Aree protette: più biodiversità e più benessere per ridurre gli effetti dei cambiamenti climatici su capitale naturale ed ecosistemi

Parchi a tavola, la premiazione dei Vini dei Parchi e delle Aree Protette

[24 Agosto 2020]

Festambiente, il festival di ecologia e solidarietà di Legambiente conclusosi ieri a Rispescia (Gr), ha dedicato una giornata alla biodiversità e alle Aree protette la terza giornata di Festambiente, in corso a Rispescia. E secondo Legambiente non è un caso che nonostante la festa quest’anno si sia tenuta anno in versione ridotta, per via delle restrizioni atte a contrastare la pandemia da Covid-19, «proprio questo appuntamento sia oggi al centro del dibattito: non solo perché questo si svolge alle porte del magnifico Parco della Maremma, ma perché Legambiente considera da sempre la crescita dei territori protetti come un obiettivo fondamentale per il nostro Paese».

Secondo il Cigno Verde, «Le aree protette rappresentano la risposta organizzativa e istituzionale più adeguata per proteggere paesaggi ed ecosistemi delicati e ricchi di biodiversità di cui l’Italia è custode e sono, al contempo, uno strumento formidabile di sviluppo locale equilibrato e sostenibile in settori importanti per l’economia del Paese, come la bio-economia, il turismo, la gestione dei beni culturali e la manutenzione del territorio. Il modello che si è infatti sviluppato con successo in Italia considera conservazione e sviluppo come facce di una stessa medaglia e non modelli alternativi».

Il dibattito “Aree protette 2030: più biodiversità e più benessere per i territori per fermare i cambiamenti climatici e ridurre i rischi naturali” è stato l’occasione per affrongtare questi temi e Antonio Nicoletti, responsabile nazionale parchi e aree protette Legambiente, ha detto che «Sarebbe un grave errore pensare che, con la crisi sociale ed economica che stiamo attraversando e che ci minaccia ulteriormente, la tutela della biodiversità sia un lusso che il Paese non può permettersi È vero proprio il contrario, crisi economica e crisi ambientale sono strettamente connesse ed interdipendenti. Per questo siamo convinti che la politica debba investire con forza proprio sulle Aree protette, per conservare la biodiversità e frenare gli effetti dell’emergenza climatica e per promuovere la bio-economia e il turismo attivo e sostenibile. Le nostre aree protette hanno già legato in maniera feconda la conservazione della natura allo sviluppo sostenibile locale, conquistando consenso diffuso in territori di pregio, coinvolgendo nella scommessa amministratori, agricoltori, pescatori, operatori del turismo, albergatori e quanti altri hanno voluto e saputo in questi anni invertire la rotta di territori altrimenti segnati da marginalità e spopolamento. Serve ridurre drasticamente l’impatto delle emissioni al 2030 attraverso il rafforzamento del 50% degli ecosistemi naturali, l’aumento delle aree protette fino al 30% e la riduzione dell’impatto delle attività antropiche come il turismo che, a livello globale, ha una incidenza dell’8%. Declinare le attività turistiche a misura di natura significa reinterpretare l’attuale modello in chiave sostenibile rispetto alle emissioni di CO2. Ciò che fino a ieri era sostenibile oggi deve darsi obiettivi più ambiziosi. Le Aree protette sono la palestra dove misurare queste nuove performance».

A seguire, l’appuntamento Parchi a tavola con la premiazione della seconda Rassegna-Degustazione Nazionale dei Vini dei Parchi e delle Aree Protette e la degustazione di piatti e prodotti tipici dei Parchi italiani, in collaborazione con Federparchi. I vini partecipanti, convenzionali e biologici, sono stati esaminati e valutati, previa anonimizzazione dei campioni, da una Commissione formata da tecnici ed esperti degustatori.

La Commissione ha selezionato:

tra i Vini Bianchi. Parco dei Castelli Romani Az. Agr. Villa Simone Frascati Sup. Docg  Villa dei Preti 2019 Monte Porzio Catone (RM); Parco della Maremma Az. Agr. Federico Magliulo Maremma Toscana Doc Vermentino  Biologico Cirene 2019 – Rispescia (GR); Parco dei Castelli Romani Az. Agr. Villa Simone Frascati Sup. Riserva Docg  Vigneto Filonardi  2018 Monte Porzio Catone (RM); Parco della Maremma Cantina I Vini di Maremma S.a.c. Maremma Toscana Doc Vermentino  Biologico Albarese 2019 – Grosseto (GR); Parco dei Castelli Romani Az. Agr. C. Aldobrandini Frascati Superiore Docg Villa Aldobrandini 2018    Frascati (RM).

tra i Vini Rossi. Parco dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa Tenuta Santa Cecilia Colli Bolognesi Doc Barbera Biologico Viburno 2018 San Lazzaro di Savena (BO); Parco della Maremma Az. Agr. Santa Lucia Maremma Toscana Doc  Presidio 2016  Fonteblanda (GR); Parco Terra delle Gravine Cantine Amastuola  Primitivo Igp Puglia Biologico 2018 Massafra (TA)

tra i Vini Dolci. Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano Az. Agr. Arrighi Elba Aleatico Passito Docg  Silosò  2019 Porto Azzurro (LI); Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Az. Agr. Vitivinicola C. Morra Castel San Lorenzo Moscato Lambiccato Dop Rachía 2018 – Castel San Lorenzo (SA); Parco Nazionale delle Cinque Terre Az. Agr Cheo Cinque Terre Sciacchetrà Dop 2017 Vernazza (SP); Parco della Maremma Az. Agr. Santa Lucia Maremma Toscana Doc Vin Santo Graticcio  2016  Fonteblanda (GR).