Gli ambientalisti a Conte: «I cacciatori attaccano la scienza per togliere tutele alle specie»

Il ministero delle politiche agricole mette in discussione il ruolo di Ispra. «Situazione scabrosa»

[15 Febbraio 2019]

Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu – BirdLife Italia e Wwf Italia denunciano il «tentativo del Ministero delle Politiche agricole di manomettere i dati scientifici richiesti dalla Commissione europea e raccolti da Ispra, nonché già da tempo trasmessi a Bruxelles, per la revisione delle date di migrazione degli uccelli».

Secondo le 7 associazioni si tratta di «Un attacco contro l’Ispra, autorità scientifica nazionale per l’ambiente, e il ministero dell’ambiente, con il solo fine di limitare le tutele per gli uccelli migratori, già sottoposti a forte pressione venatoria. Le pressioni dei cacciatori, anche per tramite del Ministero delle politiche agricole, hanno superato ogni limite rappresentando un’invasione di campo senza precedenti, in una materia di chiara e completa competenza del Ministero dell’Ambiente, sulla quale da sempre Ministero e Ispra operano correttamente».

Enpa, Lac, Lav, Legambiente, Lipu – BirdLife Italia e Wwf Italia ricordano che «Si tratta di una materia di grande importanza sotto il profilo della conservazione della biodiversità, perché finalizzata a dare protezione ai periodi biologici più delicati per gli uccelli selvatici quali quelli della riproduzione e della migrazione. Una materia sulla quale, peraltro, l’Italia è attualmente sotto inchiesta da parte dell’Unione europea, con un’apposita procedura Eu-Pilot. Da qui il nostro appello al Ministro Costa, perché non si lasci intimorire e vada avanti sulla strada corretta, e al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte: respinga ogni pressione e ponga fine a questa situazione scabrosa, che rischia di fare male alla natura italiana e di esporre l’Italia ad una pessima figura internazionale».