Ampliata l’Area marina protetta di South Georgia e South Sandwich Islands (VIDEO)

Ma l’influenza aviaria ad alta patogenicità ora ha colpito anche i pinguini

[13 Marzo 2024]

Il governo della South Georgia and the South Sandwich Islands (rivendicato dall’Argentina con il nome di Islas Georgias del Sur e Islas Sandwich del Sur), ha recentemente annunciato  un’ulteriore espansione della protezione delle acque circostanti il territorio d’oltremare britannico sub-antartico.  Il governo. Il commissario per la South Georgia & the South Sandwich Islands (SGSSI) ha sottolineato che «L’annuncio di ulteriori 166.000 km2 di “No Take Zones”, che coprono un’area 8 volte più grande del Galles, comporterà la chiusura di 449.000 km2 di habitat marino ad elevata biodiversità a tutte le attività di pesca.

Le aree vietate alla pesca passano da 283.000 km2 a 449.000 km2  e il governo del territorio d’oltremare sottolinea che « Queste misure aggiuntive comporteranno la chiusura del 36% della zona marittima SGSSI alle attività di pesca. Altri 17.000 km2 saranno chiusi alla pesca del krill attraverso l’introduzione di ulteriori aree chiuse per i pelagici. Queste restrizioni rafforzate integreranno le misure di protezione marina esistenti nelle acque SGSSI, dove il turismo e la pesca sostenibile sono rigorosamente controllati. Le misure attuali includono già chiusure stagionali che limitano l’attività di pesca ai mesi invernali al fine di ridurre potenziali interazioni con la riproduzione di foche e uccelli marini, e il divieto di pesca a strascico in tutta la zona marittima».

Durante i 5 mesi in cui sarà consentita solo la pesca con licenza e fortemente regolamentata, il 40% dell’AMP sarà chiuso alla pesca del krill, con il 95% chiuso alla pesca con palangari. La rete notevolmente ampliata di zone di divieto di cattura vieta la pesca negli habitat più ricchi di biodiversità e potenzialmente vulnerabili, oltre a coprire le regioni identificate come Important Marine Mammal Areas (IMMA) dell’ International Union for Conservation of Nature (IUCN).

Questo annuncio fa seguito alla conclusione della seconda revisione quinquennale dell’AMP di 1,24 milioni di km2 , istituita nel 2012. Un team di esperti indipendenti ha stabilito che «L’AMP sta raggiungendo gli obiettivi previsti stabiliti nel Piano di gestione» e ha elogiato il il governo dell’ SGSSI  perché «Le acque intorno alla South Georgia and the South Sandwich Islands sono  già eccezionalmente ben gestite, con un livello molto elevato di rispetto delle misure di protezione.

L’estensione dell’AMP si basa sulla nuova ricerca “Climate impacts, whale population dynamics, toothfish habitats and penguin foraging” e John Cooper, emeritus information officer dell’ Agreement on the Conservation of Albatrosses and Petrels (ACAP), sottolinea che «La chiusura della pesca con palangari è significativa in quanto costituisce un’importante causa di mortalità degli albatros e di alcune procellarie che si riproducono numerose nella South Georgia (Islas Georgias del Sur). Inoltre, l’intera AMP rimane chiusa alla pesca con reti a strascico, che può anche essere una fonte di mortalità degli uccelli marini. L’annuncio di una protezione rafforzata per un’area protetta molto grande attorno a un’isola riproduttiva di uccelli marini è accolto con favore in un anno in cui l’ACAP ha scelto “Marine Protected Areas – Safeguarding our Oceans” come tema per il World Albatross Day del 19 giugno 2024».

Ma l’Area marina protetta deve già affrontare gli impatti dell’influenza aviaria ad alta patogenicità (HPAI) che è stata rilevata per la prima volta nella popolazione di stercorari maggiori (Stercorarius skua) a Bird Island, nella South Georgia, nell’ottobre 2023. Da allora, gli scienziati del British Antarctic Survey (BAS) e il governo del GSGSSI hanno intrapreso il monitoraggio in tutto il territorio supportati dalla Animal and Plant Health Agency  britannica che realizza i test nei suoi laboratori a Weybridge. L’HPAI è stata confermata in 23 siti in tutta la South Georgia e le specie che inizialmente risultate positive all’HPAI H5N1 includono anche  il gabbiano kelp, l’albatro errante, la sterna antartica, l’elefante marino e l’otaria orsina dell’Antartide. Ma I risultati più recenti dei campioni prelevati all’inizio di febbraio hanno purtroppo confermato la presenza della malattia in una colonia di pinguini Papua (Pygoscelis papua) e in una colonia di pinguini reali (Aptenodytes patagonicus) nella South Georgia.

Il GSGSSI però tranquillizza: «Sebbene il virus sia stato rilevato in diversi siti e in diverse specie, gli effetti sembrano essere localizzati. I dati di sorveglianza del sequenziamento genomico analizzati fino ad oggi hanno confermato le precedenti valutazioni secondo cui non vi è alcun aumento del rischio per la salute umana. Il rischio di infezione umana da H5N1 rimane molto basso».

Il BAS gestisce due stazioni di ricerca nella South Georgia: King Edward Point e Bird Island e, dopo i casi confermati di HPAI, il lavoro sul campo che comportava uno stretto contatto con le specie colpite è stato sospeso. Il personale del BAS continua a seguire le rigorose misure di biosicurezza del GSGSSI con pulizia rafforzata degli indumenti e delle attrezzature sul campo quando i ricercatori si spostano tra i siti con alta densità di fauna selvatica.

Ash Bennison è il responsabile scientifico BAS della Bird Island Research Station, ha detto che «E’ incredibilmente triste testimoniare gli effetti dell’influenza aviaria sulle popolazioni animali che studiamo nella South Georgia. Stiamo facendo tutto il possibile per mitigare gli effetti di questa malattia e stiamo lavorando a stretto contatto con il GSGSSI per continuare il nostro lavoro di monitoraggio e conservazione di queste specie straordinarie».

La South Georgia ospita alcune delle colonie di uccelli marini più attentamente monitorate al mondo e che forniscono agli scienziati e agli ambientalisti indicatori sui cambiamenti delle specie. L’ampio programma scientifico a King Edward Point e Bird Island continuano con cautela, compreso il monitoraggio a lungo termine dell’albatro errante, dell’albatro dalle sopracciglia nere, dell’albatro dalla testa grigia, delle procellarie giganti settentrionali e meridionali e dei pinguini.

Ash Banyard, responsabile del settore influenza e virologia aviaria dell’APHA, ha ricordato che «La South Georgia ospita alcuni degli animali selvatici più unici e speciali ed è di grande importanza per la biodiversità internazionale, quindi è triste assistere agli effetti dell’influenza aviaria su queste popolazioni. Tuttavia, questi casi rimangono abbastanza isolati e non stiamo assistendo a una rapida diffusione attraverso le colonie di pinguini. In quanto laboratorio di riferimento internazionale leader a livello mondiale, il nostro sito di Weybridge continuerà a collaborare con il governo della South Georgia and South Sandwich Islands, le Falkland Islands e il British Antarctic Survey per monitorare l’impatto della fauna selvatica nella South  Georgia e la potenziale diffusione ad altre zone».

Laura Sinclair Willis, chief executive del governo della South Georgia & the South Sandwich Islands, conclude: «Il GSGSSI ha previsto che l’influenza aviaria ad alta patogenicità sarebbe probabilmente arrivata sulle nostre coste durante l’estate australe 23/24, e siamo grati per il supporto continuo dell’Animal and Plant Health Agency, della British Antarctic Survey, del ministero della difesa e dell’industria delle crociere in Antartide, insieme a una comunità globale di partner e stakeholders che ci aiutano a monitorare gli impatti all’interno del Territorio. La trasmissione e la diffusione di questa malattia è principalmente un fenomeno naturale e continuiamo a sottolineare l’importanza di una scrupolosa biosicurezza da parte di tutti coloro che entrano nella South Georgia e nelle South Sandwich Islands».

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  • Penguins test positive for avian flu on South Georgia - explained | British Antarctic Survey