Altri due orsi morti in Trentino, sono sette da inizio anno: si fa strada l’ipotesi dolosa

Enpa presenta nuove querele: «Quello che sta accadendo è assolutamente inconcepibile ed è il risultato di un clima avvelenato, incendiato per motivi elettoralistici»

[11 Ottobre 2023]

Con una stringata nota stampa, la Provincia autonoma di Trento informa oggi che «le carcasse di due orsi sono state rinvenute nei comuni di Bresimo e Ronzone», senza far menzione delle possibile cause ma limitandosi ad aggiungere che «il primo dei due esemplari è già stato recuperato e consegnato all’Istituto zooprofilattico delle Venezie».

A stretto giro di posta, la Lega antivivisezionista (Leal) ha reagito alla notizia dando mandato al proprio ufficio legale di depositare una richiesta di accesso agli atti, per capire «modi e circostanze del ritrovamento, e la richiesta della presenza nelle fasi autoptiche di un nostro perito veterinario di parte».

L’Ente nazionale protezione animali (Enpa) ha invece scelto un approccio ancora più drastico, a testimoniare una crescente pressione da parte del fronte animalista.

A neanche due giorni di distanza dal deposito in Procura della denuncia per F36, con cui si ipotizzano i reati di uccisione di animali, di uccisione di specie protetta, di uccisione di orso, l’ufficio legale di Enpa, rappresentato da Valentina Stefutti, ha infatti presentato altre due querele – a valere sui medesimi reati – per la morte dei due plantigradi i cui cadaveri sono stati trovati oggi in Trentino.

«Complessivamente  da inizio anno sono morti, in circostanze ancora da chiarire – sottolineano da Enpa – 7 esemplari di orso, vale a dire quasi uno al mese; una vera anomalia statistica che, secondo l’associazione, non può essere spiegata con la casualità, ma che rende sempre più probabile l’origine dolosa».

Le nuove denunce di Enpa sono finalizzate non soltanto a fare chiarezza sulle cause di questi altri due decessi, ma anche a contribuire a dare impulso alle indagini.

«Quello che sta accadendo in questa parte d’Italia è assolutamente inconcepibile ed è il risultato – dichiara Enpa – di un clima avvelenato, incendiato per motivi elettoralistici. Vorremmo davvero sapere cosa ne pensa il nostro ministro dell’Ambiente chiuso nel suo silenzio. Fino ad ora il ministro Gilberto Pichetto Fratin ha perorato diverse cause, assecondando spesso la politica faunicida avallata dal governo, dalle Regioni e dalla maggioranza. Stiamo ancora attendendo che il ministro spenda una parola per gli orsi del Trentino e si faccia promotore di una forte iniziativa contro il bracconaggio. Come è nelle sue prerogative istituzionali».