Dieci aree protette nella Green list Iucn, due sono italiane: i Parchi nazionali dell’Arcipelago toscano e delle Foreste casentinesi
Cingolani: «Riconoscimento che fa onore all’Italia». Sammuri: «Orgoglioso di questo risultato»
[20 Aprile 2021]
L’International union for the conservation of nature (Iucn) ha ammesso nella sua Green List delle Aree Protette e Conservate, lo standard globale che riconosce le Aree protette gestite efficacemente su scala mondiale, 10 nuove aree di Italia (Parchi nazionali dell’Arcipelago Toscano e delle Foreste Casentinesi), Svizzera e Francia. Inoltre, è stato rinnovato lo status di appartenenza alla Green List di 3 Aree della Corea del sud e del Parco Nazionale del Gran Paradiso. La Green List dell’Iucn è formata ad oggi da 59 aree situate in 16 Paesi in tutto il mondo.
Il direttore generale dell’Iucn Bruno Oberle, ha ricordato che «I siti ammessi alla Green List IUCN si sono distinti dimostrando una gestione esemplare, un governo equo e un impegno a lungo termine volto all’ottenimento di risultati positivi delle azioni di conservazione. L’esistenza di Aree protette e conservate che siano efficaci é fondamentale se vogliamo fermare la drammatica perdita di vita sulla Terra cui siamo testimoni. Considerato che l’Iucn e la comunità globale stanno richiedendo la protezione del 30% della superficie del nostro pianeta entro il 2030, i siti della Green List dell’Iucn forniscono i migliori esempi di efficacia e inclusività, che sono essenziali per il nostro successo».
I siti della Green List Iucn hanno dimostrato la loro eccellenza in base ad una valutazione rigorosa secondo lo Standard Green List IUCN, formato da 17 criteri strutturati in quattro componenti: buon governo, buona progettazione e pianificazione, gestione efficace e risultati positivi delle azioni di conservazione.
L’Iucn sottolinea che «In Italia, sono due le aree protette aggiunte alla Green List dell’Iucn, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano e il Parco Nazionale Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, mentre lo status di Lista Verde del primo Parco Nazionale del paese, Gran Paradiso, è stato rinnovato. Arcipelago di sette isole del Mediterraneo con un’elevata diversità floreale endemica, tra cui l’Elba, il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano fa parte della Riserva della Biosfera dell’Unesco Isole di Toscana. Il Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, nell’Appennino, conserva una delle più grandi faggete antiche d’Italia, è Patrimonio dell’Umanità Unesco ed è riconosciuto anche dal Diploma Europeo delle Aree Protette».
Il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, ha commentato: «Un riconoscimento che fa onore all’Italia, Paese dalla natura magnifica che sa valorizzare questa preziosissima risorsa. Un riconoscimento, non solo in termini di biodiversità ma anche nella gestione complessiva, che ci incoraggia ad ampliare la rete delle aree protette e a investirvi con convinzione. I parchi nazionali italiani saranno anche tra i protagonisti del Pnrr».
Al ministero ricordano che «Il programma “Green List” delle aree protette dell’Iucn ha l’obiettivo di verificare la qualità della gestione delle aree protette e di stimolare una costante crescita in tal senso, certificando le eccellenze mondiali ovvero quelle che offrono validi risultati di conservazione. La “Green List” si basa su uno specifico standard, adattato alle esigenze locali poiché è composto da una serie di parametri qualitativi atti a misurare e migliorare le performance delle aree protette, al fine di raggiungere elevati obiettivi di tutela e di governance del loro territorio. Una certificazione che premia l’impegno, oltre che nella governance, nella programmazione, nel management, nei risultati di conservazione, nella condivisione con il territorio dal punto di vista della sostenibilità. Da tempo l’Italia manifesta il suo impegno per la conservazione della biodiversità con un’attenzione particolare al ruolo trainante che possono avere le aree protette come aree pilota per coniugare conservazione e sviluppo sostenibile e pertanto, fin dall’inizio, ha sostenuto il processo di certificazione “Iucn Green list”. Con il supporto di Federparchi sono diversi i parchi nazionali e le aree marine protette che hanno avviato il processo per entrare nella “Green List”, riconoscimento che rappresenta uno stimolo per gli altri parchi nazionali e le aree marine protette a proseguire nel percorso per raggiungere l’eccellenza nella gestione del nostro patrimonio naturalistico».
Federparchi, che in stretta collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, segue ed accompagna le aree protette italiane nel complesso iter di acquisizione di questa prestigiosa certificazione internazionale, sottolinea che «Si tratta di un riconoscimento di grande valore internazionale che rendiconta gli impegni quotidiani nei quattro piloni strategici definiti dalla governance, dalla programmazione, dal management e dai risultati di conservazione. Rilevanti, tuttavia, sono anche gli aspetti che riguardano la partecipazione e la condivisione con le comunità e il territorio in materia di sostenibilità; quest’ultima è valutata sia in termini di partecipazione e condivisione, sia per quanto riguarda infrastrutturazione ed attività produttive all’interno del perimetro dell’area protetta».
Giampiero Sammuri, presidente di Federparchi e del Parco dell’Arcipelago Toscano, aggiunge: «Sono molto orgoglioso di questo risultato, sia per quanto riguarda il parco da me presieduto che per gli altri due. Federparchi sta seguendo il percorso di certificazione delle Green List in Italia e sono certo che ben presto altri parchi si aggiungeranno all’Arcipelago Toscano, alle foreste Casentinesi e al Gran Paradiso a dimostrazione dell’eccellenza raggiunta nella gestione del nostro enorme patrimonio naturalistico. Voglio ringraziare per questo importante risultato sia lo staff del Parchi che hanno lavorato con impegno e costanza per raggiungere quest’obiettivo, sia quello di Federparchi che li ha assistiti con competenza, sia la IUCN e Egle Italia che pur nel ruolo rigoroso di valutatoti ci hanno aiutato a capire meglio i meccanismi per raggiungere questa prestigiosa certificazione..»
Per quanto riguarda gli altri Paesi, Il Parco Nazionale Svizzero diventa la prima area svizzera nella Lista verde. Istituito nel 1914 nel Cantone dei Grigioni, il parco è una Riserva Naturale Integrale (Categoria IUCN Ia) e fa parte della Riserva della Biosfera UNESCO Engiadina Val Müstair. Il parco include 170 km2 di boschi, prati subalpini e alpini, rocce e ghiaioni. All’interno dei suoi confini si riproducono specie minacciate a livello nazionale come l’aquila reale (Aquila chrysaetos) e il gipeto (Gypaetus barbatus).
Ben 7 delle nuove aree della Green List sono in Francia, portando il totale del Paese a ben 22 aree protette certificate, il numero più alto al mondo fino ad oggi. Includono le riserve biologiche di gestione forestale di Coloraie du Volcan, recentemente istituite, che combinano ecosistemi costieri e forestali unici sull’isola di La Réunion, nonché l’area protetta più elevata della Francia, la Riserva Naturale Nazionale Contamines-Montjoie nelle Alpi francesi. Gli altri siti certificati in Francia sono: il sito Natura 2000 del bacino del Drugeon, le paludi delle valli inferiori dell’Essonne e del Juine, la tenuta di Tour du Valat, la riserva naturale nazionale di Sainte-Victoire e le riserve naturali nazionali di Haut-Giffre e Aiguilles Rouges.
Il Comitato della Green List Iucn ha rinnovato anche lo status dei Parchi Nazionali di Jirisan, Odaesan e Seoraksan in Corea del Sud. Jirisan è il primo parco nazionale istituito nella Repubblica di Corea ed è conosciuto come “montagna della vita” per la sua notevole biodiversità e per i beni culturali. Il parco conserva con successo l’orso nero asiatico (Ursus thibetanus) minacciato a livello globale, insieme a molte altre specie ecologicamente importanti. Protegge oltre 300 siti culturali tra cui uno dei principali templi del paese, il tempio di Sanggyesa. Il Parco nazionale di Odaesan è noto per le sue cinque cime montuose e per la buona conservazione delle zone umide di importanza globale della Ramsar. Ospita e protegge anche un tempio di 1000 anni identificato come tesoro nazionale. Il Parco nazionale di Seoraksan conserva il goral dalla coda lunga (Naemorhedus caudatus), minacciato a livello globale. Tutti e tre i siti avevano ottenuto per la prima volta la certificazione della Green List Iucn nel 2014.
Trevor Sandwith, direttore globale del Programma delle aree protette e conservate dell’Iucn, ha concluso: «Siamo incoraggiati dal fatto che un numero record di aree protette e conservate si sono recentemente qualificate per lo status della Green List Iucn, dimostrando la loro efficacia nel fornire benefici per le persone e la natura. Il conseguimento di questo risultato crea un incentivo per le oltre 500 aree candidate in 50 paesi che hanno formalmente espresso il loro interesse a fare parte della Green List per migliorare ulteriormente la loro gestione».