Il valore non sfruttato delle foreste europee
StarTree: come usare i prodotti secondari dei boschi per far crescere le economie rurali
[29 Luglio 2015]
Oltre il legno, anche gli altri prodotti delle foreste possono aiutare a far crescere l’economia delle zone di montagna più remote dell’Europa, mantenere le tradizioni locali e conservare questi paesaggi unici per le generazioni future e «Lo sfruttamento di una serie di prodotti diversi dal legno significa anche che le comunità rurali dipendono meno da una sola “coltura da reddito”». Ne sono convinti i partner del progetto Star Tree che ne hanno discusso discussi al recente Congresso mondiale annuale dell’Associazione internazionale di ecologia del paesaggio (Iale) tenutosi a Padova. I ricercatori dell’università di Padova, che analizzano per StarTree il caso di studio italiano, i funghi del Trentino Alto Adige, hanno detto al congresso che «I prodotti come i frutti di bosco, i funghi, le noci e gli oli essenziali costituiscono un’opportunità ancora intatta per molte comunità rurali».
Il 40 % dell’Unione europea è ricoperta da boschi e «Un uso migliore dei prodotti e servizi di questi ambienti potrebbe giovare sia alle comunità rurali che alle aziende del settore – dicono a StarTree – La questione critica è come sfruttare in modo sostenibile tale potenzialità in un modo che produca vantaggi sia economici che ecologici».
Il progetto StarTree, finanziato dall’Ue, che è iniziato nel novembre 2012 e si concluderà sad ottobre 2016, vuole realizzare «una panoramica chiara di tutte le risorse dei boschi diverse dal legno a disposizione dell’Europa. Finora, la ricerca sui prodotti secondari dei boschi è stata frammentata e attuata solo a livello regionale o nazionale».
StarTree ha cercato di fornire per la prima volta una prospettiva davvero europea e di evidenziare maggiormente il potenziale di questi prodotti. Il progetto si è concentrato su 14 regioni europee che vanno dal Portogallo alla Finlandia. Per esempio, nell’Alentejo, in Portogallo, si punta a sostenere la gestione del bosco per la produzione di sughero, pinoli e funghi.
StarTree, sulla base delle conoscenze ottenute dai casi di studio e lavorando con i proprietari dei boschi, i gestori delle risorse e altri enti pubblici e privati ha sviluppato strategie di gestione e marketing per prodotti secondari specifici. Un altro elemento fondamentale del progetto è il potenziamento della commercializzazione di questi prodotti: «Le comunità rurali spesso non conoscono la domanda urbana e quindi perdono potenziali nuovi mercati – dicono i responsabili del progetto – Identificare e servire i mercati urbani con nuovi prodotti può essere economicamente vantaggioso e può portare a un maggiore apprezzamento tra gli abitanti delle città del valore delle comunità rurali sostenibili. La diversificazione in prodotti diversi dal legno significa che il settore forestale e le attività commerciali a esso legato sono più preparati per affrontare le crisi economiche che potrebbero colpire il valore commerciale di un particolare prodotto».
StarTree ha anche dato origine a moltissime nuove informazioni e progetti spin-off e i partner del consorzio, appartenenti a 12 Paesi si sono incontrati alla sesta assemblea generale di StarTree per discutere i progressi e scambiare idee, condividendo interessanti nuove scoperte sulle api, le campanule, i funghi, i licheni e le amarene. Si è discusso anche di nuove ricerche sui benefici medici, le applicazioni e la certificazione delle etichette