Gli squali hanno una mamma sola, ma più padri
Uno studio sugli squali della Papua Nuova Guinea ha misurato i tassi di paternità multipla negli squali grigi di barriera e martello smerlati
[24 Luglio 2018]
Diverse specie di squali utilizzano una strategia riproduttiva chiamata paternità multipla, il che significa che le cucciolate di piccoli squali possono avere più di un padre e che ci sono fratelli e fratellastri. I ricercatori australiani della Commonwealth scientific and industrial research organisation (Csiro) che partecipano al progetto internazionale dell’Australian centre for international agricultural research che li vede capofila insieme alla National fisheries authority di Papua Nuova Guinea (PNG), hanno studiato squali e razze catturati durante le operazioni di pesca commerciale e artigianale nei mari di Bismarck e Solomon e spiegano: «Si ritiene che la paternità multipla sia più comune nelle specie di squali le cui femmine possono conservare lo sperma dopo l’accoppiamento per farne un uso successivo e nelle specie che si riuniscono al momento della riproduzione, il che aumenta il numero di compagni disponibili. Potrebbe avere vantaggi per entrambi i sessi, aumentando la diversità genetica all’interno di una figliata, contrastando i rischi di consanguineità se la popolazione è piccola e isolata e aumentando le opportunità di accoppiamento per i maschi».
Negli squali, le modalità di accoppiamento possono variare a secondo dell’area ed essere unici per una particolare specie. Alla Csiro evidenziano che «La misura in cui si verifica la paternità multipla non è ben nota e risolvere questo mistero è importante per la conservazione. Come la maggior parte delle specie marine, gli squali non possono essere contati facilmente. Invece, le dimensioni della popolazione sono stimate, solitamente usando i dati della pesca. Sapendo fino a che punto si verifica la paternità multipla in una specie di squalo o in una popolazione, questa stima è d’aiuto».
I ricercatori australiani hanno scoperto che nelle acque della PNG la paternità multipla è comune in due specie: lo squalo grigio di barriera (Carcharhinus amblyrhynchos) e lo squalo martello smerlato (Sphyrna lewini) : tutte e 5 le cucciolate di squali martello smerlato erano composte in media da 17,2 cuccioli che avevano da 2 a 8 padri diversi; 4 delle 5 cucciolate di squali grigi di barriera – molto più piccole: 3,3 squaletti in media – avevano fino a 3 padri diversi.
Al Csiro sottolineano che «Due delle figliate di squalo martello smerlato avevano una significativa distorsione paterna, il che significava che diversi padri contribuivano in modo non uniforme al numero della prole. La causa potrebbe essere l’ordine in cui i maschi si accoppiavano con la femmina. Ma le femmine di alcuni squali poliandrici, tra cui il martello smerlato, sono in grado di stoccare lo sperma per mesi o addirittura anni dopo l’accoppiamento, rilasciando pacchetti di sperma dalle loro ghiandole oviducali. Questo potrebbe suggerire che le femmine stiano facendo delle scelte sull’utilizzo di sperma da parte di maschi diversi. Un’altra possibile causa è la competizione spermatica, il che significa che le femmine si accoppiano con maschi diversi per permettere allo sperma di battersi, sperando di ottenere una prole più idonea».
I ricercatori australiani e di PNG stanno mettendo insieme le loro osservazioni sugli squali grigi della barriera corallina e sugli squali martello smerlati con le informazioni sulle dimensioni e sul sesso degli squali catturati nelle attività di pesca in Papua Nuova Guinea, per cercare di scoprire se e dove le popolazioni di queste specie sono a rischio declino.