Alle Isole Egadi vogliono realizzare la tonnara più sostenibile d’Italia

L’Area marina protetta istituisce un tavolo tecnico sulla tonnara di Favignana

[1 Marzo 2016]

I Presidente dell’Area marina protetta delle Isole Egadi e sindaco di Favignana, Giuseppe Pagoto, e  il direttore dell’Amp, Stefano Donati, hanno inviato una lettera a tutte le istituzioni competenti in materia, ai portatori di interesse e ai rappresentanti della comunità scientifica e dell’ambientalismo scientifico,  per attivare un tavolo tecnico per discutere l’ipotesi della messa in opera della tonnara nell’isola di Favignana e «per avviare un confronto tecnico che possa portare a definire un protocollo operativo condiviso, che garantisca il funzionamento dell’impianto e la pesca del tonno secondo criteri di massima sostenibilità e compatibilità ambientale».

L’amministrazione comunale di Favignana evidenzia  la volontà di «supportare l’iniziativa recentemente intrapresa da un imprenditore, intenzionato a ripristinare la pratica della tonnara nell’isola di Favignana» e Pagoto spiega che «La Tonnara ha costituito e potrebbe costituire ancora, per la comunità egadina, un patrimonio inestimabile in termini sociali, culturali, identitari ed economici».

Donati aggiunge: «Pertanto, emerge la necessità di trovare un equilibrio tra le politiche di tutela ambientale, avviate e consolidate in questi anni dall’Area marina protetta, e queste esigenze socio-economiche del territorio, profondamente legate alla tradizione».

Il sindaco e presidente dell’Amp conclude assicurando che «Puntiamo a fare installare la tonnara più sostenibile d’Italia».

La nota è inviata al ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, all’assessorato regionale agricoltura, sviluppo rurale e pesca mediterranea, all’Ispra, al CoNISMa (il Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare), all’IAMC-CNR di Mazara del Vallo, all’ICCAT (Commissione internazionale per la conservazione del tonno atlantico), all’Unimar (consorzio che riunisce la ricerca cooperativa nel campo della pesca), all’Alleanza delle Cooperative Italiane del settore pesca, alla Capitaneria di Porto di Trapani e, per conoscenza, al ministero dell’ambiente. Un invito rivolto anche alle quattro maggiori associazioni ambientaliste impegnate sul campo: Greenpeace, Legambiente, Marevivo e Wwf Italia.