’Ue fanno attualmente parte della rete. Perché la rete Natura 2000 possa realizzare il suo potenziale abbiamo bisogno di molti siti offshore. Quindi io sono lieto di vedere questa stretta collaborazione tra BirdLife Malta e il ministero dell’ambiente di Malta. Non vedo l’ora di ricevere la notifica ufficiale da Malta che sono state designate le corrispondenti zone di protezione speciale».
Nicholas Barbara, responsabile per la coservazione di BirdLife Malta ha ricordato che «Malta ospita popolazioni di uccelli marini importanti a livello globale e, al fine di proteggere meglio questi uccelli che trascorrono la maggior parte della loro vita in mare, abbiamo bisogno di proteggere le aree che utilizzano n mare, oltre a le loro aree di nidificazione a terra. Questo è un passo importante per il posto che ha Malta nel mondo della conservazione degli uccelli marini e del quale possiamo essere tutti orgogliosi».
Ma Barbara ha anche sottolineato che «Questo non significa la fine della pesca, dei trasporti o altre attività in queste aree. BirdLife Malta e il governo saranno ora lavorando a stretto contatto per identificare quali aree possono essere designate come Natura 2000, nel pieno rispetto dei diversi usi che Malta fa del suo habitat marino, con l’obiettivo di proteggere gli uccelli marini e di garantire che le attività siano svolte in modo sostenibile per le persone e per la fauna selvatica».